→ Ultimo aggiornamento: 8 Aprile 2025
NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

La Quinta malattia, conosciuta anche come megaloeritema infettivo, è un’infezione virale causata dal parvovirus B19 che colpisce principalmente i bambini in età scolare. Si distingue dalle altre malattie esantematiche per la caratteristica eruzione cutanea che inizia sul viso, conferendogli l’aspetto di “guance schiaffeggiate”, prima di diffondersi al resto del corpo. Il periodo di incubazione varia da 4 a 14 giorni, ma può estendersi fino a 21 giorni, durante il quale il paziente è maggiormente contagioso, anche se non presenta ancora sintomi evidenti.
È importante sapere che i sintomi iniziali sono spesso lievi e possono passare inosservati. Questi includono febbre leggera, mal di testa, malessere generale e, in alcuni casi, sintomi simil-influenzali che durano circa una settimana prima della comparsa dell’esantema. La malattia è generalmente benigna nei bambini, che guariscono spontaneamente dopo 7-10 giorni, ma può risultare più problematica per adulti, donne in gravidanza e persone con particolari condizioni mediche.
Il contagio avviene principalmente attraverso le secrezioni respiratorie e il contatto ravvicinato con persone infette. Ciò che rende la quinta malattia particolarmente insidiosa è che la massima contagiosità si verifica prima della comparsa dell’eruzione cutanea, quando l’infezione non è ancora riconoscibile. Una volta manifestato l’esantema, il rischio di trasmissione diminuisce significativamente, rendendo le misure preventive più complesse da attuare.
Sintomi Iniziali e Riconoscimento della Quinta Malattia

La quinta malattia presenta sintomi caratteristici che si sviluppano gradualmente dopo un periodo di incubazione. Riconoscere tempestivamente i segni iniziali può essere importante per gestire correttamente l’infezione e prendere precauzioni necessarie, specialmente in ambienti scolastici.
Identificazione dei Primissimi Sintomi
I sintomi iniziali della quinta malattia sono spesso lievi e possono essere confusi con un comune raffreddore. Durante questa fase precoce, il paziente può manifestare:
- Febbre lieve o moderata
- Malessere generale
- Mal di testa
- Mal di gola
- Lieve congestione nasale
Questi sintomi prodromici tendono a durare pochi giorni e spesso passano inosservati, specialmente nei bambini. Gli adulti possono avvertire anche dolori articolari che nei casi più severi persistono per settimane.
Eritema Infettivo e Caratteristiche
L’eritema infettivo rappresenta il segno più distintivo della quinta malattia. Compare generalmente dopo la risoluzione dei sintomi iniziali, quando paradossalmente il paziente non è più contagioso. Le caratteristiche principali includono:
- Esantema facciale: arrossamento intenso sulle guance che crea il tipico aspetto a “schiaffo”
- Eruzioni cutanee che si estendono successivamente a braccia, gambe e tronco
- Pattern reticolare o a “pizzo” dell’esantema, particolarmente visibile sugli arti
L’eruzione può durare da 1 a 3 settimane e talvolta è accompagnata da prurito. È importante notare che l’esantema può ricomparire temporaneamente in situazioni di stress, esposizione al sole o sbalzi di temperatura.
Contagiosità e Trasmissione
La quinta malattia si diffonde facilmente, soprattutto negli ambienti scolastici dove i bambini sono a stretto contatto. La conoscenza delle modalità di trasmissione e dei tempi di incubazione è fondamentale per limitare la diffusione del virus.
Modalità di Trasmissione del Parvovirus B19
Il Parvovirus B19, responsabile della quinta malattia, si trasmette principalmente attraverso le secrezioni respiratorie. Il contagio avviene quando una persona suscettibile entra in contatto con le goccioline respiratorie di un soggetto infetto.
La trasmissione è particolarmente efficace tramite:
- Starnuti e tosse di persone infette
- Contatto diretto con secrezioni nasali o salivari
- Oggetti contaminati recentemente dalle secrezioni
È importante notare che il contagio avviene principalmente nella fase iniziale dell’infezione, quando i sintomi non sono ancora evidenti. Paradossalmente, quando compare l’eruzione cutanea tipica, il bambino generalmente non è più contagioso.
Periodo di Incubazione e Contagiosità
Il periodo di incubazione della quinta malattia varia generalmente tra i 4 e i 14 giorni, ma in alcuni casi può estendersi fino a 21 giorni. Durante questo intervallo, il virus si moltiplica nell’organismo prima di causare sintomi evidenti.
