Colesterolo: Cos’è, Valori Normali, Quando Preoccuparsi? Guida Completa

SPECIALE SALUTE

→ Ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2025

Fact checked NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

Il colesterolo è un argomento che tocca la salute di milioni di italiani. Questa sostanza grassa presente nel sangue è essenziale per molte funzioni corporee, ma quando i suoi livelli si alzano troppo può diventare un problema serio. I valori normali di colesterolo totale dovrebbero essere inferiori a 200 mg/dL, mentre è fondamentale mantenere il colesterolo LDL (quello “cattivo”) sotto i 130 mg/dL per chi è a basso rischio e sotto i 70 mg/dL per chi è ad alto rischio cardiovascolare.

Comprendere il ruolo del colesterolo nel corpo è il primo passo per prendersi cura della propria salute. Non tutto il colesterolo è dannoso: il colesterolo HDL (quello “buono”) aiuta a rimuovere il colesterolo in eccesso dalle arterie. Il problema sorge quando l’equilibrio tra questi due tipi si altera.

Quali sono i fattori che influenzano i nostri livelli di colesterolo? Quando è necessario preoccuparsi e intervenire? La risposta non è semplice e dipende da molti fattori individuali, tra cui l’età, lo stile di vita e la presenza di altre condizioni mediche che potrebbero aumentare il rischio cardiovascolare.

Cos’è il Colesterolo?

Il colesterolo è una molecola lipidica essenziale per il nostro organismo, presente in tutte le cellule del corpo umano. Svolge funzioni vitali nella formazione delle membrane cellulari e nella produzione di ormoni, ma può diventare problematico quando i suoi livelli nel sangue sono eccessivi.

Il colesterolo è un lipide steroideo caratterizzato da una struttura ad anelli multipli. Appartiene alla famiglia degli steroli e presenta una testa polare idrofila e una coda idrofoba. Questa particolare struttura consente al colesterolo di inserirsi perfettamente nelle membrane cellulari, regolando la loro fluidità e stabilità.

Non è solubile in acqua e per questo motivo necessita di specifici trasportatori per circolare nel sangue. Il nostro organismo può sintetizzarlo autonomamente (principalmente nel fegato) o assumerlo attraverso alimenti di origine animale.

Il colesterolo è un componente fondamentale per la sintesi di:

  • Ormoni steroidei (testosterone, estrogeni, cortisolo)
  • Vitamina D
  • Acidi biliari, essenziali per la digestione dei grassi

Lipoproteine: HDL e LDL

Il colesterolo circola nel sangue legato a specifiche proteine, formando le lipoproteine. Le due principali categorie sono:

HDL (High Density Lipoprotein): conosciuto come “colesterolo buono”, ha la funzione di raccogliere il colesterolo in eccesso dai tessuti e trasportarlo al fegato per lo smaltimento. Questo processo, chiamato “trasporto inverso del colesterolo”, è fondamentale per prevenire l’accumulo nelle arterie.

LDL (Low Density Lipoprotein): denominato “colesterolo cattivo”, trasporta il colesterolo dal fegato ai tessuti. Livelli elevati di LDL possono portare a depositi nelle pareti arteriose, contribuendo alla formazione di placche aterosclerotiche.

Altre lipoproteine includono i chilomicroni e le VLDL, che trasportano principalmente trigliceridi e fosfolipidi.

Il Ruolo del Colesterolo nell’Organismo

Il colesterolo svolge numerose funzioni vitali. È un componente strutturale delle membrane cellulari, dove regola la permeabilità e la fluidità. Questa caratteristica è particolarmente importante nel sistema nervoso, dove il colesterolo rappresenta circa il 25% dei lipidi cerebrali.

È il precursore di diversi ormoni steroidei che regolano il metabolismo, l’immunità e le caratteristiche sessuali. Inoltre, partecipa alla produzione di vitamina D quando la pelle è esposta ai raggi solari.

Il colesterolo contribuisce alla digestione attraverso la formazione degli acidi biliari, che emulsionano i grassi alimentari facilitandone l’assorbimento intestinale. È anche importante per lo sviluppo embrionale e il funzionamento delle sinapsi nervose.

Valori Normali di Colesterolo

Conoscere i valori normali del colesterolo è fondamentale per valutare correttamente la salute cardiovascolare. I risultati delle analisi del sangue forniscono indicazioni preziose che, se interpretate correttamente, permettono di adottare strategie preventive efficaci.

Interpretare i Valori di Colesterolo Totale

Il colesterolo totale rappresenta la somma di tutte le forme di colesterolo presenti nel sangue. Secondo le linee guida attuali, i valori ottimali dovrebbero essere inferiori a 190 mg/dL.

