→ Ultimo aggiornamento: 7 Aprile 2025
NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

L’ibuprofene è uno dei farmaci più utilizzati al mondo per combattere dolore e infiammazione. Appartiene alla classe dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) ed è ampiamente impiegato per il trattamento di dolori di varia natura, dalla semplice cefalea al mal di denti, fino ai dolori mestruali e articolari. L’ibuprofene agisce bloccando la produzione di prostaglandine, sostanze che causano dolore, infiammazione e febbre nel nostro organismo.
Disponibile sia come farmaco da banco che su prescrizione medica, l’ibuprofene si presenta in diverse formulazioni e dosaggi. Per gli adulti e adolescenti sopra i 12 anni con peso superiore ai 40 kg, il dosaggio comune è di 200-400 mg da assumere 3-4 volte al giorno, sempre seguendo le indicazioni del medico. L’efficacia di questo principio attivo nel controllo della febbre e nella riduzione del dolore lo rende un alleato prezioso nella gestione di numerosi disturbi comuni.
Cos’è l’Ibuprofene

L’ibuprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) derivato dell’acido propionico. Appartiene alla famiglia dei medicinali utilizzati per combattere l’infiammazione e alleviare il dolore.
Questo principio attivo agisce bloccando la produzione delle prostaglandine, molecole responsabili dei processi infiammatori nel corpo. Tale meccanismo d’azione conferisce all’ibuprofene tre proprietà principali: antinfiammatoria, analgesica (contro il dolore) e antipiretica (contro la febbre).
L’ibuprofene viene utilizzato principalmente per il trattamento del dolore di diversa origine e intensità. Può essere impiegato per alleviare dolori articolari, muscolari, mal di testa, mal di denti e dolori mestruali.
La sua composizione chimica permette un rapido assorbimento nell’organismo, garantendo un’azione efficace contro il dolore in tempi relativamente brevi.
Come tutti i FANS, l’ibuprofene richiede attenzione nell’utilizzo. È importante rispettare le dosi consigliate e consultare il medico prima dell’assunzione, specialmente in presenza di altre patologie o terapie farmacologiche in corso.
In commercio si trova in diverse formulazioni:
- Compresse
- Capsule
- Bustine solubili
- Sciroppo
- Gel per uso topico
L’ibuprofene rappresenta uno degli antidolorifici più diffusi e utilizzati, apprezzato per il buon rapporto tra efficacia terapeutica e tollerabilità.
Nomi Commerciali
L’ibuprofene è disponibile in Italia sotto diversi nomi commerciali. Questi prodotti contengono lo stesso principio attivo ma possono differire per dosaggio, formulazione e indicazioni specifiche.
Ecco i principali nomi commerciali dell’ibuprofene disponibili sul mercato italiano:
- Moment
- Nurofen
- Brufen
- Buscofen
- Spididol
- Antalgin
- Cibalgina
- Spidifen
Questi medicinali possono presentarsi in varie formulazioni: compresse, capsule, granulati, sciroppi, gel o soluzioni orali. La scelta della formulazione dipende dalle esigenze del paziente e dalla via di somministrazione prescritta.
Ogni prodotto ha un proprio codice AIC (Autorizzazione all’Immissione in Commercio), che rappresenta il marcatore di identificazione univoco assegnato dall’AIFA per quel specifico farmaco.
È importante notare che, nonostante i diversi nomi commerciali, il principio attivo rimane lo stesso. La scelta tra uno o l’altro dovrebbe essere guidata dal medico in base alle esigenze specifiche del paziente.
Scheda Tecnica
L’ibuprofene è un farmaco appartenente alla classe dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) con proprietà analgesiche, antipiretiche e antinfiammatorie.
Composizione: Il principio attivo è l’ibuprofene. Le formulazioni in commercio possono contenere eccipienti diversi, incluse versioni senza zucchero per la sospensione orale, adatte a pazienti diabetici.
