Disfunzione Erettile Cura Definitiva: È davvero possibile?

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Gli uomini che soffrono di disfunzione erettile vanno spesso alla ricerca di una cura definitiva per il loro problema, ma spesso finiscono con l’affidarsi a rimedi inutili o addirittura pericolosi, che aiutano a risolvere solo alcuni aspetti dell’impotenza.

È il caso, ad esempio, delle comuni pillole per l’erezione  Viagra e Cialis che sono realizzate con un principio attivo di tipo chimico chiamato “inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5” che servono a favorire la vasodilatazione dei vasi sanguigni e intervenendo sulla muscolatura liscia dei corpi cavernosi.

I problemi ai vasi sanguigni sono una causa comune di disfunzione erettile, ma il rapporto non è semplicemente di causa ed effetto. Ci sono anche altri fattori di rischio da considerare: il fumo, l’ipertensione, i problemi di colesterolo e la glicemia alta hanno tutti un impatto sul flusso sanguigno, così come alcuni steroidi e certi antidepressivi.

I farmaci contro l’impotenza, se da una parte possono rimuovere il sintomo principale della disfunzione erettile, ossia la mancanza o il deficit di erezione, dall’altra non sono in grado di intervenire sulle reali cause del problema quanto queste, ad esempio, sono di tipo ormonale oppure psicologico.

Inoltre, anche quando i motivi iniziali di impotenza dipendono da un ridotto afflusso di sangue e da una cattiva circolazione, spesso accade che sopraggiungano anche fattori psicosomatici come ansia da prestazione, perdita di autostima e frustrazione per non riuscire a soddisfare la propria partner.

La cura per la disfunzione erettile, quindi, non consiste quasi mai solo ed esclusivamente nell’uso di farmaci, ma ci compone di un mix di elementi che possono includere:

  • Terapia psicologica;
  • Trattamenti alternativi alle pillole per l’impotenza;
  • Cambiamenti dello stile di vita;
  • Integratori alimentari per la potenza e altri rimedi naturali.
  • Individuazione di altre cause (come disturbi del sistema nervoso centrale)

Andiamo a scoprire insieme quali sono i vari trattamenti contro l’impotenza che è possibile adottare.

Terapia psicologica

Tutti coloro che soffrono di impotenza, sia che questa sia di tipo fisico oppure di tipo psicologico, avrebbero bisogno di essere supportati da uno psicoterapeuta.

L’uomo che non riesce a soddisfare la propria partner perché non può avere l’erezione, o questa dura così poco da poter raggiungere l’orgasmo, non soffre solo un disagio di tipo fisico, ma, soprattutto quando gli episodi sono ripetuti, inizia a provare anche stati emotivi di stress, vergogna e frustrazione così profondi che possono portare, in breve tempo, a soffrire di veri e propri attacchi di ansia e depressione.

Nel caso in cui il problema sia legato ad una crisi all’interno di una relazione come ad esempio la scoperta di un tradimento, potrebbe essere utile seguire un periodo di terapia di coppia con un terapista specializzato per far emergere quali sono le cause più profonde del problema.

Trattamenti alternativi ai farmaci

Oltre ai farmaci inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 come Viagra, Cialis, Levitra e Spedra, che sono gli unici ufficialmente approvati dalla comunità medico scientifica per il trattamento della disfunzione erettile, sono stati introdotti oggi anche dei trattamenti alternativi per curare l’impotenza, che hanno dimostrato di avere sicuramente minori effetti collaterali rispetto ai medicinali che abbiamo appena enunciato. Fra questi troviamo ad esempio:

  • Terapia con cellule staminali;
  • Iniezioni di plasma ricco di piastrine;
  • Terapia ad onde d’urto;
  • Terapia chirurgica.

Terapia con cellule staminali

La terapia con cellule staminali he comporta l’iniezione di cellule staminali direttamente nel pene allo scopo di favorire la rigenerazione dei tessuti e la vasodilatazione. Gli effetti di questo tipo di intervento, per quanto alcuni studi abbiamo dato risultati soddisfacenti, sono ancora incerti.

 Iniezioni di plasma ricco di piastrine

Le iniezioni di plasma del sangue direttamente nel pene ha lo scopo di favorire l’ossigenazione dei vasi penieni e la loro dilatazione. Anche in questo caso non ci sono comunque prove definitive circa l’efficacia.

Terapia ad onde d’urto

 Le onde d’urto non sono altro che delle onde acustiche che si propagano nell’aria generando differenza di pressione. Nel momento in cui le onde vengono a contatto con organi come il pene, sono in grado di trasferire energia e quindi di provocare micro traumi cui consegue una nuova vascolarizzazione dei tessuti colpiti.

Questa terapia sembra quindi in grado di rigenerare il meccanismo che porta all’erezione in tutti quei casi in cui non ci sia stata risposta attraverso l’uso dio farmaci o questa sia stata insufficiente. Tuttavia, nonostante i dati incoraggianti, anche questo metodo non è ancora stato ufficialmente approvato dalla comunità medico scientifica come trattamento definitivo della disfunzione erettile.

