→ Ultimo aggiornamento: 10 Aprile 2025
NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

La pressione bassa o ipotensione si verifica quando i valori della pressione arteriosa a riposo scendono sotto i 90/60 mmHg. Molte persone convivono con questo disturbo senza problemi, ma per altri può causare sintomi fastidiosi come vertigini, stanchezza e, nei casi più gravi, svenimenti.
I valori di pressione sistolica inferiori a 80 mmHg rappresentano un’ipotensione grave che può portare a un collasso circolatorio e richiede attenzione medica immediata. Tra le cause più comuni troviamo la disidratazione, l’esposizione al caldo, pasti abbondanti e alcuni fattori costituzionali, specialmente nelle persone predisposte.
I rimedi per l’ipotensione includono semplici accorgimenti come sdraiarsi con le gambe sollevate durante una crisi, mantenere un’adeguata idratazione e, in alcuni casi, modificare la propria alimentazione. Ma quando è il momento di preoccuparsi e rivolgersi a un medico? E cosa si può fare per la pressione minima bassa?
Cosa si intende per Pressione Bassa
La pressione bassa, o ipotensione, è una condizione in cui i valori della pressione arteriosa risultano inferiori rispetto agli standard considerati normali. Questa condizione può manifestarsi in diverse forme e con differenti sintomatologie.
Definizione di Ipotensione
L’ipotensione è la condizione clinica caratterizzata da valori di pressione arteriosa inferiori alla norma. In termini medici, si parla di pressione bassa quando la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie è minore rispetto ai parametri standard.
Esistono diverse tipologie di ipotensione, tra cui l’ipotensione costituzionale, una condizione in cui la persona presenta naturalmente valori pressori più bassi della media. Questa forma è spesso asintomatica e non richiede trattamenti specifici.
L’ipotensione può manifestarsi come condizione cronica o presentarsi in modo improvviso. Le cause possono essere molteplici: dalla disidratazione a problemi cardiaci, da reazioni allergiche all’assunzione di alcuni farmaci.
Valori di Riferimento
Si considera pressione bassa quando i valori scendono sotto 90/60 mmHg, dove 90 rappresenta la pressione sistolica (massima) e 60 la pressione diastolica (minima).
Per confronto, i valori normali di pressione arteriosa sono inferiori a 120/80 mmHg. La zona compresa tra 90/60 e 120/80 è considerata ottimale per la maggior parte degli adulti.
È importante notare che i valori di riferimento possono variare leggermente in base all’età, al sesso e ad altri fattori individuali. Alcune persone possono vivere normalmente con valori inferiori senza manifestare sintomi.
La misurazione deve essere effettuata in condizioni di riposo e ripetuta più volte per ottenere un quadro accurato.
Ipotensione Ortostatica
L’ipotensione ortostatica è una forma particolare di pressione bassa che si manifesta quando la persona passa dalla posizione sdraiata o seduta a quella eretta. Si caratterizza per un calo improvviso della pressione arteriosa che causa sintomi come capogiri, offuscamento della vista e, nei casi più gravi, svenimento.
Questo tipo di ipotensione si verifica perché il corpo non riesce a compensare rapidamente il cambiamento di posizione, con conseguente riduzione del flusso sanguigno al cervello.
L’ipotensione ortostatica è più comune negli anziani e nelle persone che assumono alcuni tipi di farmaci, come quelli per l’ipertensione. Altri fattori di rischio includono la disidratazione, problemi neurologici e l’allettamento prolungato.
Per prevenirla, si consiglia di alzarsi lentamente, mantenere una buona idratazione e, nei casi più severi, utilizzare calze elastiche compressive.
Principali Cause della Pressione Bassa
L’ipotensione può essere provocata da diversi fattori, alcuni dei quali sono fisiologici mentre altri rappresentano condizioni patologiche che richiedono attenzione medica. Comprendere le cause più comuni è fondamentale per individuare il trattamento più appropriato.
Disidratazione e Idratazione
La disidratazione rappresenta una delle cause più frequenti di pressione bassa. Quando il corpo perde più liquidi di quanti ne assume, il volume del sangue diminuisce, causando un calo della pressione arteriosa. Questo può verificarsi in seguito a:
- Sudorazione eccessiva
- Diarrea o vomito persistenti
- Febbre elevata
- Assunzione insufficiente di liquidi
Il rischio di disidratazione aumenta significativamente durante i mesi estivi o dopo intensa attività fisica. Gli anziani sono particolarmente vulnerabili poiché il loro senso della sete può essere ridotto.
Per prevenire questo problema, è essenziale mantenere un’adeguata idratazione bevendo almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno, aumentando l’apporto durante l’attività fisica o nei periodi di caldo intenso.
Effetti dell’Alcol
L’alcol ha un effetto vasodilatatore sui vasi sanguigni, causando una diminuzione della pressione arteriosa. Il consumo di bevande alcoliche può provocare:
- Dilatazione dei vasi periferici
- Disidratazione (l’alcol ha effetto diuretico)
- Riduzione della risposta del sistema nervoso ai cambiamenti posturali
Questi effetti sono generalmente temporanei e si risolvono con l’eliminazione dell’alcol dall’organismo. Tuttavia, in persone già predisposte all’ipotensione, anche quantità moderate di alcol possono provocare cali pressori significativi.
