Disfunzione Erettile e Impotenza Psicologica: Le Cause Principali

impotenza psicologica e disfunzione erettile

La disfunzione erettile può essere causata sia da fattori fisici come malattie, infezioni, incidenti o traumi, sia da fattori psicologici. In questo secondo caso, si parla di “impotenza psicologica” che è, in assoluto, la forma di deficit erettile più diffusa in tutte le fasce di età, ma soprattutto fra gli uomini sotto i 50 anni in buono stato di salute generale.

Scopriamo insieme, nei paragrafi che seguono, cos’è e quali sono le cause principali della disfunzione erettile dovuta a calo della libido provocato da fattori e disturbi psicologici.

Impotenza primaria e secondaria

Iniziamo subito con un po’ di “glossario” allo scopo di comprendere meglio l’argomento di cui stiamo parlando.

Col termine “impotenza”, innanzitutto, si fa riferimento all’incapacità dell’uomo di ottenere e/o mantenere l’erezione allo scopo di poter effettuare la penetrazione (vaginale, anale), quindi raggiungere l’orgasmo tramite l’atto sessuale e farlo ottenere, di conseguenza, anche alle proprie partner.

Come abbiamo detto nell’introduzione (ma lo ribadiamo anche qui visto che è il tema centrale di questo articolo), l’impotenza si divide a sua volta in impotenza di tipo fisico e impotenza di tipo mentale o psicologico.

La prima cosa da dire, quando si parla di impotenza psicologica, è che il più delle volte questo tipo di disfunzione erettile rientra nella casistica dell’impotenza secondaria. Si parla, infatti, di impotenza secondaria quando la difficoltà a raggiungere l’erezione è la conseguenza di un disturbo fisico o psicologico sopraggiunto nel tempo e che riguarda anche altri aspetti della propria vita.

L’impotenza secondaria, inoltre, non è presente fin dall’inizio dell’attività sessuale, ma insorge in un secondo momento. È, infine, una forma transitoria e reversibile di disfunzione erettile che può essere curata.

Al contrario, l’impotenza primaria è una forma di disfunzione erettile molto più grave che di solito colpisce uomini che hanno patologie fisiche o mentali di una certa entità, come ad esempio disabilità, handicap o malattie di tipo neurologico. L’impotenza primaria, a differenza di quella secondaria, è solitamente presente fin dalle prime esperienze di tipo sessuale durante la fase puberale e non può essere curata.

L’impotenza secondaria è, naturalmente, molto più diffusa di quella primaria, tanto che si stima che almeno il 12% della popolazione maschile ne abbia sofferto o ne soffra almeno una volta nella vita. Per fortuna, questa forma di impotenza è anche quella più facile da curare, a patto ovviamente di individuarne le cause e di intervenire col giusto approccio.

Come funziona l’erezione

Per comprendere meglio la rilevanza del fattore psicologico nel deficit erettile di tipo secondario è senza dubbio utile capire meglio come funziona l’erezione maschile, ossia quali sono i meccanismi chimici e fisici che provocano l’irrigidimento e l’estensione del pene allo scopo di rendere possibile l’atto sessuale.

L’erezione, dal punto di vista chimico, si verifica, infatti, quando, per effetto dell’eccitazione, alcuni neurotrasmettitori presenti nel corpo inviano dei segnali al cervello che mettono in moto il processo fisico che porta ad un maggior afflusso di sangue all’interno del pene (processo detto di  “vasodilatazione”), comportando, a sua volta, l’aumento di rigidità e dimensioni del membro.

Quando questo meccanismo di trasmissione dei segnali inviati al cervello non funziona come dovrebbe, sia che questo sia dovuto a motivi fisici oppure mentali, l’erezione non avviene. Quando questo accade, per l’uomo si tratta di una delle esperienze più umilianti, frustranti e deludenti che possano esistere poiché va a minare profondamente sicurezza di sé ed autostima. Questo, a sua volta, non fa che alimentare la perdita di virilità, in quanto innesca uno stato di ansia e depressione permanente che peggiora ancor più la disfunzione erettile.

