→ Ultimo aggiornamento: 9 Aprile 2025
NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

L’endometriosi è un’infiammazione cronica che colpisce gli organi genitali femminili, caratterizzata dalla presenza anomala di tessuto endometriale al di fuori dell’utero. Questa condizione interessa numerose donne in età fertile e può manifestarsi con sintomi che spesso vengono sottovalutati o confusi con altri disturbi.
Il sintomo principale dell’endometriosi è il dolore pelvico, particolarmente intenso durante il ciclo mestruale (dismenorrea), ma può presentarsi anche durante i rapporti sessuali (dispareunia) o come dolore cronico nella zona pelvica. Queste manifestazioni possono variare notevolmente da donna a donna, rendendo talvolta difficile la diagnosi.
La salute generale delle donne affette da endometriosi può essere compromessa, con ripercussioni significative sulla qualità della vita. Oltre al dolore, questa patologia può causare problemi di fertilità e stanchezza cronica, influenzando le attività quotidiane e il benessere psicologico.
Conoscere i segnali d’allarme e i possibili trattamenti rappresenta il primo passo per affrontare efficacemente questa condizione.
Che cos’è l’Endometriosi

L’endometriosi è una condizione infiammatoria cronica benigna che colpisce gli organi genitali femminili e il peritoneo pelvico. Si verifica quando il tessuto simile all’endometrio (il rivestimento interno dell’utero) cresce al di fuori della cavità uterina.
Questo tessuto anomalo può svilupparsi su ovaie, tube di Falloppio, peritoneo pelvico e, in alcuni casi, su intestino, vescica o altri organi addominali. Nonostante si trovi al di fuori dell’utero, questo tessuto reagisce agli ormoni del ciclo mestruale come farebbe l’endometrio normale.
Durante ogni ciclo mestruale, il tessuto endometriosico si ispessisce, si sfalda e sanguina. Poiché questo sangue non ha modo di fuoriuscire dal corpo, può causare infiammazione, cicatrici e aderenze tra gli organi.
L’endometriosi può manifestarsi con diversi livelli di gravità, classificati in quattro stadi:
- Stadio I: Minimo
- Stadio II: Lieve
- Stadio III: Moderato
- Stadio IV: Grave
Questa patologia colpisce circa il 10-15% delle donne in età riproduttiva e rappresenta una delle principali cause di infertilità femminile. Infatti, circa il 30-40% delle donne con endometriosi ha difficoltà a concepire.
La causa esatta dell’endometriosi non è completamente nota, ma esistono diverse teorie, tra cui il reflusso mestruale, fattori genetici e alterazioni del sistema immunitario.
I Sintomi Principali dell’Endometriosi
L’endometriosi si manifesta attraverso una serie di sintomi che possono variare notevolmente da donna a donna, con intensità diverse che non sempre corrispondono all’estensione della malattia. Il dolore, in varie forme e localizzazioni, rappresenta il segnale più comune e significativo di questa condizione.
Dolori Mestruali e Sovrappelvici
Il sintomo più caratteristico dell’endometriosi è la dismenorrea, ovvero un dolore mestruale intenso che non risponde agli antidolorifici comuni. A differenza dei normali crampi mestruali, questo dolore tende ad aumentare progressivamente nel tempo.
Il dolore può manifestarsi anche nella regione pelvica inferiore, nella parte bassa della schiena e nelle gambe. In molti casi, questi dolori compaiono già giorni prima dell’inizio delle mestruazioni e possono persistere per tutto il ciclo.
Alcune donne descrivono la sensazione come “pugnalate” o “bruciore intenso” nella zona pelvica. È importante distinguere questi dolori dai normali crampi mestruali per una diagnosi tempestiva.
Dolore Durante i Rapporti Sessuali
La dispareunia, ossia il dolore durante i rapporti sessuali, è un altro sintomo significativo dell’endometriosi. Questo dolore può verificarsi durante o dopo il rapporto e può persistere per ore o giorni.
Il dolore è spesso descritto come profondo e può essere localizzato in specifiche posizioni, in base alla sede delle lesioni endometriosiche. In particolare, se l’endometriosi colpisce i legamenti uterosacrali o il setto rettovaginale, il dolore può essere più intenso.
Questo sintomo può avere un impatto significativo sulla qualità della vita di coppia e sul benessere psicologico della donna. La comprensione di questo sintomo è fondamentale per una corretta diagnosi.
Alterazioni del Ciclo Mestruale
Le donne con endometriosi possono sperimentare cicli mestruali irregolari, con flusso abbondante (menorragia) o sanguinamenti tra un ciclo e l’altro (metrorragia). In alcuni casi, si può verificare un accorciamento del ciclo mestruale.
