→ Ultimo aggiornamento: 9 Aprile 2025
NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce molte persone in tutto il mondo. Si manifesta con placche rosse, a volte squamose, che possono apparire in diverse parti del corpo, inclusa l’area genitale. La psoriasi non è contagiosa, quindi non può essere trasmessa attraverso il contatto con chi ne soffre.
Questa condizione può iniziare in qualsiasi momento della vita, spesso in seguito a fattori scatenanti come stress, traumi cutanei o infezioni. La psoriasi genitale, una forma che interessa il 63% dei pazienti, è spesso sottovalutata e non diagnosticata correttamente, causando disagio fisico e psicologico. Le manifestazioni includono arrossamenti, prurito e talvolta dolore nelle zone intime.
Sebbene la psoriasi sia una patologia cronica che alterna fasi di remissione e riacutizzazione, esistono numerosi trattamenti efficaci per gestirla. Riconoscere i sintomi iniziali è fondamentale per intervenire tempestivamente e migliorare la qualità della vita di chi ne soffre. Ma quali sono i segnali da non sottovalutare e quando è il caso di consultare uno specialista?
Che cos’è la psoriasi
La psoriasi è una malattia cronica infiammatoria della pelle caratterizzata da placche rosse con squame biancastre. Ha origine autoimmune ed è influenzata da fattori genetici e immunitari.
Definizione e Panoramica
La psoriasi è una patologia cutanea infiammatoria cronica non contagiosa che colpisce circa il 2-3% della popolazione. Si manifesta con placche eritematose (arrossate) ben delimitate, ricoperte da squame argentee o biancastre che tendono a staccarsi.
La malattia è causata da un’accelerazione anomala del ricambio cellulare dell’epidermide. Mentre normalmente le cellule cutanee si rinnovano in 28-30 giorni, nella psoriasi questo processo avviene in soli 3-4 giorni, causando l’accumulo di cellule morte in superficie.
Alla base della patologia c’è un’alterazione del sistema immunitario che attacca erroneamente i tessuti cutanei, scatenando l’infiammazione. Questa condizione ha un andamento ciclico con periodi di remissione e riacutizzazione.
Classificazione e Tipi
La psoriasi si manifesta in diverse forme cliniche, ciascuna con caratteristiche peculiari:
- Psoriasi a placche (vulgaris): la forma più comune (80% dei casi), caratterizzata da placche rosse con squame argentee su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e zona lombare.
- Psoriasi guttata: presenta piccole lesioni a forma di goccia, spesso dopo infezioni streptococciche.
- Psoriasi inversa: colpisce le pieghe cutanee (ascelle, inguine, sotto il seno) con lesioni rosse e lucide.
- Psoriasi pustolosa: caratterizzata da pustole sterili su base eritematosa.
- Psoriasi eritrodermica: forma grave che interessa l’intera superficie corporea.
- Psoriasi genitale: colpisce specificamente l’area genitale con sintomi spesso più fastidiosi per la delicatezza della zona interessata.
Cause e Fattori di Rischio
La psoriasi è considerata una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule sane della pelle. Questo provoca un’accelerazione del ricambio cellulare cutaneo, che passa da 30 giorni a soli 3-4 giorni.
Gli studi scientifici indicano che l’origine della psoriasi è multifattoriale. La predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale, infatti circa il 30% dei pazienti ha familiari che soffrono della stessa condizione.
Diversi fattori scatenanti possono innescare la comparsa o il peggioramento della malattia:
- Stress fisico ed emotivo
- Traumi cutanei (fenomeno di Koebner)
- Infezioni (soprattutto streptococciche)
- Farmaci (beta-bloccanti, litio, antimalarici)
- Variazioni ormonali
- Condizioni climatiche (freddo e scarsa umidità)
- Fumo di sigaretta
- Consumo eccessivo di alcol
È importante sottolineare che la psoriasi non è contagiosa. Il contatto fisico con una persona affetta non comporta alcun rischio di trasmissione della malattia.
L’obesità e la sindrome metabolica rappresentano fattori di rischio significativi, così come malattie infiammatorie intestinali. Questi fattori possono aumentare sia la probabilità di sviluppare psoriasi sia la sua gravità.
Psoriasi Genitale
La psoriasi genitale è una manifestazione della psoriasi che colpisce circa il 63% delle persone affette da questa condizione cutanea, ma spesso rimane non diagnosticata per imbarazzo o scarsa conoscenza. Le aree interessate comprendono pene, scroto, vulva e zone circostanti.