Ecco perché, in molti casi, anche se il deficit erettivo non ha inizialmente una causa psicologica, ma può essere dovuto ad altri fattori di tipo transitorio, come ad esempio la stanchezza, un dolore fisico e mentale oppure uno sforzo eccessivo, ansia, stress e depressione ne diventano poi la motivazione principale.

Il risultato finale, quindi, è che l’uomo sfocia in una sorta di circolo vizioso in cui, ogni volta che non riesce ad avere un rapporto completo per mancata erezione, depressione, ansia, sfiducia in sé stesso e mancanza di autostima si autoalimentano, costringendolo molto spesso addirittura a sottrarsi all’incontro intimo e sessuale per non vivere di nuovo esperienze dolorose e frustranti.

Quali sono le cause psicologiche della disfunzione erettile?

  • Ansia
  • Stress
  • Depressione
  • Mancanza di autostima
  • Dipendenza dalla pornografia
  • Problemi di coppia
  • Abuso di alcol e droge

Andiamo ora a vedere più nel dettaglio quali sono le cause psicologiche dell’impotenza.

È bene dire, innanzitutto, che può capitare occasionalmente a tutti di non avere voglia di fare l’amore e/o di avere difficoltà ad avere l’erezione a causa di una preoccupazione sul lavoro, stanchezza, oppure di un episodio spiacevole come ad esempio un lutto o una forte emozione.

Anche una forte paura, ad esempio, può bloccare il meccanismo che porta all’erezione in quando produce alti livelli di adrenalina, sostanza biologica che funge da neurotrasmettitore, naturalmente presente nel corpo e che, quando supera una certa soglia, può interferire negativamente con la produzione ormonale e ridurre, fino a bloccare, l’eccitazione e la libido.

Quando questo avviene una sola volta (o più volte, ma in maniera sporadica), ovviamente non si parla di impotenza come patologia conclamata. Tuttavia, quando gli episodi iniziano a ripetersi, e questo genera sentimenti di forte ansia e stress, fino a richiudimento in sé stessi e negazione di una vita intima “normale”, è sempre bene far suonare il proprio campanello di allarme.

L’ansia che si genera, infatti, quando non si riesce ad avere un rapporto sessuale completo ha una forza così dirompente che spesso si propaga anche in altri aspetti della propria vita, peggiorando non solo il rapporto con gli altri ma anche quello con sé stessi. Si finisce così in un tunnel senza via d’uscita in cui non sembra esserci più alcuna felicità e anche il rapporto intimo e la relazione amorosa diventano qualcosa di detestabile e indesiderabile che non vale più la pena perseguire.

Molte persone che soffrono di disfunzione erettile trovano in effetti rifugio solo in sé stessi, iniziando a rifuggire anche gli amici e i colleghi di lavoro per paura di incontrare nuove partner femminili e non essere alla loro altezza.

Andiamo, quindi, ora a vedere quali sono le cause principali dell’impotenza psicologica per poterle riconoscere e intervenire.

– Ansia e stress

Quando si hanno molte preoccupazioni sul lavoro o nella propria vita personale, questo genera forte stress emotivo. Lo stress a sua volta può comportare uno stato di ansia che peggiora non solo la salute in generale, ma anche la relazione intima, provocando in alcuni casi disfunzione erettile.

– Depressione

La depressione, proprio come l’ansia o lo stress, peggiora non solo la vita sociale delle persone ma anche i rapporti intimi. Negli uomini, la chiusura verso il prossimo e lo stato di frustrazione e dolore permanenti innescati dallo stato depressivo produce molto spesso impotenza.

Questo vale, ovviamente, non solo per depressione intesa come una patologia cronica diagnosticata, ma anche quando si verificano periodi transitori di depressione legati a delusioni personali o sul lavoro.

Molti uomini, ad esempio, iniziano a soffrire per la prima volta di depressione e impotenza dopo essere stati lasciati dalla fidanzata, dopo un divorzio o una separazione o in concomitanza della perdita del lavoro o di un fallimento di tipo economico e finanziario.

– Ansia da prestazione

Si tratta di un tipo particolare di ansia che riguarda proprio la relazione intima. Questa può verificarsi quando, a seguito di episodi precedenti o di nervosismo, l’uomo teme di non riuscire a soddisfare la partner. L’eccessiva preoccupazione emotiva produce davvero, come risultato, l’incapacità di raggiungere l’erezione o, in alcuni casi, eiaculazione precoce.