Dosaggio per adulti e adolescenti (peso ≥40 kg, età ≥12 anni):
- Compresse da 400 mg: 1 compressa ogni 6-8 ore secondo necessità
- Dose massima giornaliera: 1200 mg (3 compresse da 400 mg)
Posologia comune:
Formulazione | Dosaggio tipico | Frequenza |
---|---|---|
Compresse 200 mg | 1-2 compresse | Ogni 4-6 ore |
Compresse 400 mg | 1 compressa | Ogni 6-8 ore |
Sospensione orale | Secondo peso ed età | Ogni 6-8 ore |
La sospensione orale è particolarmente indicata per bambini e persone con difficoltà a deglutire le compresse.
Il farmaco va assunto preferibilmente dopo i pasti per ridurre l’irritazione gastrica. Si raccomanda di non superare le dosi consigliate e di consultare il medico per trattamenti superiori a 3 giorni.
In caso di effetti indesiderati, il trattamento deve essere interrotto e consultato il medico curante.
Utilizzi Terapeutici
L’ibuprofene è un farmaco versatile con diverse applicazioni terapeutiche grazie alle sue proprietà antipiretiche, analgesiche e antinfiammatorie. Questo principio attivo viene impiegato per il trattamento di numerose condizioni, dalla febbre ai dolori di diversa origine ed intensità.
Antipiretico
L’ibuprofene è efficace nel ridurre la febbre attraverso l’inibizione della sintesi delle prostaglandine a livello ipotalamico. Viene comunemente utilizzato per abbassare la temperatura corporea in caso di febbre associata a raffreddore comune, influenza e altre infezioni.
Il farmaco inizia a mostrare effetti antipiretici dopo circa 30-60 minuti dall’assunzione. La sua azione permette di ripristinare una temperatura corporea normale senza compromettere i naturali meccanismi di difesa dell’organismo.
È particolarmente utile quando la febbre causa disagio significativo al paziente o quando si raggiungono temperature elevate che potrebbero risultare rischiose.
Analgesico
Come analgesico, l’ibuprofene è indicato per il trattamento di dolori di varia origine e intensità da lieve a moderata. È efficace per alleviare mal di testa, emicranie, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari e dolori mestruali (dismenorrea).
Nella pratica odontoiatrica viene spesso raccomandato per i dolori post-estrazione. Il farmaco risulta particolarmente utile anche nella traumatologia accidentale e sportiva per gestire il dolore associato a contusioni e distorsioni.
L’effetto analgesico si manifesta grazie alla capacità dell’ibuprofene di bloccare la produzione di mediatori del dolore a livello periferico e centrale. Solitamente l’effetto si avverte entro 30 minuti dall’assunzione.
Antinfiammatorio
L’attività antinfiammatoria dell’ibuprofene deriva dalla sua capacità di inibire la trasformazione dell’acido arachidonico in prostaglandine, mediatori dell’infiammazione. Questa proprietà lo rende utile nel trattamento di varie condizioni infiammatorie.
Viene prescritto per patologie come l’osteoartrite, l’artrite reumatoide e altri disturbi muscoloscheletrici come tendiniti e borsiti. L’ibuprofene riduce efficacemente il gonfiore, l’arrossamento e il dolore associati all’infiammazione.
Nei trattamenti a lungo termine, come nel caso delle malattie reumatiche, è necessario un monitoraggio medico per valutare l’efficacia e prevenire possibili effetti collaterali.
Per Bambini e Adulti
L’ibuprofene è indicato sia per adulti che per bambini, con formulazioni e dosaggi specifici in base all’età. Per i bambini sopra i 3 mesi è disponibile in formulazioni pediatriche come sciroppi o sospensioni orali.
Nei bambini viene principalmente utilizzato come antipiretico e per dolori lievi o moderati. È importante rispettare scrupolosamente il dosaggio in base al peso corporeo e all’età del bambino.