I sanguinamenti anomali possono essere accompagnati da coaguli di sangue più grandi del normale. Anche se non tutte le donne con endometriosi presentano alterazioni del ciclo, quando presenti, questi sintomi dovrebbero essere discussi con uno specialista.
È importante monitorare la durata e l’intensità delle mestruazioni, poiché cambiamenti significativi potrebbero indicare la progressione della malattia.
Impatto sulla Fertilità
Circa il 30-40% delle donne con endometriosi può riscontrare difficoltà nel concepimento. La malattia può interferire con la fertilità in diversi modi, causando alterazioni anatomiche negli organi riproduttivi o creando un ambiente infiammatorio non favorevole.
L’endometriosi può compromettere la qualità degli ovociti, alterare la funzionalità delle tube di Falloppio o creare aderenze che impediscono il normale incontro tra ovulo e spermatozoo. Anche in casi di endometriosi lieve, l’infiammazione cronica può interferire con l’impianto dell’embrione.
È importante sottolineare che molte donne con endometriosi riescono comunque a concepire naturalmente o con l’aiuto di tecniche di procreazione assistita.
Sintomi Intestinali e Urinari
Quando l’endometriosi coinvolge l’intestino o il tratto urinario, possono manifestarsi sintomi specifici come dolore durante la defecazione, alterazioni dell’alvo con stipsi o diarrea, meteorismo e sintomi simili alla sindrome dell’intestino irritabile.
I sintomi urinari possono includere minzione dolorosa, sensazione di urgenza o frequenza urinaria, soprattutto durante il ciclo mestruale. Alcuni disturbi gastrointestinali come gonfiore addominale e gastrite possono essere correlati all’infiammazione diffusa.
È importante distinguere questi sintomi da quelli di altre patologie come malattie renali o disturbi intestinali cronici. La ciclicità dei sintomi, che spesso peggiorano durante le mestruazioni, è un indizio importante per la diagnosi differenziale.
Quando Preoccuparsi
Riconoscere il momento giusto per consultare un medico è fondamentale per gestire efficacemente l’endometriosi. Alcuni sintomi richiedono attenzione immediata mentre altri possono essere monitorati nel tempo.
Sintomi Severi e Persistenti
Il dolore è spesso il primo segnale che qualcosa non va. È importante rivolgersi a un medico quando:
- I dolori mestruali diventano invalidanti e non rispondono ai normali antidolorifici
- Si avverte dolore pelvico cronico che persiste per più di 6 mesi
- Compaiono dolori durante i rapporti sessuali (dispareunia) con intensità crescente
- Si manifestano dolori durante la minzione o la defecazione, specialmente durante il ciclo
La presenza di nausea e vomito intensi durante le mestruazioni, soprattutto se accompagnati da significativa perdita di peso, rappresenta un segnale d’allarme. Quando questi sintomi influenzano la qualità della vita quotidiana, è il momento di consultare uno specialista.
Complicazioni del Sistema Riproduttivo
L’endometriosi può influire sulla fertilità e causare altre complicazioni riproduttive che richiedono attenzione medica:
- Difficoltà a concepire dopo un anno di tentativi regolari
- Sanguinamenti anomali al di fuori del ciclo mestruale
- Irregolarità mestruali persistenti
- Masse o cisti ovariche rilevate durante controlli di routine
In alcune donne, l’endometriosi può causare alterazioni significative del ciclo mestruale o provocare la formazione di cisti endometriosiche (endometriomi). Questi sintomi non dovrebbero essere ignorati poiché potrebbero indicare una progressione della malattia.
Segnali di Altre Patologie Simili
Alcuni sintomi dell’endometriosi possono sovrapporsi a quelli di altre condizioni, rendendo importante una valutazione medica per una diagnosi corretta:
- Presenza di sangue nelle feci o cambiamenti persistenti nelle abitudini intestinali
- Dolore addominale acuto che compare improvvisamente
- Febbre associata a dolore pelvico
- Sintomi urinari persistenti come minzione dolorosa o frequente
È fondamentale non confondere l’endometriosi con condizioni come la sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie intestinali o infezioni pelviche. In caso di feci anomale, specialmente con tracce di sangue, è necessaria una valutazione immediata per escludere altre patologie.
Diagnosi dell’Endometriosi
La diagnosi dell’endometriosi rappresenta spesso un percorso complesso che richiede tempo e diversi approcci diagnostici. Il ritardo nella diagnosi è comune, con un tempo medio di 7-10 anni dai primi sintomi alla conferma definitiva.
Esame Clinico
L’iter diagnostico inizia con un’accurata anamnesi durante la visita ginecologica. Il medico raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi, in particolare sul dolore pelvico, dismenorrea (dolore mestruale) e dispareunia (dolore durante i rapporti). L’intensità e la ciclicità del dolore forniscono indizi importanti.
