I trattamenti con PRP o Plasma arricchito di piastrine costituiscono la nuova frontiera nella cura della disfunzione erettile e di altre patologie connesse con l’apparato uro-andrologico maschile come ad esempio l’incontinenza urinaria e la malattia di La Peyronie, una delle principali cause di deformità peniena di tipo non genetico che produce, come sintomi principali, anche impotenza.
Non essendo ancora un rimedio ufficiale contro il deficit di erezione approvato dalla comunità scientifica, le informazioni che si trovano in giro sulla terapia con PRP rischiano purtroppo di essere lacunose e fuorvianti.
In questo articolo vogliamo pertanto fornirti tutte le notizie che servono su questo nuovo tipo di terapia contro la disfunzione erettile.
Cos’è il PRP?
Per PRP s’intende, in andrologia, una procedura eseguita in ambulatorio che prevede la re-introduzione nel corpo del proprio plasma arricchito di piastrine. Cosa sono le piastrine? Queste non sono altro che una componente del nostro sangue cui, per dirla molto in breve, sono associate proprietà rigenerative su organi e tessuti.
In particolare, il PRP è ottenuto prelevando e centrifugando ad alta velocità il sangue del paziente. Una volta effettuata questa operazione, che serve a separare le componenti corpuscolate (globuli rossi e globuli bianchi), il preparato che a questo punto conterrà un contenuto piastrinico più elevato sarà di nuovo iniettato nel sangue della persona sottoposta a terapia attraverso la procedura di auto-emotrasfusione.
Questo tipo di trattamento è utilizzato oggi in numeri ambiti, fra cui, ad esempio, in traumatologia, per curare strappi muscolari e lesioni ai tendini e alle ossa, chirurgia estetica, per riparare organi e tessuti danneggiati, e tricologia, dove la sua applicazione sembra capace di favorire la ricrescita dei capelli nelle persone affette da alopecia androgenetica.
Impiego del PRP in ambito uro-andrologico
L’utilizzo del PRP per curare le patologie dell’apparato urogenitale sia maschile che femminile non è, in verità, una novità, ma è stato introdotto circa 20 anni fa negli Stati Uniti.
Visti i risultati ottenuti nella cura della DE, l’impiego di questa terapia si è diffuso in questi ultimi anni anche in altri paesi, compreso il nostro, dove ormai sono tanti i centri specializzati che erogano questa prestazione a pagamento.
Recenti studi hanno, ad esempio, dimostrato come l’auto-infusione di sangue ad alta concentrazione di piastrine direttamente nella zona pelvica sia in grado di migliorare l’afflusso di sangue entro i corpi cavernosi nei pazienti affetti di impotenza dovuta a ridotta vascolarizzazione.
Le patologie in ambito uro-andrologico che possono essere trattate con questo metodo sono però molto più ampie:
- Deficit erettile dovuto a fattori fisiologici quali pressione alta, insufficienza cardiaca, diabete, arteriosclerosi oppure rimozione totale o parziale della prostata a causa di tumori;
- Malattia di La Peyronie, i cui sintomi sono la comparsa di dolore in presenza di erezione con successiva formazione di placche fibrose di tessuto sulla superficie dei corpi cavernosi che incurvano progressivamente il membro fino a rendere impossibile la penetrazione;
- Dolore pelvico cronico, dovuto a prostatiti, prostata ingrossata o cistiti croniche associate a dispareunia nella donna (dolore durante il rapporto sessuale);
- Incontinenza urinaria da sforzo sia nell’uomo sia nella donna.
Efficacia del PRP nella disfunzione erettile
L’efficacia del trattamento con PRP nella disfunzione erettile è strettamente correlato al fatto che il concentrato piastrinico infuso proprio all’interno dei corpi cavernosi è in grado di svolgere una potente stimolazione rigenerativa sull’intero sistema vascolare del pene, favorendo un’immediata ri-vascolarizzazione.
Inoltre, le proteine bioattive presenti nelle piastrine auto-infuse sono capaci di stimolare la riparazione di tessuti danneggiati, favorendo la rigenerazione cellulare. Tali effetti sembrano, dunque, in grado di:
- Aumentare la circolazione sanguigna nell’organo maschile;
- Potenziare l’erezione;
- Incrementare la sensibilità e la percezione del piacere;
- Eliminare il dolore cronico, la formazione di placche e l’incurvamento dovuto a Malattia di La Peyronie;
- Migliorare l’incontinenza urinaria.