Negli adulti e anziani l’ibuprofene è ampiamente impiegato, ma nei pazienti anziani è consigliabile iniziare con dosaggi ridotti. I pazienti con patologie croniche come ipertensione, diabete o problemi renali devono consultare il medico prima dell’uso.
Le donne in gravidanza dovrebbero evitare l’assunzione di ibuprofene, specialmente nel terzo trimestre, a causa dei potenziali rischi per il feto.
Dosaggio
Il dosaggio dell’ibuprofene varia in base all’età del paziente, al peso corporeo e alla condizione trattata. La corretta posologia è fondamentale per ottenere l’effetto terapeutico desiderato minimizzando i rischi di effetti collaterali.
Dosaggio per Adulti
Per gli adulti, il dosaggio standard di ibuprofene varia in funzione della gravità dei sintomi e della patologia da trattare. La dose raccomandata è generalmente compresa tra 200 mg e 600 mg, da assumere ogni 6-8 ore secondo necessità.
Per il trattamento del dolore di intensità moderata, si consiglia una dose di 400 mg, ripetibile ogni 6-8 ore. Non superare i 1200 mg nelle 24 ore quando utilizzato come antipiretico.
Per condizioni reumatiche e infiammazioni più severe, il medico può prescrivere fino a 600 mg per dose. In questi casi, la dose massima giornaliera non deve superare i 1800 mg, suddivisi in 2-3 somministrazioni.
Dose massima giornaliera per adulti:
- Dolore lieve/moderato: 1200 mg
- Condizioni reumatiche: 1800 mg
Dosaggio per Bambini
Per i bambini, il dosaggio dell’ibuprofene si calcola principalmente in base al peso corporeo. La dose raccomandata è di 5-10 mg per kg di peso corporeo, da somministrare ogni 6-8 ore secondo necessità.
Nei bambini con febbre e dolori associati a raffreddore, si utilizza generalmente una dose di 5 mg/kg quando la temperatura è inferiore a 39°C, e 10 mg/kg per temperature più elevate.
Tabella dosaggio pediatrico:
Peso del bambino | Dose per somministrazione |
---|---|
5-10 kg | 50-100 mg |
11-20 kg | 100-200 mg |
21-30 kg | 200-300 mg |
Non somministrare l’ibuprofene ai bambini di età inferiore ai 3 mesi senza precisa indicazione medica. Per bambini e adolescenti con più di 12 anni, si può iniziare con dosaggi simili agli adulti, sempre sotto supervisione medica.
Avvertenze e Precauzioni
L’ibuprofene richiede particolare attenzione durante l’utilizzo poiché può causare effetti indesiderati significativi e presenta diverse controindicazioni che è importante conoscere prima dell’assunzione.
Controindicazioni
L’ibuprofene è controindicato in persone con ipersensibilità al principio attivo o ad altri FANS. Non deve essere assunto da pazienti con storia di emorragia o perforazione gastrointestinale, ulcera peptica attiva o recidivante.
È controindicato nell’ultimo trimestre di gravidanza per il rischio di complicazioni fetali. I pazienti con grave insufficienza cardiaca, epatica o renale devono evitarne l’uso.
L’ibuprofene non va utilizzato in caso di sanguinamento cerebrovascolare o di altre forme di sanguinamento attivo. È inoltre controindicato nei soggetti con disturbi della coagulazione o in terapia anticoagulante.
Effetti Collaterali e Indesiderati
Gli effetti indesiderati più comuni dell’ibuprofene riguardano l’apparato gastrointestinale: nausea, vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale e, in casi più gravi, ulcerazioni o sanguinamenti.
L’ibuprofene può causare capogiri e sonnolenza, alterando la capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari. È necessaria quindi particolare cautela durante queste attività.
Possono verificarsi ritenzione idrica con edema, soprattutto nei pazienti con ipertensione o insufficienza cardiaca.
L’uso prolungato aumenta il rischio di eventi cardiovascolari come infarto o ictus, particolarmente a dosaggi elevati.
