Erezione non rigida cause, diagnosi e possibili trattamenti

erezione non rigida

Quando si verifica un’erezione non rigida, che può essere il primo sintomo di disfunzione erettile, le cause possono essere le più disparate. In alcuni casi, si tratta di un episodio transitorio, legato per lo più ad una condizione momentanea, tuttavia c’è anche un 13% della popolazione maschile (circa 3 milioni solo in Italia) che soffre di problemi di erezione duratura permanenti, con picchi che arrivano quasi al 40/50% negli uomini over 50.

Andiamo quindi a vedere subito nei paragrafi che seguono quali possono essere le cause nelle varie fasce di età, le modalità di diagnosi e i trattamenti possibili.

Cause di erezione non rigida a seconda delle fasce di età

Possono esserci varie cause che determinano erezioni non rigide. L’età in questo caso può avere una certa influenza nel determinare il motivo scatenante di questo problema.

Cause di impotenza improvvisa negli over 50

I problemi di erezione da un giorno all’altro negli uomini con più di 50 anni sono spesso legati a problemi di tipo fisico, in particolare una malattia cardiovascolare o, comunque, un cattivo funzionamento della circolazione sanguigna.

Alcune condizioni cliniche come ipertensione, colesterolo alto e diabete possono rallentare il flusso di sangue all’interno dei vasi sanguigni (vene e arterie), impedendo ai corpi cavernosi del pene di gonfiarsi rendendo, così, possibile l’erezione.

Gli uomini con aterosclerosi, ad esempio, malattia che consiste nell’ispessimento delle arterie dovute a placche aterosclerotiche, possono ostacolare il normale passaggio del sangue, predisponendo non solo ad ictus ed infarti ma anche a problemi di erezione all’ improvviso, ossia senza che se ne sia mai sofferto prima.

Tuttavia un’improvvisa e inaspettata flaccidità del membro può verificarsi anche a seguito di altri fattori. Obesità, fumo di sigaretta, abuso di alcool e uso di sostanze stupefacenti sono tutte cause e concause che possono contribuire a ridurre la vascolarizzazione del pene, dunque essere causa di disfunzione erettile sia nei cinquantenni sia negli uomini più giovani.

Sappiamo inoltre che spesso i problemi di erezione durante il rapporto sono legati a cause non di tipo fisico ma di tipo psicologico o psicosomatico. Lo stress della vita moderna, l’ansia da prestazione e alcune condizioni psicologiche come la mancanza di autostima e la depressione possono essere anch’esse causa di una riduzione della libido che può causare difficoltà o impossibilità ad avere o mantenere l’erezione.

L’impotenza psicologica è molto più diffusa di quello che si pensa negli uomini di 40/ 50 anni ed anche quella più difficile da curare poiché non risponde all’uso di farmaci e richiede, di solito, il supporto di un professionista specializzato in igiene mentale.

Cause di erezione non rigida negli uomini di 40 anni

Numerosi studi dimostrano che l’insorgere dei problemi di potenza non è legato all’età avanzata, anzi sono sempre più diffusi i deficit penieni che interessano gli uomini di 40 o 30 anni.

Anche in questo caso, le cause possono essere legati a problemi vascolari, malattie endocrine come l’ipogonadismo che produce una riduzione dei livelli di testosterone o l’iperprolattinemia che provoca invece aumento della prolattina, ormone associato a infertilità maschile e calo della libido.

Spesso sottovalutate come cause di impotenza a breve termine sono anche le malattie e i disturbi dell’apparato genitale ed urinario, come ad esempio l’iperplasia prostatica benigna, il cancro alla prostata o la malattia di La Peyronie, che provoca formazione di grumi, ispessimenti e lesioni della pelle del pene, con conseguente curvatura del membro e dolore durante il rapporto.

Mentre alcuni di questi disturbi sono molto gravi e richiedono l’intervento di un esperto, in alcuni casi si tratta di semplici infezioni del tratto urinario che possono essere curate a casa assumendo dei medicinali da banco e/o ricorrendo a degli integratori alimentari a base di sostanze naturali che contribuiscono a difendere e mantenere in salute la zona pelvica.

Cause di disfunzione erettile giovanile

 Anche i più giovani non esenti da problemi di disfunzione erettile solo nei rapporti.

Molti ragazzi alla loro prima esperienza sessuale, pur godendo di buone condizioni di salute generale e riuscendo ad avare un’erezione normale a seguito della stimolazione manuale, non riescono ad avere un’erezione abbastanza rigida per poter conseguire un rapporto sessuale. Questo è legato in genere ad ansia da prestazione e/o mancanza di autostima.