Ecco una tabella di riferimento per l’interpretazione dei valori:

LivelloValore (mg/dL)Interpretazione
Ottimale< 190Valori desiderabili
Borderline190-240Moderato rischio cardiovascolare
Elevato> 240Alto rischio cardiovascolare

È importante ricordare che questi valori possono variare in base all’età, al sesso e alla presenza di altri fattori di rischio. Una singola misurazione elevata non è necessariamente motivo di allarme, ma richiede un monitoraggio regolare.

Colesterolo HDL e LDL: i Valori di Riferimento

Il colesterolo si divide principalmente in due tipologie: HDL (colesterolo “buono”) e LDL (colesterolo “cattivo”). Questi valori sono più significativi del colesterolo totale per valutare il rischio cardiovascolare.

Per il colesterolo HDL, i valori ottimali sono:

  • Uomini: > 40 mg/dL
  • Donne: > 50 mg/dL

Il colesterolo LDL ha invece questi valori di riferimento:

  • Ottimale: < 100 mg/dL
  • Per soggetti ad alto rischio: < 70 mg/dL
  • Per soggetti a medio rischio: < 100 mg/dL

Un valore LDL inferiore a 55 mg/dL è considerato ideale secondo alcune recenti linee guida. Il rapporto tra colesterolo totale e HDL è un altro parametro importante: più basso è questo rapporto, minore è il rischio cardiovascolare.

Trigliceridi e il Profilo Lipidico

I trigliceridi sono un altro tipo di grasso presente nel sangue che, insieme al colesterolo, compone il profilo lipidico completo. I valori normali dei trigliceridi sono inferiori a 150 mg/dL.

Ecco i livelli di riferimento per i trigliceridi:

  • Normale: < 150 mg/dL
  • Borderline alto: 150-199 mg/dL
  • Alto: 200-499 mg/dL
  • Molto alto: ≥ 500 mg/dL

Il profilo lipidico completo include anche il VLDL (lipoproteine a densità molto bassa), che trasporta principalmente trigliceridi. Valori elevati di trigliceridi possono essere associati a rischio di malattie cardiache, diabete e pancreatite.

La dieta, l’attività fisica e fattori genetici influenzano significativamente i livelli di trigliceridi. Anche l’alcol può causare aumenti temporanei di questi valori.

Importanza del Digiuno nelle Analisi del Sangue

Per ottenere valori accurati del colesterolo, è fondamentale rispettare il digiuno prima del prelievo. Il periodo raccomandato è di 10-12 ore.

Il digiuno è particolarmente importante per la misurazione dei trigliceridi, i cui valori possono aumentare significativamente dopo un pasto. Anche il colesterolo LDL, spesso calcolato anziché misurato direttamente, può risultare alterato se il prelievo avviene dopo aver mangiato.

Durante il digiuno è consentito bere acqua, ma vanno evitati:

  • Cibo
  • Bevande zuccherate o alcoliche
  • Caffè o tè con zucchero o latte

Alcuni medici oggi considerano accettabili anche le analisi non a digiuno per il colesterolo totale e HDL, ma per un profilo lipidico completo il digiuno resta la scelta preferibile per risultati affidabili e confrontabili nel tempo.

Quando Preoccuparsi per i Livelli di Colesterolo

Il monitoraggio dei livelli di colesterolo è fondamentale per prevenire problemi cardiovascolari. È importante sapere quali sono i valori che dovrebbero destare preoccupazione e richiedere interventi medici.

Ipercolesterolemia e i Suoi Rischi

L’ipercolesterolemia si verifica quando i livelli di colesterolo nel sangue superano i valori considerati normali. Per il colesterolo totale, valori superiori a 200 mg/dL sono considerati elevati. Tuttavia, è particolarmente importante monitorare il colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”).

I valori ottimali di LDL variano in base al profilo di rischio del paziente:

  • < 70 mg/dL: valori ottimali per persone ad alto rischio cardiovascolare
  • < 100 mg/dL: valori ottimali per persone senza particolari fattori di rischio
  • > 130 mg/dL: valori preoccupanti che richiedono attenzione

L’ipercolesterolemia aumenta significativamente il rischio di sviluppare aterosclerosi, una condizione in cui le arterie si restringono a causa dell’accumulo di placche. Questo può portare a malattie cardiovascolari gravi come infarto e ictus.

Ipercolesterolemia Familiare e Fattori Genetici

L’ipercolesterolemia familiare è una condizione genetica che causa livelli molto elevati di colesterolo fin dalla giovane età. Si tratta di un disturbo ereditario che colpisce il modo in cui l’organismo processa il colesterolo.