La fase di massima contagiosità si verifica prima della comparsa dell’esantema caratteristico sul viso. Questo rappresenta un aspetto problematico per il controllo della diffusione, poiché:
- Il soggetto è contagioso prima di sapere di essere malato
- La trasmissione avviene durante la fase prodromica con sintomi aspecifici
- Quando compare l’eruzione cutanea, il bambino generalmente non è più in grado di trasmettere l’infezione
Le persone con sistema immunitario compromesso potrebbero rimanere contagiose per periodi più lunghi e richiedere precauzioni aggiuntive.
Durata e Fasi Evolutive della Patologia
La quinta malattia segue un decorso tipico con una tempistica prevedibile dal momento dell’infezione fino alla guarigione. La patologia attraversa diverse fasi caratteristiche, ciascuna con manifestazioni cliniche specifiche.
Durata dei Sintomi
La quinta malattia generalmente si risolve spontaneamente nell’arco di 1-3 settimane dal momento della comparsa dei sintomi. Il periodo di incubazione, ovvero il tempo che intercorre tra il contagio e la manifestazione dei primi sintomi, varia da 4 a 14 giorni, ma in alcuni casi può estendersi fino a 21 giorni.
La febbre, quando presente, è solitamente lieve e di breve durata. L’eritema caratteristico sul viso (aspetto a “guance schiaffeggiate”) tende a persistere per 2-4 giorni prima di iniziare a scomparire.
L’eruzione cutanea sul tronco e sugli arti può durare più a lungo, fino a 1-2 settimane, e può presentare un andamento fluttuante, migliorando e peggiorando in risposta a stimoli come stress, esposizione al sole o variazioni di temperatura.
Fasi Evolutive del Parvovirus B19 e Quinta Malattia
Il decorso della quinta malattia si divide in fasi distinte:
Fase prodromica: Caratterizzata da sintomi aspecifici come malessere generale, lieve febbre e sintomi simil-influenzali. Questa fase dura circa 2-3 giorni ed è il periodo di massima contagiosità.
Fase esantematica: Inizia con la comparsa dell’eritema facciale caratteristico, seguito dall’eruzione cutanea su tronco e arti con aspetto reticolare o “a pizzo”. Questa fase dura generalmente 1-2 settimane.
Fase di risoluzione: L’eruzione cutanea gradualmente scompare, anche se può ricomparire temporaneamente in risposta a fattori esterni. In questa fase, la malattia non è più contagiosa.
Nei soggetti con anemia preesistente o deficit immunitari, le manifestazioni possono essere più prolungate e severe, richiedendo talvolta un monitoraggio medico più attento.
Differenze con Altre Malattie Esantematiche
La quinta malattia presenta caratteristiche uniche che la distinguono dalle altre malattie esantematiche comuni nell’infanzia. Comprendere queste differenze è fondamentale per una corretta identificazione e gestione.
Confronto con Rosolia, Scarlattina e Altre Malattie
La quinta malattia si differenzia dalla rosolia principalmente per il tipo di eruzione cutanea. Mentre la rosolia presenta macchie rosate più piccole e diffuse, la quinta malattia mostra un caratteristico eritema a “guance schiaffeggiate” seguito da un’eruzione reticolare sugli arti.
La scarlattina, causata da batteri e non da virus, provoca un’eruzione puntiforme, lingua fragola e desquamazione, assenti nella quinta malattia.
Il morbillo si contraddistingue per febbre alta, tosse, congiuntivite e macchie di Koplik prima dell’eruzione, sintomi non presenti nella quinta malattia.
La varicella è facilmente distinguibile per le sue vescicole caratteristiche, mentre la sesta malattia (esantema subitum) presenta febbre alta per 3-4 giorni che scompare rapidamente quando compare l’eruzione.
Differenze di Sintomi e Complicazioni
La quinta malattia ha una contagiosità minore rispetto alle altre malattie esantematiche. Caratteristicamente, il paziente è contagioso prima della comparsa dell’esantema e non durante la fase eruttiva, contrariamente a morbillo e varicella.
I sintomi iniziali sono spesso lievi: lieve febbre, malessere e rinorrea, mentre altre malattie come morbillo e parotite presentano sintomi prodromici più intensi.
Le complicazioni sono generalmente rare nella quinta malattia, limitandosi ad artralgie negli adulti. Al contrario, il morbillo può causare polmonite, encefalite e otite, mentre la parotite può provocare orchite e problemi pancreatici.
Importante: la quinta malattia rappresenta un rischio significativo solo in gravidanza, potendo causare anemia fetale o, nei casi più gravi, la morte del feto.
Approcci Terapeutici e Gestione dei Sintomi
La gestione della quinta malattia si concentra principalmente sul controllo dei sintomi, poiché non esiste una terapia specifica contro il Parvovirus B19. Il trattamento è principalmente sintomatico e varia in base alla gravità dei sintomi e alle condizioni del paziente.