Tuttavia, quando un ragazzo di 20 anni presenta un calo di potenza dovrebbe comunque rivolgersi il prima possibile al medico, non solo perché questo potrebbe essere il sintomo di una malattia più grave, ma anche perché questo potrebbe avere conseguenze di tipo psicologico, quali sfiducia in sé stessi, attacchi di panico e depressione, che a loro volto non fanno che peggiorare la situazione.

Per quanto riguarda infine la disfunzione erettile giovanile, spesso possono concorrere a provocare un’erezione non rigida o troppo breve anche abitudini di vita errate come il consumo di droga, alcool e una dieta troppo ricca di grassi e zuccheri.

Come intervenire in caso di disturbi di erezione improvvisi

I problemi di erezione improvvisi, soprattutto se ripetuti nel tempo, richiedono prima di tutto l’intervento di un medico. Tuttavia molti uomini hanno vergogna di parlare di questo problema col personale sanitario e spesso, quando cercano il supporto di un professionista, l’impotenza è diventata un problema di tipo cronico.

A tal proposito, invece di ignorare la situazione, tutti coloro che hanno difficoltà a mantenere il pene rigido durante il rapporto dovrebbero provare prima a risolvere la situazione adottando alcuni rimedi naturali non invasivi contro l’impotenza quali ad esempio:

  • Adottare una dieta sana;
  • Assumere più alimenti vasodilatori;
  • Fare più esercizio fisico;
  • Smettere di fumare;
  • Ridurre il consumo di bevande alcoliche;
  • Praticare tecniche di rilassamento come la meditazione e lo yoga;
  • Provare con la ginnastica del pavimento pelvico e del pene;
  • Utilizzare una pompa per il pene;
  • Ricorrere a degli integratori alimentari in pillole per erezione, chiamati anche “viagra naturale”.

Quando questo tipo di rimedi contro l’impotenza non funziona sarà opportuno rivolgersi ad un medico il quale provvederà prescrivere la soluzione più opportuna in base alla causa.

Come diagnosticare un deficit penieno in caso di erezione non rigida

La prima volta che si verifica un’erezione non rigida, un uomo può sentirsi spaesato soprattutto se non è mai successo prima. La cosa peggiore da fare, in questi casi, è ignorare il problema e lasciarsi andare a sentimenti di sfiducia in sé stessi e frustrazione.

Sappiamo infatti che lo stress, l’ansia e la depressione riducono la produzione di cortisolo, ormone che a sua volta influisce negativamente sulla sintesi di ossido nitrico, causando una riduzione della vasodilatazione dunque dell’erezione!

Cosa è bene fare in questi casi, soprattutto quando, come abbiamo detto prima, i rimedi della nonna contro l’impotenza non funzionano? Il nostro consiglio non può essere che quello di rivolgersi ad un medico specializzato in urologia e/o andrologia, per sottoporsi ad un iter diagnostico completo.

Questo, dopo aver sottoposto il paziente ad una visita diretta e aver prescritto una serie di esami necessari fra cui esame del sangue, esame delle urine ed ecodoppler del pene, sarà in grado di fare una diagnosi approfondita circa le cause di disfunzione erettile, individuando anche la terapia più adeguata.

Terapie per contrastare l’erezione non rigida

Attualmente, nel caso di diagnosi di disfunzione erettile conclamata, è possibile intervenire con diversi tipi di trattamenti a seconda della causa.

Nel caso di impotenza di tipo fisico e non psicologico le terapie adottate sono in genere le seguenti:

  • Rimedi Naturali (estratti di erbe e piante officinali)
  • Terapia con farmaci orali a base di sostanze dette “inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5” come Viagra e Cialis;
  • Terapia farmacologica iniettiva;
  • Trattamento invasivo chirurgico con inserimento di protesi peniene;
  • Trattamenti alternativi come la terapia ad onde d’urto peniene, l’ozono terapia e quella al plasma ricco di pastrine (prp).

 Invece, nel caso di impotenza di tipo piscologico, il tipo di trattamento consigliato è quello di tipo psicoanalitico.

Terapia con farmaci orali

I farmaci principali attualmente utilizzati per somministrazione orale, chiamati anche “rimedi meccanici” contro l’impotenza, sono Viagra e Cialis, a base rispettivamente di Sildenafil e Tadalafil.

Questi principi attivi inibiscono la sintesi di un enzima (la 5-fosfodiesterasi) che serve a degradare l’ossido nitrico presente nel corpo. Questo permette al pene di ottenere più velocemente l’erezione e/o di mantenerla più a lungo.

Lo svantaggio di questi medicinali è che devono essere somministrati poco prima del rapporto sessuale e gli effetti sono solo momentanei, causando spesso dipendenza. Presentano inoltre numerosi effetti collaterali.