I problemi renali, come riduzione della funzionalità renale e nefrite interstiziale, possono manifestarsi specialmente con l’uso cronico.
Reazioni di Ipersensibilità e Allergie
Le reazioni allergiche all’ibuprofene possono manifestarsi con sintomi cutanei come prurito, orticaria, eritema e rash. In soggetti predisposti possono comparire anche reazioni più gravi come dermatite esfoliativa o sindrome di Stevens-Johnson.
I pazienti asmatici o con storia di asma bronchiale possono sviluppare broncospasmo dopo l’assunzione del farmaco. Questo rischio è maggiore nei soggetti con allergia all’acido acetilsalicilico.
In rari casi si possono verificare reazioni anafilattiche potenzialmente fatali, caratterizzate da gonfiore del viso, della lingua e della gola con difficoltà respiratorie.
È importante interrompere immediatamente il trattamento e consultare un medico al primo segno di reazione allergica.
Interazioni con altri Farmaci
L’ibuprofene può interagire con numerosi farmaci, riducendone l’efficacia o aumentandone la tossicità. Con gli anticoagulanti come warfarin aumenta il rischio di sanguinamento.
L’uso concomitante con altri FANS, inclusa l’aspirina, incrementa il rischio di effetti collaterali gastrointestinali.
Con i diuretici, gli ACE-inibitori e gli antagonisti dell’angiotensina II può ridurre l’effetto antipertensivo e aumentare il rischio di danno renale.
Il metotrexato, il litio e la digossina possono raggiungere livelli tossici quando associati all’ibuprofene.
I corticosteroidi aumentano il rischio di ulcerazione gastrointestinale, mentre gli antidepressivi SSRI possono incrementare il rischio di sanguinamento.
Condizioni Particolari
In gravidanza, l’ibuprofene può essere usato solo nel primo e secondo trimestre se strettamente necessario. È assolutamente controindicato nel terzo trimestre.
Durante l’allattamento l’ibuprofene passa nel latte materno in quantità minime. L’uso a breve termine e a dosi moderate è generalmente considerato sicuro.
I pazienti anziani presentano un rischio maggiore di effetti avversi, specialmente gastrointestinali, renali e cardiovascolari. Si raccomanda di utilizzare la dose minima efficace per il periodo più breve possibile.
Nei soggetti con lupus eritematoso sistemico o malattie del tessuto connettivo, l’ibuprofene può aumentare il rischio di meningite asettica.
In caso di disfunzione epatica, il farmaco deve essere usato con cautela poiché può causare un peggioramento della condizione.
Consigli per l’Uso
L’ibuprofene deve essere assunto preferibilmente a stomaco pieno, durante o dopo i pasti, per ridurre il rischio di irritazione gastrica. Si consiglia di bere un bicchiere d’acqua completo durante l’assunzione.
La somministrazione deve seguire le indicazioni del medico o del foglietto illustrativo. In genere, per adulti e ragazzi sopra i 12 anni, il dosaggio standard è di 1-2 compresse da 200 mg, 2-3 volte al giorno, oppure 1 compressa da 400 mg, 2-3 volte al giorno.
Non superare mai la dose massima giornaliera raccomandata, che è generalmente di 1200 mg per le formulazioni da banco e 1800 mg per quelle con prescrizione.
Il farmaco va utilizzato per il minor tempo possibile, solo fino alla scomparsa dei sintomi. Un uso prolungato oltre 3-5 giorni senza consulto medico è sconsigliato.
È importante non assumere l’ibuprofene insieme ad altri FANS per evitare effetti collaterali cumulativi. Consultare il medico se si stanno già assumendo altri farmaci.
Gli anziani, le persone con problemi gastrici, renali o cardiaci dovrebbero usare cautela e consultare il medico prima dell’assunzione.
In caso di febbre alta (oltre 38,5°C) che persiste per più di tre giorni o dolore che non migliora dopo 5 giorni di trattamento, è necessario consultare un medico.