Identificazione e Sintomi
La psoriasi genitale si presenta con caratteristiche specifiche rispetto ad altre localizzazioni. Nelle zone genitali, si manifesta con placche rosse a margini ben definiti, generalmente meno squamose rispetto ad altre parti del corpo. Questo avviene perché l’umidità dell’area impedisce la formazione di squame evidenti.
Negli uomini, può interessare il pene e lo scroto, mentre nelle donne colpisce principalmente la vulva e le pieghe inguinali. I sintomi più comuni includono:
- Arrossamento intenso della pelle
- Prurito, talvolta molto fastidioso
- Sensazione di bruciore o dolore
- Pelle tesa e sensibile
- Piccole lesioni che possono creare disagio durante i rapporti sessuali
Le lesioni appaiono solitamente simmetriche e possono peggiorare con lo sfregamento o l’irritazione.
Impatto Psicologico e Gestione
La psoriasi genitale ha un impatto significativo sulla qualità della vita e sul benessere psicologico dei pazienti. Molte persone provano imbarazzo, vergogna e ansia, con conseguenze negative sulla vita intima e relazionale.
È fondamentale rivolgersi a un dermatologo per una diagnosi corretta. Il medico potrà prescrivere trattamenti specifici, generalmente più delicati rispetto a quelli usati in altre aree del corpo. I trattamenti includono:
- Corticosteroidi a bassa potenza, specifici per le zone sensibili
- Inibitori della calcineurina topici
- Emollienti privi di profumo per idratare la pelle
È importante ricordare che la psoriasi non è contagiosa, quindi non può essere trasmessa attraverso il contatto fisico o i rapporti sessuali. Indossare biancheria intima di cotone e abiti larghi può ridurre l’irritazione della pelle.
La Contagiosità della Psoriasi
La psoriasi non è una malattia contagiosa. Questo è un fatto scientifico importante che deve essere chiarito per tutte le persone che convivono con questa condizione cutanea.
Non è possibile contrarre la psoriasi attraverso il contatto fisico con una persona affetta dalla malattia. Non si può trasmettere toccando, abbracciando o baciando qualcuno che presenta placche psoriasiche.
La psoriasi è una patologia infiammatoria della pelle con un carattere cronico-recidivante. Le sue cause sono legate a fattori genetici e a una risposta anomala del sistema immunitario, non a infezioni trasmissibili.
Molte persone con psoriasi affrontano lo stigma sociale causato dalla falsa credenza che la loro condizione possa essere contagiosa. Questo può portare a isolamento e disagio psicologico.
Per chi convive con la psoriasi, può essere utile spiegare ai propri contatti che:
- La malattia ha origine autoimmune e genetica
- Non è causata da batteri o virus trasmissibili
- Il contatto fisico è completamente sicuro
- Le placche visibili non rappresentano un rischio per gli altri
Anche la psoriasi genitale, che colpisce il 63% delle persone con psoriasi, non è in alcun modo contagiosa e non si trasmette attraverso rapporti intimi.
I Primi Segni e Sintomi
La psoriasi si manifesta con segni caratteristici sulla pelle che possono variare da persona a persona. Riconoscere i sintomi iniziali è fondamentale per una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.
Come Riconoscerla
La psoriasi tipicamente si presenta con placche eritematose (arrossate) ben delimitate sulla pelle. Queste placche appaiono rotondeggianti e sono coperte da squame biancastre o argentee che possono staccarsi facilmente. Le aree più comunemente colpite includono:
- Gomiti e ginocchia
- Cuoio capelluto
- Parte bassa della schiena
- Zone genitali
- Pieghe cutanee
Le placche psoriasiche hanno bordi netti che le distinguono dalla pelle sana circostante. La dimensione delle lesioni può variare da pochi millimetri a diversi centimetri. Nelle fasi iniziali, potrebbe manifestarsi solo un lieve arrossamento con sottili squame.
Sintomi Precoci
I primi segnali della psoriasi spesso includono piccole macchie rosse che progressivamente si ingrandiscono e si coprono di squame. Molti pazienti riferiscono prurito, che può variare da lieve a intenso.
Altri sintomi precoci comuni:
- Sensazione di pelle tesa o dolorante nelle zone colpite
- Pelle secca che può creparsi e sanguinare
- Unghie punteggiate o con alterazioni (piccole fossette o solchi)
- Bruciore o fastidio soprattutto nelle pieghe cutanee
Diagnosi e Esami Clinici
La diagnosi della psoriasi inizia generalmente con una visita dermatologica completa. Il medico esamina attentamente la pelle, osservando le caratteristiche delle lesioni e la loro distribuzione sul corpo.