Terapia chirurgica

Il chirurgo può, in alcuni casi, intervenire per inserire impianti penieni (protesi) in grado di favorire il rigonfiamento e l’estensione del pene.

Attualmente le protesi peniene più utilizzate sono quelle meccaniche, costituire da due cilindri che si impiantano direttamente nei corpi cavernosi del pene, conferendo al quest’ultimo uno stato di semi rigidità permanente, e quelle idrauliche, dove oltre ai cilindri e presente anche un sistema di gonfiaggio attraverso infiltrazione di liquidi con cui si riesce a riprodurre in modo abbastanza fedele un’erezione di tipo fisiologico.

Comunque, entrambe le protesi donano al pene un aspetto naturale, non sono visibili dalla partner e sono completamente dissimulabili quando si è vestiti.

In altri casi, quando il problema è legato a problemi cardiocircolatori, è possibile intervenire chirurgicamente per impiantare uno stent vascolare nel pene il quale, proprio come uno stent coronarico, facilita la circolazione del sangue dentro l’organo.

Tuttavia, anche questo tipo di approccio terapico contro la disfunzione erettile non è privo di rischi e complicazioni e può comportare problemi di rigetto se le protesi non sono tollerate dal corpo.

Cambiamenti dello stile di vita

Quando si presenta una riduzione delle prestazioni sessuali dovuta a deficit di erezione, la prima cosa da fare è modificare alcune abitudini di vita sbagliate che possono influire anche sulla vita intima. Ecco  quali sono quelle consigliate in genere da medici e andrologi:

  • Ridurre il peso;
  • Smettere di fumare;
  • Eliminare o ridurre l’alcool;
  • Seguire una dieta sana;
  • Fare più sport ed esercizio fisico;
  • Dormire almeno 8 ore a notte;
  • Non assumere sostanze stupefacenti.

Integratori alimentari contro l’impotenza

Uno dei rimedi maggiormente utili ed efficaci per contrastare la disfunzione erettile sono gli integratori alimentari contro l’impotenza, chiamati anche “viagra naturale”. Si tratta infatti di pillole realizzare unicamente con ingredienti di tipo biologico che non presentano controindicazioni ed effetti collaterali.

Questi ritrovati, da usare da soli, oppure in abbinamento ad altri metodi, consentono di aumentare l’eccitazione, innalzare i livelli di testosterone e richiamare un maggior afflusso di sangue dentro i vasi carvernosi del pene, favorendo l’erezione e la libido.

Altri rimedi naturali contro l’impotenza

Alcuni uomini che soffrono di disfunzione erettile sostengono di aver migliorato il loro stato ricorrendo a tecniche di rilassamento come ad esempio il training autogeno o lo yoga.

Altri ancora affermano di aver tratto giovamento dall’agopuntura, tipo di terapia che consiste nel pungere il corpo con degli aghi per riattivare il funzionamento di organi interni, o dall’ozonoterapia, tecnica basata invece sull’introduzione di ossigeno arricchito con ozono nel sangue può contribuire a migliorare la circolazione.

Conclusioni

La disfunzione erettile è un problema che colpisce circa il 12% della popolazione maschile, senza distinzione di appartenenza sociale e professione.

È inoltre uno dei disturbi di salute maschile più trascurati in quanto in genere gli uomini si vergognano a parlarne e, quanto questo accade, è perché si stanno verificando già gravi impatti sulla psiche. Alcuni dati evidenziano, ad esempio, meno della metà dei malati si cura realmente, mentre la maggior parte attende circa 2 anni dal primo sintomo prima di recarsi dal medico per chiedere supporto contro i problemi di potenza.

Quando l’uomo decide di porre rimedio all’impotenza, nel 50% dei casi la soluzione ricercata è di tipo farmacologico. Tuttavia, non sempre questo approccio si rivela vincente, anzi in molti casi non fa che peggiorare la situazione, soprattutto quando le cause di deficit erettile non sono solo di tipo fisico ma anche di tipo psicologico.

Ecco che, quindi, è sempre utile valutare insieme al proprio medico anche l’utilizzo di metodi naturali per il trattamento della disfunzione erettile alternativi che presentano anche il vantaggio di avere scarsi o nulli effetti collaterali (con l’unica eccezione della terapia chirurgica, consigliata sono nei casi più estremi).

A tal proposito, ci sembra utile concludere che la vera e propria cura della disfunzione erettile sembra oggi costituita non da un unico tipo di terapia ma da un mix di terapia che includa:

  • Terapia farmacologica;
  • Trattamenti alternativi come la terapia ad onde d’urto che comporta il passaggio di onde sonore a bassa intensità attraverso il tessuto erettile allo scopo di migliorare flessibilità e dilatazione dei vasi;
  • Terapia psicologica;
  • Modifiche allo stile di vita;
  • Pillole contro erezione in farmacia o “viagra naturale”.