Il pene, così come tutti gli altri organi del nostro corpo, subisce un’evoluzione nel tempo che comporta un aumento progressivo di dimensioni e funzionalità.
Basti pensare che un neonato di un mese ha, in genere, un pene lungo tra i 3 e i 4 cm, mentre negli adulti la misura media di un fallo eretto è di circa 13 cm.
Ciò detto, la crescita del pene non avviene per tutto il corso della vita, ma solo fino ad un certo punto.
Andiamo, quindi, subito a vedere, in questo articolo, fino a che età può crescere il pene.
Le fasi dello sviluppo del pene
Le fasi dello sviluppo del pene iniziano con la pubertà, quindi in un periodo solitamente compreso per i maschi tra i 10 e i 14 anni di età, per proseguire poi fino ai 20 anni.
Anche in questo periodo, però, si distinguono, almeno tre fasi:
- Fase uno (dai 10 ai 14 anni circa): il pene aumenta di dimensioni, compaiono i peli pubici e iniziano a svilupparsi i testicoli;
- Fase due (dai 15 ai 16 anni): l’organo maschile continua a crescere in lunghezza e larghezza;
- Fase tre (dai 17 ai 20 anni): il fallo completa la sua fase di accrescimento, divenendo quello che sarà l’organo nell’individuo adulto.
Ovviamente, in queste tre fasi si assiste anche ad un perfezionamento delle funzionalità dell’organo, fra cui ad esempio la capacità eiaculatoria, che inizia intorno ai 12 anni e si completa, anche in questo caso, intorno ai 20 anni.
Il seme (sperma) maschile diventa fertile, infatti, solo dopo la fase puberale. Anche se i ragazzi più piccoli possono andare incontro ad erezione e, in alcuni casi, anche ad eiaculazione, il liquido emesso, in queste esperienze inziali, non contiene spermatozoi.
La spermatogenesi, ossia la produzione di spermatozoi utili alla riproduzione, inizia, infatti, sono nel momento in cui il corpo maschile inizia a produrre testosterone, quindi non prima dei 13/ 14 anni.
Hai la giusta misura?
Tutti gli uomini sono, chi più, chi meno, preoccupati per le dimensioni del loro pene. Tuttavia, c’è da dire che in molti casi si tratta di preoccupazioni mal riposte
Un pene piccolo, per essere considerato “sotto la norma”, dunque inadatto alla funzione sessuale, deve, infatti, avere dimensioni inferiori ai 4 cm (7,50 cm nel caso di pene in erezione).
Quando si verificano queste condizioni si parla di “micropene”, situazione per fortuna piuttosto rara e che può essere risolta solo con l’intervento chirurgico o fallo plastica.
Volendo comunque avere un termine di paragone, è utile sapere che:
- La maggior parte degli uomini “normodotati” ha un pene non in erezione di circa 9 o 10 cm (13 cm nel caso di pene eretto);
- Gli uomini “superdotati”, ossia con un pene in erezione superiore ai 16 cm, rappresentano una netta minoranza, ossia sono solo il 5% della popolazione maschile.
Chiaramente, oltre alla lunghezza, occorre valutare che per fini estetici (ma soprattutto allo scopo di ottenere una maggiore gratificazione sessuale), è necessario prendere in considerazione anche la larghezza o circonferenza del fallo.
Una misura media in questo caso equivale a circa 9 cm di diametro per un pene non eretto e 12 cm per un pene eretto.
Fatte tutte queste premesse, è vero che ci sono sempre molti uomini che, pur essendo normodotati, desiderano comunque avere un pene più lungo.
In questi casi, non trattandosi di situazioni che pregiudicano la possibilità la possibilità di avere una vita sessuale, sono chiaramente sconsigliati gli interventi di allungamento del membro più invasivi, come la falloplastica, che comporta numerosi effetti collaterali.
È, tuttavia possibile optare per metodi di allungamento del pene meno o per nulla invasivi come ad esempio:
- Le infiltrazioni o filler di acido ialuronico sul pene;
- Le pompe o gli estensori penieni;
- La ginnastica manuale (Jelqing) per il pene, con o senza pesi;
- L’utilizzo di pillole per l’aumento del pene .
- L’utilizzo di una crema allunga pene come queste
Questi metodi, per quanto non possano fare dei miracoli, possono tuttavia garantire un aumento di alcuni centimetri sia della lunghezza sia della circonferenza del membro, migliorando, soprattutto nel caso degli integratori alimentari o pillole per il pene, anche la funzione riproduttiva e sessuale.
Fino a che età cresce il pene?
Cerchiamo, quindi, di dare ora una risposta definitiva alla domanda “fino a che età cresce il pene”.
La prima cosa da dire è che il pene appartiene alla categoria dei caratteri sessuali secondari, così come i genitali esterni e le ghiandole mammarie nelle donne. Insieme al pene, nei maschi sono caratteri sessuali secondari l’alterazione delle corde vocali e la comparsa dei peli sul petto, sul volto e nell’area pubica.
Oltre allo sviluppo di questi caratteri, durante la pubertà, si assiste anche ad una crescita dei caratteri sessuali primari, che negli uomini sono le gonadi (testicoli), deputate alla produzione dello sperma necessario alla fecondazione, mentre nelle donne le ovaie.
Tutto questo processo che porta all’evoluzione dei caratteri sessuali primari e secondari sia nell’uomo sia nella donna coincide, ovviamente, con l’inizio della pubertà, ossia quando il corpo inizia a secernere gli ormoni sessuali: testosterone nei maschi ed estrogeni nelle femmine.
È in questo momento che, si assiste, nei ragazzi, al cambio della voce, alla comparsa dei baffi e della barba e ad un irrobustimento anche della forma fisica. In contemporanea a questo processo “esterno”, anche a livello “interno”, ossia a livello di caratteri sessuali primari e secondari, è naturale che si verifichino tutti i cambiamenti del caso.
È, infatti, durante la pubertà che si completa lo sviluppo del pene sia dal punto di vista anatomico (dimensioni delle gonadi e dello scroto), sia funzionale (capacità eiaculatoria).
Dato che il periodo puberale, nei maschi, inizia più o meno intorno ai 10 anni e termina all’incirca a 20, possiamo senz’altro affermare che l’organo sessuale maschile può subire modifiche nella sua crescita fino a questa età.
Questo spiega anche perché quasi tutti i rimedi per l’allungamento del pene, dalla falloplastica agli estensori penieni e viagra naturale non siano consigliabili prima che si sia conclusa la fase puberale e quindi il pene abbi assunto le sue dimensioni definitive.
Solo in alcuni casi, ad esempio in neonati che presentino un pisellino inferiore ai 2,5 cm alla nascita o bambini in età prepuberale che abbiano un pene più piccolo di 3,5 cm, è possibile intervenire effettuando un trattamento a base di testosterone.
Silvio Cocci è caporedattore di PoliclinicoNews.it. Scrive da più di 10 anni su temi legati alla salute e al benessere, con particolare attenzione a selezionare i migliori prodotti per la cura della persona.