In molti casi, l’aspetto clinico delle placche è sufficiente per fare diagnosi. Le lesioni tipiche della psoriasi sono placche eritematose (rosse) rotondeggianti, ben delimitate e spesso coperte da squame biancastre.
Per la psoriasi genitale, la diagnosi può essere più complessa poiché in questa zona le lesioni tendono ad essere meno desquamanti. Il dermatologo valuterà aree eritematose a margini netti, generalmente secche o con desquamazione modesta.
Esami diagnostici comuni:
- Esame dermatologico completo
- Anamnesi personale e familiare
- Biopsia cutanea (in casi dubbi)
In alcuni casi, il medico può richiedere una piccola biopsia cutanea per confermare la diagnosi o escludere altre patologie simili. Questo esame consiste nel prelievo di un piccolo campione di tessuto che viene analizzato al microscopio.
La diagnosi differenziale è importante per distinguere la psoriasi da altre condizioni cutanee come eczema, dermatite seborroica o micosi. Il dermatologo potrà anche valutare la presenza di artrite psoriasica esaminando le articolazioni.
È fondamentale una diagnosi accurata per impostare il trattamento più adeguato, considerando che la psoriasi è una patologia cronica con fasi di remissione e riacutizzazione.
Trattamento e Guarigione
La psoriasi è una condizione cronica che richiede un approccio terapeutico personalizzato. Le moderne opzioni di trattamento offrono buone possibilità di controllo dei sintomi e miglioramento della qualità della vita.
Opzioni Terapeutiche
I trattamenti per la psoriasi variano in base alla gravità e alla localizzazione delle lesioni. Per forme lievi-moderate, i farmaci topici rappresentano la prima linea di intervento:
- Corticosteroidi per ridurre l’infiammazione
- Analoghi della vitamina D per rallentare la crescita cellulare
- Retinoidi per normalizzare la differenziazione cellulare
- Catrame e antralina per le forme più resistenti
La fototerapia utilizza luce ultravioletta B (UVB) o PUVA (psoraleni + UVA) per casi più estesi.
Per le forme moderate-gravi, i farmaci sistemici come metotrexato, ciclosporina e farmaci biologici risultano efficaci nel controllare l’infiammazione e ridurre la proliferazione cellulare.
La psoriasi genitale richiede trattamenti delicati, spesso con corticosteroidi a bassa potenza e prodotti lenitivi specifici con rame e zinco.
Strategie di Auto-Cura
La gestione quotidiana della psoriasi è fondamentale per il controllo della malattia. L’idratazione costante della pelle con emollienti previene secchezza e screpolature.
I bagni tiepidi con avena colloidale o sali possono alleviare il prurito. Limitare a 15 minuti e applicare idratanti subito dopo.
È importante evitare fattori scatenanti individuali come stress, alcol, tabacco e alcuni farmaci. Indossare abiti in cotone e materiali naturali riduce l’irritazione.
Una dieta equilibrata ricca di acidi grassi omega-3 e povera di alimenti pro-infiammatori può contribuire al benessere generale. L’attività fisica regolare aiuta a gestire lo stress e mantiene un peso sano.
Monitoraggio e Follow-up
Un controllo regolare con il dermatologo è essenziale per valutare l’efficacia del trattamento e apportare eventuali modifiche. La frequenza dipende dalla gravità della malattia.
Durante le visite, il medico valuterà:
- Estensione e gravità delle lesioni
- Risposta ai trattamenti
- Eventuali effetti collaterali dei farmaci
- Impatto sulla qualità della vita
È importante documentare i cambiamenti delle lesioni, possibilmente con fotografie, e segnalare nuovi sintomi o peggioramenti improvvisi.
Alcuni farmaci richiedono analisi periodiche per monitorare funzionalità epatica, renale e parametri ematologici.
Quando Preoccuparsi
La psoriasi richiede attenzione in alcune situazioni specifiche. È importante saper riconoscere i segnali che indicano la necessità di un intervento medico tempestivo o la possibile insorgenza di complicazioni.
Complicanze Possibili
La psoriasi non è solo un disturbo cutaneo, ma può associarsi a diverse complicanze sistemiche. L’artrite psoriasica colpisce circa il 30% delle persone con psoriasi e può causare dolore, rigidità e gonfiore articolare. Se non trattata, può portare a danni permanenti alle articolazioni.