Durante la visita ginecologica, il medico può rilevare:
- Noduli palpabili nel setto retto-vaginale
- Dolore alla mobilizzazione dell’utero
- Ovaie ingrossate (possibile presenza di endometriomi)
- Aderenze pelviche
La valutazione clinica, sebbene essenziale, non è sufficiente per una diagnosi definitiva, ma orienta verso ulteriori indagini strumentali.
Tecniche di Imaging
L’ecografia transvaginale rappresenta il primo esame strumentale, non invasivo ed economico. È particolarmente efficace nell’individuare endometriomi ovarici (cisti di endometriosi) e lesioni profonde.
Altri esami di imaging includono:
- Risonanza magnetica (RM): offre immagini dettagliate dei tessuti molli, particolarmente utile per identificare lesioni profonde e valutare il coinvolgimento di organi come intestino e vescica.
- Ecografia transrettale: complementare alla transvaginale, utile per valutare il coinvolgimento intestinale.
Questi esami hanno sensibilità variabile in base alla localizzazione delle lesioni e all’esperienza dell’operatore. Nessuna tecnica di imaging può escludere completamente la presenza di endometriosi.
Laparoscopia
La laparoscopia rappresenta il gold standard diagnostico per l’endometriosi. Si tratta di una procedura chirurgica mini-invasiva che permette la visualizzazione diretta delle lesioni endometriosiche.
Durante l’intervento:
- Si inserisce un sottile strumento ottico nell’addome
- Si esplorano gli organi pelvici
- Si identificano e documentano eventuali lesioni
- Si prelevano campioni di tessuto (biopsie) per l’esame istologico
Il vantaggio della laparoscopia è la possibilità di passare immediatamente dal momento diagnostico a quello terapeutico, rimuovendo le lesioni quando possibile. L’esame istologico dei campioni prelevati fornisce la conferma definitiva della diagnosi di endometriosi.
Dove Si Trova l’Endometriosi
L’endometriosi si sviluppa quando il tessuto simile all’endometrio (il rivestimento interno dell’utero) cresce in aree al di fuori della cavità uterina. Questo tessuto può essere trovato in diverse parti del corpo, principalmente nella regione pelvica.
Le localizzazioni più comuni dell’endometriosi includono:
- Ovaie: Formazione di cisti endometriosiche (chiamate endometriomi o “cisti cioccolato”)
- Peritoneo pelvico: Il tessuto che riveste la pelvi
- Legamenti uterini: Strutture che sostengono l’utero
- Tube di Falloppio: Canali che collegano le ovaie all’utero
- Superficie esterna dell’utero
In casi meno frequenti, l’endometriosi può essere trovata anche in:
- Intestino: Può causare sintomi simili alla colite ulcerosa o al morbo di Crohn
- Vescica: Provocando problemi urinari
- Appendice: A volte confusa con appendicite per i sintomi dolorosi
- Diaframma: Raramente, ma possibile
È importante notare che l’endometriosi non è correlata alla gravidanza ectopica, sebbene entrambe le condizioni possano causare dolore pelvico. Il gonfiore addominale è un sintomo comune quando l’endometriosi colpisce gli organi intestinali.
La diffusione dell’endometriosi in diverse aree spiega la varietà di sintomi che le pazienti possono sperimentare, rendendo talvolta difficile la diagnosi immediata.
Trattamento e Gestione
Il trattamento dell’endometriosi richiede un approccio personalizzato. Le opzioni terapeutiche includono farmaci, chirurgia e terapie complementari, con l’obiettivo di ridurre il dolore, limitare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita.
Opzioni Farmacologiche
I farmaci rappresentano spesso la prima linea di trattamento per l’endometriosi. Gli analgesici come i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) aiutano a controllare il dolore durante le mestruazioni.
La terapia ormonale è fondamentale nella gestione dell’endometriosi. I contraccettivi ormonali combinati (pillola, cerotto, anello vaginale) vengono prescritti per ridurre il flusso mestruale e il dolore.
Anche i progestinici sono efficaci nel controllare i sintomi. In casi più severi, si utilizzano gli agonisti del GnRH che inducono una menopausa temporanea, riducendo la produzione di estrogeni.
Gli inibitori dell’aromatasi possono essere utili nelle forme resistenti ad altri trattamenti. È importante discutere con il medico degli effetti collaterali di ciascun farmaco.
Interventi Chirurgici
La chirurgia viene considerata quando i farmaci non sono sufficienti o in presenza di cisti ovariche (endometriomi). L’approccio chirurgico più comune è la laparoscopia, una procedura mini-invasiva.
Durante l’intervento, il chirurgo può rimuovere i tessuti endometriosici (escissione) o distruggerli (ablazione). Nei casi più gravi, potrebbe essere necessaria l’asportazione dell’utero e delle ovaie (isterectomia con annessiectomia).