Terapia Sintomatica e Supporto Medico
Nella maggior parte dei casi, la quinta malattia non richiede trattamenti specifici nei bambini sani. Il riposo è fondamentale per permettere al sistema immunitario di combattere l’infezione. Per ridurre la febbre e alleviare il dolore, possono essere utilizzati antipiretici come il paracetamolo.
È importante mantenere un’adeguata idratazione durante tutto il corso della malattia, specialmente in presenza di febbre. L’applicazione di impacchi freschi può alleviare il prurito causato dall’eruzione cutanea.
Nei casi lievi, il monitoraggio domiciliare è sufficiente. Un consulto medico è raccomandato in presenza di sintomi persistenti o intensi, soprattutto in pazienti con patologie preesistenti.
Uso di Farmaci e Interventi Specifici
Gli antibiotici non sono efficaci contro la quinta malattia, essendo questa di origine virale e non batterica. Non esiste attualmente un antivirale specifico come l’aciclovir che sia efficace contro il Parvovirus B19.
Per i casi più severi, specialmente in pazienti con compromissione del sistema immunitario o con anemia, possono essere necessari trattamenti più specifici. Le immunoglobuline endovena rappresentano un’opzione terapeutica nei casi gravi o in pazienti con sistema immunitario compromesso.
Nelle donne in gravidanza infette, è essenziale un monitoraggio specialistico per valutare potenziali rischi per il feto. In alcuni casi, potrebbero essere necessarie trasfusioni intrauterine se il feto sviluppa anemia severa.
Complicazioni e Condizioni Associate
Sebbene la quinta malattia sia generalmente benigna e si risolva spontaneamente, in alcuni casi possono verificarsi complicazioni che richiedono attenzione medica, soprattutto in persone con particolari condizioni di salute.
Complicazioni Rare ma Possibili
Le complicazioni della quinta malattia sono rare, ma possono manifestarsi in alcuni casi. L’artrite temporanea è una delle complicanze più comuni, soprattutto negli adulti e in particolare nelle donne. Questa può causare dolore e gonfiore alle articolazioni, principalmente a mani, polsi e ginocchia.
In casi molto rari si possono sviluppare:
- Encefalite: un’infiammazione del cervello che può causare mal di testa, confusione e, nei casi gravi, convulsioni
- Polmonite: un’infezione dei polmoni che può provocare difficoltà respiratorie
- Glomerulonefrite acuta: un’infiammazione dei piccoli filtri renali che raramente può verificarsi come complicanza
I pazienti con anemia cronica possono sviluppare una crisi aplastica temporanea, con riduzione della produzione di globuli rossi.
Impatto su Gravidanza e Persone Immunodepresse
Nelle donne in gravidanza, l’infezione da parvovirus B19 merita particolare attenzione. Il rischio maggiore si verifica quando l’infezione avviene nel primo o secondo trimestre di gravidanza.
Il virus può attraversare la placenta e, in circa il 5-10% dei casi, causare:
- Anemia fetale grave
- Idrope fetale (accumulo di liquidi nei tessuti del feto)
- In casi estremi, aborto spontaneo
Le persone con sistema immunitario compromesso, come i pazienti sottoposti a chemioterapia o con HIV/AIDS, possono sviluppare un’infezione persistente. Questo può portare ad anemia cronica e richiedere trattamenti specifici.
I pazienti con condizioni ematologiche come l’anemia falciforme sono particolarmente a rischio di crisi aplastiche, che necessitano di monitoraggio ospedaliero.
Prevenzione e Misure di Controllo
La prevenzione della quinta malattia richiede attenzione particolare soprattutto negli ambienti comunitari. Le misure di controllo sono essenziali per limitare la diffusione del virus, specialmente tra bambini e donne in gravidanza.
Vaccinazione e Strategie Preventive
Attualmente non esiste un vaccino specifico contro il Parvovirus B19, responsabile della quinta malattia. Questa è una differenza importante rispetto ad altre malattie esantematiche infantili come il morbillo, per il quale è disponibile il vaccino anti-morbillo.
Le strategie preventive si concentrano principalmente su misure igieniche di base. Il lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone rappresenta la misura più efficace, specialmente dopo aver toccato il naso o la bocca e prima di mangiare.
È consigliabile:
- Coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce
- Evitare di condividere posate, bicchieri o stoviglie
- Disinfettare regolarmente le superfici comuni
L’immunità acquisita dopo aver contratto la malattia è generalmente permanente. Circa il 60-70% degli adulti presenta anticorpi contro il Parvovirus B19, indicando un’infezione pregressa.