Le persone con psoriasi hanno un rischio aumentato di sviluppare:
- Malattie cardiovascolari
- Sindrome metabolica
- Disturbi infiammatori intestinali
- Depressione e ansia
La psoriasi eritrodermica, una forma grave e diffusa, può compromettere la capacità della pelle di regolare la temperatura corporea e proteggersi dalle infezioni. Questa forma richiede intervento medico immediato.
Quando Consultare il Medico
È necessario rivolgersi al medico quando:
- Le placche psoriasiche diventano dolorose o pruriginose in modo intenso
- Compaiono segni di infezione come aumento del rossore, calore, gonfiore o presenza di pus
- La psoriasi si estende rapidamente o copre ampie aree del corpo
- Compaiono dolori articolari associati alle lesioni cutanee
In caso di psoriasi genitale, consultare immediatamente uno specialista se si verificano bruciore, difficoltà nelle relazioni intime o disagio significativo.
La comparsa di febbre o malessere generale in concomitanza con un peggioramento della psoriasi rappresenta un segnale d’allarme che richiede una valutazione medica urgente.
Rappresentazione Visiva

Le immagini cliniche della psoriasi sono uno strumento fondamentale per la diagnosi e la comprensione di questa condizione cutanea. Attraverso le fotografie, sia i pazienti che i medici possono identificare più facilmente le manifestazioni tipiche della malattia.
Importanza delle Immagini
Le fotografie cliniche della psoriasi aiutano i pazienti a riconoscere i sintomi sul proprio corpo. Questo è particolarmente utile nelle fasi iniziali della malattia, quando le lesioni potrebbero essere confuse con altre condizioni dermatologiche.
Per la psoriasi genitale, le immagini mediche sono cruciali poiché questa forma spesso rimane non diagnosticata, nonostante colpisca il 63% delle persone con psoriasi. Le fotografie possono mostrare come appaiono le placche rossastre nelle aree intime, che spesso sono meno squamose rispetto ad altre parti del corpo.
I dermatologi utilizzano frequentemente atlanti fotografici per la formazione e il confronto clinico. Le immagini mostrano la varietà di presentazioni della psoriasi, dalle piccole chiazze ai casi più estesi.
Interpretazione delle Foto
Nelle foto cliniche della psoriasi, si possono osservare placche ben delimitate, di colore rosso vivo, spesso coperte da squame argentee. Queste immagini aiutano a distinguere la psoriasi da altre condizioni come l’eczema o le micosi.
La documentazione fotografica permette di seguire l’evoluzione della malattia nel tempo. Confrontando immagini scattate in momenti diversi, è possibile valutare l’efficacia dei trattamenti.
Nel caso della psoriasi genitale, le fotografie mostrano tipicamente lesioni rosse lucide, meno squamose rispetto ad altre localizzazioni. Queste aree possono apparire più umide e talvolta fissurate, specialmente nelle pieghe cutanee.
È importante ricordare che la gravità visiva non sempre corrisponde all’impatto sulla qualità della vita del paziente.
Supporto e Risorse Comunitarie
Vivere con la psoriasi può essere difficile, ma nessuno deve affrontare questa condizione da solo. In Italia esistono diverse associazioni che offrono supporto ai pazienti con psoriasi.
L’APIAFCO (Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza) è una delle principali organizzazioni che fornisce informazioni aggiornate e supporto emotivo. Organizzano regolarmente incontri tra pazienti e specialisti.
Anche l’ADIPSO (Associazione per la Difesa degli Psoriasici) svolge un ruolo importante nell’educazione e nel sostegno dei pazienti.
Risorse online utili:
- Forum dedicati alla psoriasi
- Gruppi Facebook di supporto
- App per il monitoraggio dei sintomi
- Siti web di associazioni dermatologiche
I gruppi di auto-aiuto sono particolarmente preziosi. Condividere esperienze con altri pazienti può ridurre il senso di isolamento che spesso accompagna la psoriasi, specialmente nelle forme genitali.
È importante ricordare che la psoriasi non è contagiosa. Questa informazione deve essere diffusa per combattere lo stigma sociale che talvolta circonda la malattia.
Le farmacie spesso organizzano giornate informative sulla psoriasi, offrendo consulenze gratuite con dermatologi. Queste iniziative rappresentano un’opportunità per ottenere informazioni attendibili sulla gestione della condizione.
Il medico di famiglia può indirizzare i pazienti verso le risorse locali più adatte, inclusi centri specializzati nella cura della psoriasi.

Silvio Cocci è caporedattore di PoliclinicoNews.it. Scrive da più di 10 anni su temi legati alla salute e al benessere, con particolare attenzione a selezionare i migliori prodotti per la cura della persona.