Alcuni studi mostrano come l’ansia da prestazione sia una delle cause psicologiche di impotenza più comuni nei ragazzi nella fascia d’età tra i 18 e i 35 anni. Spesso, in questi casi, essa non è dovuta a esperienze negative pregresse, ma ad influenze negative del contesto sociale ed ambientale in cui i ragazzi vivono. Il modello che, infatti, viene imposto dall’esterno dai propri pari è quello del “macho” che cambia frequentemente partner e ha una vita sessuale stimolante e attiva. Visto che questo modello quasi mai corrisponde alla realtà, il giovane può sentirsi deluso e frustrato, maturare sentimenti di inadeguatezza e ansia da prestazione, andando incontro precocemente problemi di disfunzione erettile.

Infine, anche coloro che credono di avere il pene piccolo (o hanno, a tutti gli effetti, delle dimensioni del membro ridotte oppure dispongono di un micropene) e quelli che soffrono di eiaculazione precoce possono, col tempo, sviluppare ansia da prestazione e disfunzione erettile.  

– Mancanza di autostima

Gli uomini che non si piacciono, non si aspettano e hanno scarsa autostima spesso temono di non essere abbastanza attraenti e di non riuscire a far godere la propria partner durante il rapporto. Questo genera a sua volta ansia da prestazione, quindi impotenza. In alcuni casi possono anche generarsi depressione e senso di colpa, che non fanno altro che peggiorare la situazione.

– Dipendenza dalla pornografia

Il facile accesso a contenuti di tipo pornografico grazie ad internet ha reso molti uomini dipendenti dalla pornografia. Questa può comportare a sua volta non solo aspettative irrealistiche circa la propria vita sessuale, ma anche una vera e propria “iper-stimolazione” di tipo sessuale che impedisce all’uomo di eccitarsi e raggiungere il piacere con rapporti normali ma solo con la masturbazione.

– Problemi di coppia

Tradimenti passati, mancanza di stima e di fiducia nei confronti del partner, conflitti passati non risolti possono comportare un peggioramento dei rapporti di coppia, fino a rovinare anche la vita sessuale.

Anche se non sempre questo si traduce in un deficit erettile, le tensioni emotive interne alla coppia possono spesso sfociare in calo del desiderio e della libido, oppure ansia e stress, comportando a loro volta impotenza nell’uomo e calo del desiderio nella donna.

– Abuso di alcool e uso di droghe

Anche se l’abuso di alcool e l’uso di droghe non sono di per sé dei problemi di tipo emotivo ma piuttosto legati allo stile di vita, questo può creare una situazione di grande vulnerabilità, innescando delle reazioni psicogene come quelle che abbiamo appena visto.

Come i fattori psicologici influiscono sulla funzione erettiva

I fattori che abbiamo appena visto come ansia, stress, depressione e così via, possono peggiorare la funzione erettiva, quindi la vita intima, in molti e diversi modi. Vediamo quali sono i principali effetti di ansia, stress e depressione sulla vita sessuale maschile:

  • Riducono l’eccitazione;
  • Peggiorano la pulsione erotica;
  • Alterano i ritmi sogno veglia, creando disturbi del sonno e stanchezza permanente;
  • Producono senso di colpa, disistima e difficoltà a relazionarsi con l’altro.

Possono poi esserci anche dei fattori fisici che si sommano a quelli psichici quando un uomo soffre, ad esempio, di ansia da prestazione o senso di colpa. Queste condizioni “psichiche” producono, infatti, delle alterazioni a livello biochimico (ad esempio, l’aumento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress) che a loro volta possono comportare:

  • Riduzione della produzione di testosterone, l’ormone sessuale maschile;
  • Riduzione del tono muscolare e dell’afflusso di sangue nelle zone periferiche, provocando deficit erettivo;
  • Abbassamento dei livelli di eccitazione e di percezione del piacere.