Conservare il farmaco in un luogo asciutto a temperatura ambiente, lontano dalla portata dei bambini.
Informazioni Aggiuntive
L’ibuprofene presenta alcune particolarità rispetto ad altri farmaci antinfiammatori e richiede attenzioni specifiche per un utilizzo corretto e sicuro. La conoscenza di queste informazioni può aiutare a massimizzare i benefici del trattamento riducendo i potenziali rischi.
Differenze con Altri FANS
L’ibuprofene appartiene alla famiglia dei FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), ma si distingue per alcune caratteristiche specifiche rispetto ad altri farmaci della stessa categoria.
A differenza dell’acido acetilsalicilico (aspirina), l’ibuprofene presenta un rischio inferiore di sanguinamento gastrico e può essere utilizzato nei bambini con febbre, mentre l’aspirina è controindicata nei giovani pazienti per il rischio di sindrome di Reye.
Rispetto ai corticosteroidi, l’ibuprofene ha un’azione antinfiammatoria più lieve ma con meno effetti collaterali sistemici. Non causa dipendenza né atrofia tissutale con l’uso prolungato.
Il profilo di sicurezza cardiovascolare dell’ibuprofene è generalmente considerato migliore rispetto ad altri FANS come il diclofenac, soprattutto a dosaggi bassi.
Gestione del Dolore Cronico
Nell’osteoartrite e nell’artrite reumatoide, l’ibuprofene può essere utilizzato come parte di un approccio terapeutico multimodale. La dose va stabilita dal medico in base alla gravità dei sintomi.
Per il dolore cronico, è preferibile assumere l’ibuprofene a cicli, alternando periodi di trattamento a periodi di sospensione per ridurre il rischio di effetti collaterali.
Nei casi di gotta, l’ibuprofene può alleviare l’infiammazione e il dolore acuto, ma non sostituisce i farmaci specifici che riducono i livelli di acido urico.
È importante monitorare la funzionalità renale ed epatica durante trattamenti prolungati, specialmente negli anziani. I controlli periodici possono prevenire complicazioni.
Uso in Pediatria
L’ibuprofene è approvato per l’uso nei bambini di età superiore ai 3 mesi con peso corporeo minimo di 5-6 kg. La formulazione pediatrica (sciroppo o gocce) facilita la somministrazione.
Il dosaggio nei bambini si basa sul peso corporeo: generalmente 5-10 mg per kg di peso, fino a 3-4 volte al giorno. È fondamentale non superare la dose massima giornaliera.
Per febbre e raffreddore nei bambini, l’ibuprofene può essere alternato con il paracetamolo quando necessario, rispettando un intervallo di almeno 4-6 ore tra le somministrazioni.
Nei bambini disidratati o con problemi renali, l’ibuprofene deve essere usato con estrema cautela o evitato del tutto. È sempre consigliabile consultare il pediatra prima della somministrazione.
Istruzioni per la Conservazione
I farmaci contenenti ibuprofene devono essere conservati a temperatura ambiente, preferibilmente tra 15 e 25°C, in un luogo asciutto e al riparo dalla luce diretta.
Tenere sempre il medicinale nella confezione originale fino al momento dell’utilizzo. La data di scadenza è riportata sulla confezione e non va ignorata, anche se il prodotto appare intatto.
Per le sospensioni orali (sciroppi), dopo l’apertura il prodotto ha una validità limitata, generalmente 6 mesi. Annotare la data di apertura sul flacone può essere utile.
È essenziale tenere l’ibuprofene, come tutti i farmaci, fuori dalla portata dei bambini. Le compresse effervescenti vanno conservate in contenitori ben chiusi per proteggerle dall’umidità.
Domande Frequenti
L’ibuprofene è un farmaco comune che viene utilizzato per vari scopi terapeutici. Ecco le risposte alle domande più comuni su questo medicinale, i suoi usi e i dosaggi corretti.
Quali sono le indicazioni terapeutiche principali dell’Ibuprofene?