Norme di Riammissione a Scuola e Ambienti di Lavoro
La riammissione a scuola dei bambini con quinta malattia può avvenire senza restrizioni particolari una volta comparsa l’eruzione cutanea. Questo perché la fase di maggiore contagiosità si verifica durante il periodo prodromico, prima della comparsa del caratteristico esantema facciale.
I bambini non sono più contagiosi quando appare l’eruzione cutanea, quindi possono frequentare normalmente la scuola o l’asilo. Questa è una differenza importante rispetto ad altre malattie esantematiche che richiedono periodi di isolamento.
Per le donne in gravidanza, si consiglia:
- Informare il proprio medico dell’esposizione al virus
- Effettuare, se necessario, test sierologici per verificare l’immunità
- Monitorare attentamente la gravidanza in caso di infezione
Negli ambienti di lavoro, soprattutto quelli scolastici o sanitari, è importante informare il personale sulla presenza di casi di quinta malattia.
Consigli per i Genitori e Gestione a Casa
La gestione della quinta malattia a domicilio richiede principalmente trattamenti sintomatici e un attento monitoraggio del bambino. I genitori possono adottare alcune semplici misure per alleviare il disagio e favorire una rapida guarigione.
Controllo del Malessere e della Febbre Alta
La febbre nella quinta malattia è generalmente moderata, ma in alcuni casi può superare i 38,5°C. Per gestire la febbre alta è consigliabile:
- Utilizzare paracetamolo o ibuprofene nelle dosi appropriate per l’età pediatrica, seguendo sempre le indicazioni del pediatra
- Assicurare un’adeguata idratazione offrendo spesso acqua o liquidi
- Vestire il bambino con abiti leggeri e mantenere la temperatura ambientale fresca
- Utilizzare impacchi tiepidi sulla fronte o sotto le ascelle se la febbre è molto alta
La febbricola (temperatura tra 37,1°C e 38°C) spesso non richiede trattamento farmacologico. È importante permettere al bambino di riposare adeguatamente e di seguire una dieta leggera ma nutriente.
Quando Consultare il Pediatra
È necessario contattare immediatamente il pediatra se si osservano:
- Febbre persistente oltre i 39°C che non risponde ai farmaci
- Comparsa di eruzioni cutanee diverse dal classico aspetto “a schiaffo” sulle guance
- Difficoltà respiratorie o dolore toracico
- Irritabilità insolita o sonnolenza eccessiva
- Dolori articolari intensi, particolarmente in bambini più grandi
Per le donne in gravidanza che entrano in contatto con un bambino affetto dalla quinta malattia, è fondamentale consultare tempestivamente il proprio medico. In età pediatrica, la visita medica è raccomandata anche per confermare la diagnosi e monitorare eventuali complicazioni rare.
Prognosi e Recupero
La quinta malattia ha generalmente una prognosi eccellente nella maggior parte dei pazienti, con risoluzione spontanea dei sintomi senza necessità di trattamenti specifici.
Decorso Tipico e Recupero
La quinta malattia, nota anche come “malattia della guancia schiaffeggiata”, si risolve spontaneamente nel giro di 1-3 settimane nella maggior parte dei casi. Non richiede trattamenti particolari poiché il decorso è tipicamente benigno.
L’eruzione cutanea caratteristica sul viso scompare gradualmente, anche se l’eruzione sul corpo può persistere più a lungo e talvolta ricomparire temporaneamente in risposta a stimoli come:
- Esposizione al sole
- Stress fisico
- Bagni caldi
- Attività fisica intensa
Nei bambini, il recupero è solitamente completo e senza complicazioni. Gli adulti potrebbero sperimentare un periodo più lungo di recupero, con dolori articolari che occasionalmente persistono per alcune settimane.
Monitoraggio Post-Infezione e Immunità
Dopo l’infezione da Parvovirus B19, i pazienti sviluppano un’immunità permanente che protegge da future infezioni. Gli anticorbi prodotti in risposta all’infezione rimangono nel corpo a lungo termine.
Il monitoraggio post-infezione è particolarmente importante per:
- Donne in gravidanza: controlli ecografici per monitorare il feto
- Pazienti con anemia emolitica: esami del sangue per verificare i livelli di emoglobina
- Persone immunocompromesse: follow-up medico per valutare la completa risoluzione
I sintomi articolari, più comuni negli adulti, potrebbero richiedere un monitoraggio periodico se persistono oltre le 3 settimane. In casi rari, potrebbe essere indicata una consulenza reumatologica per escludere altre condizioni.

Francesca Romani è una collaboratrice di PoliclinicoNews.it. Esperta in temi legati all’alimentazione, dimagrimento, integratori, detox e bellezza. Scrive da anni per diverse testate giornalistiche online.