Aumentare il sangue nei corpi cavernosi del pene consente di avere un’erezione più duratura e potente in quanto è proprio il meccanismo della vasodilatazione che permette al fallo di indurirsi e, quindi, di conseguire il rapporto sessuale.
Al contrario, un ridotto afflusso di sangue al pene, dovuto a malattie, traumi, assunzione di farmaci o semplicemente all’età, può essere causa di erezione scarsa o disfunzione erettile.
In questo articolo illustreremo, pertanto, quali sono i metodi per aumentare il sangue nei corpi cavernosi in modo naturale, migliorando così il meccanismo che porta all’erezione.
Cosa sono i corpi cavernosi del pene
Andiamo, prima di tutto, ad introdurre l’argomento spiegando bene cosa sono i corpi cavernosi del pene. Questi non sono altro che due cavità simmetriche che si trovano all’interno dell’organo sessuale maschile insieme all’uretra.
Dalla forma del tutto simile a quella di un piccolo tubicino ed un corpo centrale più ampio rispetto alle due estremità laterali, i corpi cavernosi hanno una lunghezza di circa 15 cm e un diametro di 1,5.
Sono, inoltre, praticamente fusi lungo tutto il corpo del pene, mentre risultano separati alla radice, in pratica laddove il pene s’innesta nelle pelvi. La loro struttura può essere, di fatto, paragonata a quelle delle canne di un fucile, nel cui solco centrale che percorre tutto il membro è collocata la vena dorsale.
Perché aumentare il sangue dei corpi cavernosi
Il materiale di cui sono fatti i corpi cavernosi è il tessuto cavernoso o erettile che ha la conformazione di una spugna al cui interno sono collocati i vasi sanguigni chiamati “cavernule”.
I vasi sanguigni presenti nei corpi cavernosi hanno, ovviamente, il compito di ricevere il sangue dagli altri vasi, permettendo così l’erezione.
Maggiore è la quantità di sangue presente dentro i vasi, più il tessuto spugnoso dei corpi cavernosi risulta compresso, aumentando così turgidità e rigidità del pene eretto e prolungando l’erezione.
5 Modi naturali per aumentare il volume dei corpi cavernosi
Aumentare il volume dei corpi cavernosi permette, ovviamente, di ottenere anche un maggior afflusso di sangue.
Questo è possibile attraverso l’utilizzo di farmaci chiamati “inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5” che hanno il compito di rallentare il degradamento dell’ossido nitrico nel corpo in quanto questa è la sostanza che consente di mantenere più a lungo l’erezione.
Questi medicinali, i cui nomi commerciali sono “Viagra” o “Cialis”, presentano però numerosi effetti collaterali per qui, quando è possibile, è sempre preferibile intervenire con metodi naturali come quelli che leggiamo di seguito.
1. Alimentazione
Anche gli alimenti che mangiamo hanno, chiaramente, un impatto significativo sull’apparato cardiocircolatorio. I cibi ricchi di ossidanti come gli agrumi hanno, ad esempio, la capacità di ridurre il colesterolo, quelli ricchi di fibre come i legumi o i cereali integrati regolano gli zuccheri nel sangue allontanando il rischio di diabete, mentre quelli ricchi di nitrati come la lattuga promuovono la presenza di ossido nitrico, migliorando la vasodilatazione.
Aggiungendo questi alimenti alla dieta e riducendo, invece, quelli ricchi di sale, grassi saturi e zuccheri che hanno invece effetti negativi, puoi migliorare la vasodilatazione e ottenere un’erezione più soddisfacente.
In generale, comunque, mangiare cibi sani e mantenere il peso forma permette di mantenere un sistema cardiovascolare efficiente e libero da scorie, con ricadute positive sulla nostra vita sessuale oltre che sulla salute.
2. Esercizi di Kegel
La ginnastica del pene tramite gli esercizi di Kegel permette di stimolare i muscoli del pavimento pelvico, riducendo il rischio di alcune patologie come l’incontinenza urinaria e l’iperplasia prostatica benigna.
Questi esercizi, eseguiti con regolarità, sono in grado anche di aumentare il flusso sanguigno al pene in quanto agiscono sui muscoli dell’osso pubico, tonificandolo e migliorando condizioni come l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile.
3. Creme e gel ad uso topico
Le creme e i gel ad applicazione topica contenenti sostanze naturali come l’estratto di Cardo Mariano o la Maca Peruviana che sono in grado di richiamare sangue nei corpi cavernosi permettono, anch’esse, di avere risultati molto positivi sull’erezione, a fronte di effetti collaterali praticamente nulli.
Queste creme permettono, inoltre, di migliorare elasticità e flessibilità dei tessuti, migliorando l’estetica del membro e facendolo apparire più lungo. L’unico svantaggio è che i benefici non sono immediati, ma occorrerà seguire un periodo di trattamento di almeno qualche mese.
4. Posizione “ok”
La manipolazione del pene tramite il metodo della posizione “ok” consente di “allungare” il pene semplicemente tirandolo verso il basso dopo aver stretto l’asta fra indice e pollice chiusi ad “o”. Questo movimento consente di aumentare il volume dei corpi cavernosi, regalando col tempo anche qualche centimetro in più.
5. Anello per il pene
Infine, per chi non si trovasse bene coi metodi manuali, è sempre possibile ricorrere ad un anello per il pene. Questo accessorio può essere posizionato alla base del membro una volta eretto. In questo modo, il sangue sarà trattenuto più a lungo nei corpi cavernosi e l’erezione sarà più duratura, vigorosa e potente.
Silvio Cocci è caporedattore di PoliclinicoNews.it. Scrive da più di 10 anni su temi legati alla salute e al benessere, con particolare attenzione a selezionare i migliori prodotti per la cura della persona.