Insomma, come puoi già intuire, gli effetti di ansia, stress, depressione e altri fattori psicologici sulla libido sono del tutto simili a quelli provocati da una riduzione della vasodilatazione dovuta ad ipertensione, colesterolo alto o altro disturbo a carico dell’apparato cardiovascolare. Ecco perché è bene non trascurare i primi sintomi e intervenire ancora prima che la disfunzione erettile diventi un problema così grave da annullare anche solo la possibilità di avere una relazione intima.

Come capire se la disfunzione erettile è psicologica

Se temi di soffrire di disfunzione erettile di tipo psicologico, la prima cosa da fare è una visita da un medico specializzato in urologia e andrologia. Lo specialista ti sottoporrà ad un attento screening con esami ad hoc per escludere la presenza di possibili cause mediche della disfunzione erettile quali ad esempio:

  • Diabete;
  • Ipertensione;
  • Malattia coronarica;
  • Obesità;
  • Disturbi ormonali;
  • Sindrome metabolica;
  • Cancro alla prostata.

Qualora, a seguito della visita e relativi esami, non dovessero emergere malattie o altri problemi di tipo fisico come ad esempio traumi o infezioni alle vie urinarie o prostatite, puoi iniziare a supporre che il tuo problema di disfunzione erettile sia legato a fattori psichici.

A questo punto, potresti rivolgerti direttamente a uno psicologo o sessuologo il quale, a sua volta, ti porrà alcune domande che possono servire a capire davvero se la tua impotenza è di natura psicologica o meno.

 Alcuni dei quesiti più frequenti posti dal terapista riguarderanno le tue abitudini sessuali (ad esempio, se hai piacere a mostrare il tuo corpo o temi di avere problemi di dimensione del pene, altra causa a volte di disfunzione erettile di tipo emotivo) oppure il rapporto con la tua partner.

Il professionista potrebbe anche aver bisogno di comprendere le tue preferenze riguardo il sesso (ad esempio, se fai uso di pornografia) e se riesci a raggiungere l’erezione con la masturbazione. Una volta che avrai fornito un quadro completo al tuo medico, questi potrà farti una diagnosi completa e prescriverti una terapia d’intervento adeguata.

Come superare l’impotenza psicologica                 

Nonostante la loro complessità, le cause psicologiche della disfunzione erettile possono essere curate spesso con maggior successo rispetto a quelle mediche. Tuttavia, non credere che sia facile curare la disfunzione erettile dovuta ad ansia, stress e depressione anche perché, come abbiamo visto, spesso le varie cause di sovrappongono le une sulle altre, rendendo ancora più difficile venire al nocciolo del problema.

Cosa bisogna fare, quindi per superare l’impotenza psicologica? Vediamo quali sono le diverse opzioni di “cura” della disfunzione erettile dovute a cause mentali che abbiamo oggi a disposizione:

– Terapia comportamentale

Solitamente, viene suggerito a chi soffre di impotenza psicologica di seguire una terapia comportamentale insieme ad uno psicologo cognitivo. Questi può infatti a aiutare a sostituire schemi di pensiero negativi con schemi positivi, idonei a contrastare i problemi di erezione dovuti ad ansia e depressione

– Integratori alimentari contro l’impotenza

Per coadiuvare il sopporto della terapia comportamentale, oppure quanto la disfunzione erettile non è molto grave, è possibile intervenire anche con pillole contro l’impotenza realizzate con soli ingredienti naturali come l’integratore Tauro Plus che supportano la libido e aumentano l’eccitazione, favorendo i maccanismi naturali che portano all’erezione.

Farmaci per l’ansia e la depressione

In alcuni casi, può essere suggerito di ricorrere a farmaci per il controllo dell’ansia e della depressione (ansiolitici e antidepressivi), anche se, ricorda, questi devono essere sempre prescritti da uno specialista e presentano anch’essi controindicazioni, per cui le pillole contro la disfunzione erettile di origine naturale sono sempre la prima scelta poiché non necessitano di prescrizione medica e non hanno effetti negativi sulla salute.

L’uso di farmaci che favoriscono la vasodilatazione come Viagra e Cialus è, invece, sempre sconsigliato poiché presenta molti effetti collaterali e può, talvolta, creare dipendenza, peggiorando il problema.