Terapia farmacologica iniettiva

In alternativa ai farmaci orali, è possibile contrastare la mancanza di rigidità del pene assumendo farmaci per via iniettiva. Questo rimedio, a comporta l’autoiniezione di sostanze come prostaglandina e alprostadil direttamente dentro i corpi cavernosi del pene.

Inserimento di protesi peniene

Quando i trattamenti farmacologici non funzionano o sono sconsigliati per motivi di salute, il medico potrebbe decidere di intervenire in modo chirurgico inserendo delle protesi gonfiabili direttamente dentro il pene.

Esistono ovviamente vari tipi di protesi, alcuni simili a dei palloncini che si riempiono a comando attraverso una camera d’aria, , altri dotati di meccanismi idrauloici che permettono il rigonfiamento attraverso la presenza di una valvola inserita nello scroto e un serbatoio che, quando la valvola viene azionata, si riempie di liquido facendo “sollevare” il membro.

Anche questi rimedi di tipo più “invasivo” possono comportare dei problemi, in quanto possono essere mal tollerati dall’organismo umano e risultare scomodi.

 Terapia ad onde d’urto peniene

 La terapia ad onde d’urto peniene si basa sul passaggio, attraverso i tessuti del pene, di onde meccaniche a bassa intensità capaci di innescare processi biologici che portano alla rigenerazione della piena funzionalità dell’organo sessuale.

Di fatto, quanto le onde d’urto attraversano il pene, si producono dei microtraumi che mettono in moto un processo di autoguarigione: il corpo inizia a produrre da solo nuove cellule staminali che servono a riparare e rigenerare i tessuti danneggiati.

Per produrre cellule staminali, c’è bisogno però di un maggior afflusso di sangue, per cui si verifica una ri-vascolarizzazione dell’intera aera, con conseguente miglioramento del microcircolo all’interno dei vasi.

Si tratta, quindi, di un trattamento non invasivo che serve ad aumentare l’afflusso di sangue utile soprattutto per persone che soffrono di erezione debole per motivi vascolari.

Ozono terapia

L’ozono terapia, o ossigeno terapia all’ozono, si basa sull’introduzione nell’organismo di ozono, forma particolare di ossigeno le cui molecole sono formate da 3 atomi di Ossigeno (O3), mentre l’ossigeno comune è formato solo da 2 atomi di Ossigeno (O2).

Il trattamento con ossigeno arricchito è impiegato oggi in numerosi ambito medici non sono perché svolge una potente azione antinfiammatoria e antidolorifica sistemica, ma anche perché capace di riattivare l’apparato cardiovascolare, contribuendo ad incrementare l’afflusso di sangue e ossigeno nelle aree periferiche, come ad esempio quella pelvica.

Per la somministrazione si possono usare varie tecniche, fra qui quella più comune è l’infusione tramite auto- emotrasfusione.  

Prp o plasma ricco di piastrine                     

I trattamenti con Prp o Plasma ricco di piastrine si basano sull’introduzione nel corpo, del proprio plasma arricchito di piastrine. Questo è ottenuto prelevando e centrifugando ad alta velocità il sangue del paziente. Una volta effettuata questa operazione, che serve a separare le componenti corpuscolate (globuli rossi e globuli bianchi), il preparato contenente un contenuto piastrinico più elevato sarà di nuovo iniettato nel sangue della persona sottoposta a terapia attraverso la procedura di auto-emotrasfusione.

Questo trattamento è impiegato oggi in numeri ambiti, fra cui, ad esempio, in traumatologia, per curare strappi muscolari e lesioni ai tendini e alle ossa. L’utilizzo per curare le patologie dell’apparato genitale è motivato dal fatto che il sangue ad alta concentrazione di piastrine infuso direttamente nella zona pelvica sembra in grado di migliorare l’afflusso di sangue entro i corpi cavernosi nei pazienti affetti da impotenza.

Terapia psicologica

Quando la mancata rigidità del pene è motivata da un calo della libido o da mancanza di eccitazione dovuta a fattori psicologici oppure a problemi relazionali o di relazione è possibile intervenire attraverso delle sedute di psicoterapia con uno psicologo o un sessuologo.

Conclusioni

Un’erezione non rigida, soprattutto quando si verifica in modo ripetuto in uomini di qualunque età anagrafica, può essere il principio di una qualche forma di disfunzione erettile legata a fattori fisici oppure psicologici.

In questi casi, è quindi opportuno intervenire subito rivolgendosi ad un medico specializzato in urologia e/o andrologia oppure ricorrendo a dei rimedi naturali non invasivi e privi di effetti collaterali come ad esempio alcuni integratori in pillole contro l’impotenza che contengono solo sostanze bioattive capaci di migliorare il funzionamento dell’organo sessuale maschile.