Questi risultati sono confermati da numerosi studi su pazienti affetti da deficit di erezione e altri disturbi dell’apparato urinario.
Trattamento con PRP per disfunzione erettile come si esegue
Il trattamento con PRP per curare la disfunzione erettile prevede l’infusione all’interno dei corpi cavernosi di circa 5/6 ml di plasma arricchito di piastrine almeno una volta a settimana (o una volta ogni 2 settimane) per circa 40/45 giorni.
Al termine dell’infusione, il PRP viene fatto circolare all’interno del membro utilizzando una pompa a pressione (pompa per il pene) e posizionando un elastico alla base dell’organo.
I primi risultati dovrebbero iniziare a manifestarsi fin dalle prime applicazioni, con un recupero di funzionalità a fine trattamento superiore al 77%.
PRP per contrastare l’impotenza a chi è consigliato
L’impiego del PRP nel trattamento dei deficit di erezione è consigliato a tutti coloro che hanno problemi di potenza dovuti principalmente a una riduzione della funzionalità vascolare.
Considerando, pertanto, che i disturbi cardiocircolatori costituiscono circa il 70% delle cause principali di impotenza, è evidente quale possa essere il futuro sviluppo di questa tipologia di trattamento, insieme ad esempio ad un altro metodo davvero innovativo introdotto solo di recente contro le malattie e disturbi dell’area pelvica maschile quali la terapia ad onde d’urto peniene.
Entrambi questi trattamenti costituiscono, quindi, la nuova frontiera nella cura della disfunzione erettile soprattutto per quei pazienti che non possono o non vogliono sottoporsi a terapia farmacologica con inibitori della fosfodiesterasi 5.
Controindicazioni ed effetti collaterali del PRP
Il trattamento con PRP non presenta effetti avversi e controindicazioni degni di nota. Tale terapia è, infatti, approvata dal MinSan italiano, a patto di essere praticata da medici riconosciuti presso strutture autorizzate.
Gli unici effetti collaterali sono un lieve indolenzimento nella zona dove è avvenuta l’infiltrazione una volta passato l’effetto dell’anestetico locale che viene utilizzato durante la procedura.
Qualora un paziente fosse interessato a sottoporsi a questa metodica, può farne richiesta al proprio medico, il quale valuterà il suo stato di salute generale sottoponendolo ad alcuni esami quali emocromo completo e prelievo delle urine.
Il trattamento, dal momento in cui il sangue viene prelevato, dura circa 30/40 minuti, ed è necessario ripeterlo per almeno ¾ volte una volta a settimana o ogni due settimane a seconda della gravità dei sintomi e/o del parere del medico.
Costo PRP
Dato che il trattamento con PRP non è ancora inserito fra le prestazioni che vengono passate dal sistema nazionale per curare l’impotenza, il suo costo è completamente a carico che paziente.
A tal proposito è bene sapere che trattandosi di una terapia innovativa eseguita solo presso centri medici specializzati, il prezzo di una seduta oscilla a seconda dei casi entro un intervallo fra le 350 e le 650 euro a seduta e, dato che per ottenere risultati concreti, occorrono dalle 3 alle 4 seduta, la spesa rischia di diventare considerevole.
È evidente quindi che, nonostante i risultati incoraggianti, questo tipo di trattamento, visti soprattutto i costi elevati, risulta ancora oggi la seconda scelta dopo altri tipi di intervento più economici ma egualmente efficaci come ad esempio l’uso di integratori alimentari contro l’impotenza come Tauro Plus o Eretron Aktive.
Conclusioni
Il trattamento con PRP si conferma come uno dei rimedi innovativi efficaci per contrastare sia la disfunzione erettile dovuta a ridotta vascolarizzazione, sia altri problemi di tipo uro-andrologico come la malattia di La Peyronie.
Tuttavia, avendo costi abbastanza elevati e non essendo ancora riconosciuto ufficialmente come trattamento di prima scelta contro l’impotenza, è consigliabile rivolgere la propria attenzione prima ad altri metodi come ad esempio le modifiche allo stile di vita e l’assunzione di integratori alimentari o viagra naturale, anch’essi privi di effetti collaterali.
Silvio Cocci è caporedattore di PoliclinicoNews.it. Scrive da più di 10 anni su temi legati alla salute e al benessere, con particolare attenzione a selezionare i migliori prodotti per la cura della persona.