La chirurgia conservativa è preferita nelle donne che desiderano preservare la fertilità. È importante affidarsi a centri specializzati con esperienza in chirurgia dell’endometriosi.
Il tasso di recidiva dopo chirurgia varia dal 20% al 40%, quindi spesso si consiglia una terapia ormonale post-operatoria.
Terapie Complementari e Alternative
Molte donne integrano il trattamento convenzionale con approcci complementari. L’agopuntura ha mostrato benefici nel ridurre il dolore pelvico cronico in alcuni studi.
Gli integratori come la N-acetilcisteina, la curcumina e gli omega-3 potrebbero avere effetti antinfiammatori utili. È consigliabile consultare il medico prima di assumere qualsiasi integratore.
Tecniche di rilassamento come yoga e meditazione possono aiutare a gestire lo stress e migliorare la percezione del dolore. Anche l’attività fisica regolare è raccomandata per ridurre l’infiammazione.
La fisioterapia del pavimento pelvico può essere efficace nel trattare i dolori associati all’endometriosi, specialmente in caso di dispareunia (dolore durante i rapporti).
Supporto Psicologico e Terapia Comportamentale
L’endometriosi ha un impatto significativo sulla salute mentale. La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) può aiutare a sviluppare strategie di gestione del dolore e ridurre ansia e depressione.
I gruppi di supporto offrono uno spazio sicuro per condividere esperienze e sentirsi meno sole. Molte associazioni per l’endometriosi organizzano incontri regolari e forniscono risorse utili.
Le tecniche di mindfulness insegnano a gestire il dolore cronico attraverso la consapevolezza del momento presente. Possono ridurre la catastrofizzazione e migliorare la percezione del dolore.
È importante considerare l’impatto dell’endometriosi sulla vita di coppia. La terapia sessuale può aiutare a gestire le difficoltà intime causate dal dolore e dalle conseguenze psicologiche della malattia.
Dieta e Stile di Vita Consigliati
Una corretta alimentazione e abitudini quotidiane adeguate possono ridurre l’infiammazione e migliorare i sintomi dell’endometriosi. Le scelte che facciamo ogni giorno influenzano significativamente la nostra risposta al dolore.
Importanza dell’Idratazione
L’idratazione adeguata è fondamentale per le donne con endometriosi. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno aiuta a ridurre l’infiammazione e facilita l’eliminazione delle tossine.
La disidratazione può aggravare i sintomi e aumentare il dolore pelvico. Si consiglia di bere regolarmente durante tutta la giornata, preferibilmente acqua naturale.
Le tisane di camomilla possono essere particolarmente benefiche, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e calmanti. Una tazza di camomilla prima di coricarsi può aiutare a ridurre i crampi e migliorare la qualità del sonno.
È opportuno limitare le bevande contenenti caffeina, come caffè e tè nero, a non più di tre tazzine al giorno, poiché possono peggiorare i crampi addominali.
Alimenti Benefici e da Evitare
Alimenti consigliati:
- Cereali integrali (riso e pasta integrale)
- Frutta e verdura fresca
- Legumi e proteine vegetali
- Pesce ricco di omega-3
- Alimenti fermentati (yogurt, kefir)
Alimenti da limitare:
- Zuccheri raffinati e dolci
- Carni rosse e lavorate
- Prodotti da forno industriali
- Grassi saturi
- Alimenti ultra-processati
Una dieta ricca di fibre migliora la risposta al dolore e aiuta a controllare i livelli ormonali. Gli alimenti integrali e i cibi ricchi di antiossidanti riducono l’infiammazione sistemica.
È importante limitare i cibi che aumentano la produzione di estrogeni e favoriscono l’infiammazione. Gli integratori di omega-3 possono essere utili, ma è sempre consigliabile consultare un medico prima di assumerli.
Esercizio Fisico Regolare
L’attività fisica moderata e regolare è essenziale nella gestione dell’endometriosi. Si consigliano 30 minuti di movimento al giorno, privilegiando attività a basso impatto come camminata, nuoto o yoga.
L’esercizio fisico stimola la produzione di endorfine, che agiscono come antidolorifici naturali. Inoltre, aiuta a mantenere un peso corporeo sano, riducendo l’infiammazione e migliorando i sintomi.
È importante ascoltare il proprio corpo e non esagerare. Nei giorni di maggior dolore, è preferibile optare per esercizi dolci come lo stretching o lo yoga terapeutico.
L’attività fisica regolare, combinata con tecniche di rilassamento come la meditazione o la respirazione profonda, contribuisce a migliorare la salute generale e la qualità della vita delle donne con endometriosi.

Francesca Romani è una collaboratrice di PoliclinicoNews.it. Esperta in temi legati all’alimentazione, dimagrimento, integratori, detox e bellezza. Scrive da anni per diverse testate giornalistiche online.