L’ibuprofene viene principalmente utilizzato per il trattamento del dolore di lieve o moderata intensità. È efficace contro mal di testa, mal di denti, dolori muscolari e nevralgie.
È indicato anche per il trattamento dei dolori mestruali (dismenorrea) grazie alla sua capacità di ridurre le contrazioni uterine.
Nel caso di osteoartriti e altre condizioni infiammatorie articolari, l’ibuprofene aiuta a ridurre il dolore e migliorare la mobilità. Viene anche usato per abbassare la febbre associata a raffreddore comune e influenza.
Quali sono le differenze tra le varie dosi di Ibuprofene, come 400 mg e 600 mg?
La dose da 400 mg è generalmente considerata standard per adulti e adolescenti sopra i 12 anni. Questa concentrazione è adatta per il trattamento di dolori lievi e moderati.
La dose da 600 mg è prescritta quando è necessaria un’azione antinfiammatoria più potente. È indicata per condizioni dolorose più intense o stati infiammatori più severi.
Il dosaggio da 400 mg può essere assunto fino a 3-4 volte al giorno secondo prescrizione medica. Le formulazioni a dosaggio maggiore richiedono generalmente un minor numero di somministrazioni giornaliere.
Come si calcola il dosaggio di Ibuprofene per kg di peso corporeo?
Per gli adulti, il dosaggio standard non viene generalmente calcolato in base al peso corporeo. Le dosi fisse di 200-400 mg sono considerate appropriate per la maggior parte degli adulti.
Per i bambini e gli adolescenti sotto i 40 kg di peso, il dosaggio raccomandato è di 5-10 mg per kg di peso corporeo per dose. Questo può essere ripetuto 3-4 volte al giorno, senza superare i 30 mg/kg al giorno.
È importante consultare sempre il medico per il dosaggio corretto nei bambini. La somministrazione deve avvenire sotto supervisione medica, specialmente per i bambini più piccoli.
In quali circostanze è raccomandato l’uso di Ibuprofene come antinfiammatorio?
L’ibuprofene è raccomandato per condizioni infiammatorie acute come tendiniti, borsiti e traumi sportivi. In questi casi, riduce il gonfiore e migliora la mobilità.
Nelle patologie articolari croniche come l’osteoartrite, l’ibuprofene aiuta a controllare l’infiammazione e il dolore associato. È utile anche per le infiammazioni dei tessuti molli.
In caso di febbre accompagnata da infiammazione, l’ibuprofene agisce sia come antipiretico che come antinfiammatorio. Non è consigliato l’uso prolungato senza supervisione medica.
Quali sono i nomi commerciali più comuni sotto cui è venduto l’Ibuprofene?
In Italia, l’ibuprofene è commercializzato sotto diversi nomi commerciali come Moment, Brufen e Nurofen. Questi sono disponibili in varie formulazioni come compresse, capsule e sospensioni orali.
Altri nomi commerciali includono Spididol, Momentact e Buscofen. Esistono anche formulazioni topiche come gel o creme per uso locale.
Molti di questi prodotti sono disponibili come farmaci da banco (OTC), mentre le formulazioni a dosaggio più elevato richiedono la prescrizione medica.
Quali effetti collaterali possono manifestarsi con l’assunzione di Ibuprofene e come gestirli?
Gli effetti collaterali più comuni dell’ibuprofene includono disturbi gastrointestinali come nausea, bruciore di stomaco e dolore addominale. È consigliabile assumere il farmaco durante i pasti per ridurre questi disturbi.
In alcuni soggetti possono verificarsi reazioni allergiche, mal di testa o vertigini. Se questi sintomi persistono o peggiorano, è necessario consultare immediatamente un medico.
L’uso prolungato può aumentare il rischio di problemi cardiovascolari e renali. I pazienti con patologie preesistenti come ulcera peptica, insufficienza renale o cardiaca dovrebbero consultare il medico prima dell’assunzione.