Modifiche allo stile di vita

Per supportare l’effetto degli integratori e la terapia di tipo psicologico può anche essere utile modificare il proprio stile di vita eliminando alcuni comportamenti che possono compromettere il corretto funzionamento dell’apparato sessuale.

Potresti ad esempio:

  • Smettere di fumare;
  • Ridurre il consumo di alcool;
  • Fare una dieta sana;
  • Fare più attività fisica per ossigenare e riattivare i muscoli.

Tecniche di rilassamento

Alcuni uomini che soffrono di disfunzione erettile afferma di aver trovato giovamento nel migliorare gli stati di ansia a questi collegati osservando tecniche di rilassamento come ad esempio il training autogeno o lo yoga.

Alimenti vasodilatatori

In alternativa agli integratori, può essere utile inserire all’interno della propria dieta un maggior consumo di alimenti vasodilatatori come il peperoncino o le verdure a foglie verde ricche di nitrati che incrementano la produzione di ossido nitrico. Queste sostanze infatti aiutano a richiamare sangue nel pene, favorendo la vasodilatazione, e quindi l’inturgidimento che porta all’erezione.

 Terapia di coppia

Quando le cause della disfunzione erettile sono da ricercarsi soprattutto nel rapporto di coppia, può essere utile ricorrere al supporto di un terapista specializzato in terapia di coppia il quale cercherà, attraverso il confronto e il dialogo fra i due partner, di venire alla radice del problema e di risolverlo.

Metodi di allungamento del pene

Infine, quando a provocare lo stato emotivo che suscita le difficoltà di erezione è la paura di avere il pene piccolo o comunque ridotte dimensioni del pene, è possibile intervenire adottando alcuni metodi che servono ad allungare ed ispessire il membro maschile.

Escludendo la terapia chirurgica e gli espansori per il pene, che sono consigliati solo quando ci si trova fronte a micro pene, cioè ad un pene di dimensioni talmente ridotte da costituire un vero e proprio handicap, alcuni metodi naturali del tutto naturali e privi di controindicazioni per far crescere il pene sono:

  • Ginnastica per il pene;
  • Pompa per il pene, un piccolo e semplice apparecchio che sfruttando il sottovuoto, richiama sangue nel pene e provoca un’immediata erezione;
  • Creme per allungare il pene a base di ingredienti naturali come la pomata Tauro Gel.

Conclusioni

La disfunzione erettile, chiamata anche impotenza, è un problema della sfera sessuale maschile molto frequente che non deve mai essere sottovalutato.

Può avere sia cause fisiche sia psichiche ma in entrambi i casi l’aspetto psicologico ha una grande importanza: anche quando infatti le cause originarie del deficit erettivo sono di tipo fisico (ad esempio, la stanchezza) è possibile che subentrino successivamente anche fattori emotivi come ansia da prestazione e depressione.

Fra le cause psicologiche di disfunzione più comuni troviamo:

  • Ansia e stress;
  • Depressione;
  • Ansia da prestazione;
  • Mancanza di autostima;
  • Dipendenza dalla pornografia;
  • Problemi di coppia;                                                                          
  • Abuso di alcool e uso di droghe.

Fortunatamente, l’impotenza psicologica è solitamente di tipo secondario, quindi è reversibile e può essere curata.  Alcuni dei possibili interventi che è possibile adottare per superare l’impotenza psicologica sono:

  • Terapia comportamentale;
  • Integratori alimentari contro l’impotenza;
  • Farmaci per l’ansia e la depressione;
  • Modifiche allo stile di vita;
  • Tecniche di rilassamento;
  • Assunzione di alimenti vasodilatatori;
  • Terapia di coppia;
  • Metodi di allungamento del pene.

È evidente comunque che vista l’elevata complessità del problema spesso questi metodi di intervento possono essere usati in combinazione gli uni con gli altri e, quando i risultati tardano ad arrivare, è sempre bene rivolgersi ad un medico.

In nessun caso è infatti consigliato di prendere decisioni personali circa l’inizio o la fine della terapia, tranne nel caso degli integratori alimentari in pillole che essendo realizzati sono con sostanze di origine naturale non comportano effetti collaterali dannosi per la salute.