È importante consumare alcolici con moderazione e sempre accompagnati da cibo e acqua per ridurre gli effetti ipotensivi.
Gravidanza
Durante la gravidanza, è normale che si verifichi un abbassamento della pressione arteriosa, soprattutto nel primo e secondo trimestre. Questo fenomeno è dovuto a:
- Cambiamenti ormonali
- Aumento del volume sanguigno
- Dilatazione dei vasi sanguigni
La pressione bassa in gravidanza è generalmente una condizione fisiologica che non richiede trattamento specifico. Tuttavia, se accompagnata da sintomi come vertigini intense o svenimenti, è opportuno consultare il proprio medico.
Alcune strategie utili includono alzarsi lentamente dalla posizione sdraiata, evitare di stare in piedi a lungo e indossare calze a compressione graduata.
Condizioni Mediche Gravi
In alcuni casi, la pressione bassa può essere sintomo di condizioni mediche serie che richiedono immediata attenzione. Tra queste:
- Shock: Una condizione potenzialmente letale in cui si verifica un calo grave della pressione sanguigna. Può essere causato da emorragie, infezioni gravi (shock settico) o reazioni allergiche severe (shock anafilattico).
- Anemia: La riduzione dei globuli rossi può compromettere il trasporto di ossigeno, portando a ipotensione.
- Morbo di Addison: Una condizione caratterizzata da insufficiente produzione di ormoni surrenali.
- Traumi cerebrali o lesioni del midollo spinale: Possono interferire con i meccanismi nervosi che regolano la pressione.
- Embolia polmonare: Un’ostruzione di un’arteria polmonare può causare un improvviso calo pressorio.
Questi quadri clinici sono generalmente accompagnati da altri sintomi significativi e richiedono valutazione medica urgente.
Sintomi Associati alla Bassa Pressione
L’ipotensione si manifesta attraverso diversi segnali che il corpo invia quando i valori della pressione scendono sotto 90/60 mmHg. Questi sintomi possono variare in intensità e manifestarsi singolarmente o in combinazione tra loro.
Svenimenti e Capogiri
Le vertigini e i capogiri rappresentano uno dei sintomi più comuni dell’ipotensione. Quando la pressione è bassa, il cervello non riceve una quantità sufficiente di sangue, causando una sensazione di instabilità e di “testa leggera”.
In casi più gravi si può verificare la sincope, ovvero una perdita temporanea di coscienza (svenimento). Questi episodi si manifestano spesso quando:
- Si passa rapidamente dalla posizione sdraiata a quella eretta
- Si rimane in piedi per lunghi periodi
- Ci si trova in ambienti molto caldi o affollati
Gli svenimenti sono generalmente preceduti da sintomi premonitori come offuscamento della vista, ronzio nelle orecchie e sudorazione fredda. La sincope è dovuta a un’improvvisa riduzione dell’afflusso di sangue al cervello.
Nausea e Vomito
L’ipotensione può provocare sensazioni di nausea, talvolta accompagnate da vomito, specialmente quando il calo pressorio è significativo o avviene rapidamente. Questi sintomi sono causati dalla ridotta perfusione sanguigna del tratto digestivo.
La nausea si manifesta come una sensazione di malessere generalizzato allo stomaco e può essere:
- Lieve o intensa
- Passeggera o persistente
- Accompagnata da sudorazione fredda
Durante episodi di ipotensione acuta, il corpo tende a ridurre l’afflusso di sangue agli organi digestivi per privilegiare organi vitali come cuore e cervello, causando questi disturbi gastrointestinali.
Debolezza Generalizzata
La sensazione di debolezza muscolare è un sintomo caratteristico della pressione bassa. I pazienti riportano spesso una stanchezza intensa e difficoltà a compiere anche piccoli sforzi fisici.
Questa debolezza può manifestarsi in vari modi:
- Gambe “molli” o pesanti
- Difficoltà a concentrarsi
- Sonnolenza diurna persistente
- Sensazione di esaurimento anche dopo riposo adeguato
La debolezza è causata dall’insufficiente apporto di ossigeno ai muscoli e ai tessuti. Nei casi di ipotensione cronica, questa sensazione può diventare costante e interferire significativamente con le normali attività quotidiane.
Interventi Alimentari e Idratazione
Mantenere un’adeguata idratazione è fondamentale per chi soffre di pressione bassa. Si consiglia di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, aumentando l’apporto durante i mesi estivi o dopo attività fisica.
La dieta dovrebbe includere un consumo regolare di frutta e verdura ricca d’acqua, che fornisce idratazione graduale durante la giornata. È utile anche aumentare leggermente il consumo di sale, sempre sotto controllo medico, per trattenere più liquidi.
Bevande contenenti caffeina come caffè e tè possono aiutare temporaneamente ad aumentare la pressione. La liquirizia naturale può essere efficace poiché contiene glicirrizina, sostanza che favorisce il mantenimento dei livelli di sodio nell’organismo.
Alimenti consigliati per chi soffre di pressione bassa:
- Cibi ricchi di sali minerali (banane, patate, frutta secca)
- Alimenti con alto contenuto di potassio
- Brodi vegetali o di carne leggermente salati
Rimedi Farmacologici e Supplementi
In casi più severi di ipotensione, il medico può prescrivere farmaci specifici che aumentano il volume del sangue o ne migliorano la circolazione. Questi trattamenti vengono personalizzati in base alla causa sottostante.
Gli integratori di sali minerali possono essere utili, in particolare quelli contenenti magnesio e potassio. La vitamina B12 è particolarmente indicata nei casi in cui l’ipotensione sia legata a carenze vitaminiche.
Le piante adattogene come il ginseng, il guaranà e la rhodiola possono fornire supporto nei periodi di particolare spossatezza. Questi supplementi naturali aiutano l’organismo ad adattarsi allo stress fisico e possono contribuire a migliorare i valori pressori.
È sempre necessario consultare il medico prima di iniziare qualsiasi supplemento, poiché potrebbero verificarsi interazioni con altri farmaci.
Esercizio Fisico e Stile di Vita
L’attività fisica regolare e moderata rafforza il sistema cardiovascolare, migliorando la risposta dell’organismo all’ipotensione. Sono particolarmente indicati esercizi come camminata veloce, nuoto e ciclismo.
È consigliabile alzarsi lentamente dalla posizione sdraiata o seduta per prevenire i cali di pressione improvvisi. In caso di malessere, sdraiarsi con le gambe sollevate (posizione anti-shock) facilita il ritorno del sangue al cuore.
Evitare gli alcolici è importante, poiché possono causare vasodilatazione e peggiorare l’ipotensione. Anche l’esposizione prolungata a temperature elevate può abbassare la pressione, quindi è meglio evitare bagni molto caldi o saune.
Indossare calze elastiche a compressione graduata può essere utile per prevenire il ristagno di sangue negli arti inferiori, specialmente per chi soffre di ipotensione ortostatica.
Quando Preoccuparsi per la Pressione Bassa
La pressione bassa diventa preoccupante quando causa sintomi significativi o è associata a condizioni mediche sottostanti. Riconoscere i segnali di allarme e comprendere le possibili conseguenze è fondamentale per una gestione efficace.
Segnali di Allarme
I sintomi che indicano la necessità di attenzione medica immediata includono:
- Sincope (svenimenti frequenti o improvvisi)
- Vertigini severe che impediscono le normali attività
- Confusione mentale o cambiamenti nello stato di coscienza
- Battito cardiaco irregolare o particolarmente lento (bradicardia)
- Respirazione difficoltosa
- Visione offuscata persistente
Un calo di pressione accompagnato da dolore toracico potrebbe indicare problemi cardiaci seri, incluso infarto del miocardio. I valori della pressione minima sotto i 50 mmHg richiedono valutazione medica, specialmente negli anziani.
La pressione bassa asintomatica generalmente non è preoccupante. Tuttavia, quando i sintomi interferiscono con la vita quotidiana o compaiono improvvisamente, è necessario consultare un medico.
Conseguenze a Lungo Termine
L’ipotensione non trattata può portare a complicanze significative, soprattutto negli anziani o in persone con patologie preesistenti.
La perfusione insufficiente degli organi può causare danni permanenti. Il cervello, i reni e il cuore sono particolarmente vulnerabili agli effetti di una pressione costantemente bassa.
Nelle forme gravi, l’ipotensione può evolvere in:
- Insufficienza cardiaca
- Danno renale
- Problemi cognitivi
Condizioni come valvulopatie cardiache, shock settico o acidosi possono peggiorare con una pressione cronicamente bassa. L’ipoglicemia può sia causare che essere aggravata dall’ipotensione.
Importanza del Monitoraggio Costante
Il controllo regolare della pressione arteriosa permette di identificare tempestivamente variazioni significative.
Metodi di monitoraggio consigliati:
- Misurazione quotidiana alla stessa ora
- Registrazione dei valori su un diario
- Annotazione dei sintomi associati
Per chi soffre di ipotensione, è utile monitorare anche il battito cardiaco. Un monitoraggio accurato aiuta il medico a valutare il rischio cardiovascolare complessivo.
Le persone con pressione minima instabile dovrebbero considerare l’uso di dispositivi portatili per il controllo domiciliare. È importante condividere i dati raccolti con il proprio medico durante le visite di controllo.
Il monitoraggio è particolarmente importante quando si modificano farmaci o si iniziano nuove terapie che potrebbero influenzare la pressione.

Silvio Cocci è caporedattore di PoliclinicoNews.it. Scrive da più di 10 anni su temi legati alla salute e al benessere, con particolare attenzione a selezionare i migliori prodotti per la cura della persona.