I soggetti con questa condizione possono presentare:

  • Livelli di colesterolo LDL estremamente alti (>190 mg/dL)
  • Storia familiare di malattie cardiache precoci
  • Xantomi (depositi di grasso sotto la pelle)
  • Arco corneale (anello bianco intorno all’iride) in giovane età

Questa condizione richiede un’attenzione medica particolare e spesso un trattamento farmacologico precoce. Il rischio cardiovascolare per chi soffre di ipercolesterolemia familiare è notevolmente più alto rispetto alla popolazione generale.

Ipocolesterolemia e Condizioni Associate

L’ipocolesterolemia, ovvero livelli di colesterolo troppo bassi, può essere anch’essa motivo di preoccupazione. Sebbene meno comune dell’ipercolesterolemia, richiede attenzione medica.

Valori di colesterolo totale inferiori a 120 mg/dL possono essere associati a:

  • Malnutrizione o malassorbimento
  • Ipertiroidismo
  • Anemia
  • Malattie epatiche avanzate
  • Alcune malattie genetiche rare

L’ipocolesterolemia può causare problemi neurologici, depressione e aumentare il rischio di emorragie. È importante non confondere un colesterolo basso ottenuto con uno stile di vita sano con l’ipocolesterolemia patologica.

Un controllo regolare della colesterolemia è essenziale, specialmente per le persone con fattori di rischio o storia familiare di malattie cardiovascolari.

Stile di Vita e Gestione del Colesterolo

Adottare uno stile di vita sano rappresenta la prima linea di difesa contro il colesterolo alto. Le scelte quotidiane in termini di alimentazione, attività fisica e abitudini personali possono influenzare significativamente i livelli di colesterolo nel sangue.

Importanza dell’Attività Fisica

L’esercizio fisico regolare è fondamentale per mantenere sotto controllo il colesterolo. Anche solo 30 minuti di attività moderata per 5 giorni alla settimana possono aiutare ad aumentare il colesterolo HDL (buono) e ridurre quello LDL (cattivo).

Le attività consigliate includono:

  • Camminata veloce
  • Nuoto
  • Ciclismo
  • Ginnastica dolce

Il movimento stimola gli enzimi che trasportano il colesterolo LDL dal sangue al fegato, dove viene elaborato per l’eliminazione. Questo processo riduce la quantità di colesterolo che può accumularsi nelle arterie.

Anche piccoli cambiamenti come prendere le scale invece dell’ascensore o parcheggiare più lontano possono fare la differenza. L’importante è iniziare gradualmente e aumentare l’intensità con il tempo.

Dieta Equilibrata e Scelta dei Grassi

L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella gestione del colesterolo. È importante limitare l’assunzione di grassi saturi e grassi trans, presenti in cibi come carni grasse, latticini interi e prodotti da forno industriali.

Alimenti da preferire:

  • Frutta e verdura fresca
  • Cereali integrali
  • Legumi
  • Pesce ricco di omega-3 (salmone, sgombro)
  • Olio d’oliva extravergine

Alimenti da limitare:

  • Carni rosse
  • Formaggi stagionati
  • Insaccati
  • Cibi fritti
  • Dolci industriali

La fibra solubile, presente in avena, legumi e mele, aiuta a ridurre l’assorbimento del colesterolo nell’intestino. Anche i fitosteroli, presenti in piccole quantità in frutta, verdura e oli vegetali, possono contribuire a bloccare l’assorbimento del colesterolo.

Il Ruolo dell’Alcol e del Fumo

Il fumo danneggia le pareti dei vasi sanguigni, rendendoli più suscettibili all’accumulo di depositi grassi. Inoltre, riduce i livelli di colesterolo HDL, compromettendo il meccanismo naturale di pulizia delle arterie.

Smettere di fumare porta benefici immediati: già dopo un anno, il rischio di malattie cardiache si riduce significativamente. Il supporto medico e i programmi di cessazione possono aumentare le probabilità di successo.

Per quanto riguarda l’alcol, il consumo moderato (un bicchiere al giorno per le donne, due per gli uomini) potrebbe avere effetti positivi sul colesterolo HDL. Tuttavia, un consumo eccessivo può causare problemi di salute più gravi come ipertensione e malattie epatiche.

Controllo del Peso e Riduzione dell’Obesità

Il sovrappeso e l’obesità sono strettamente collegati ai livelli elevati di colesterolo LDL. Anche una modesta perdita di peso (5-10% del peso corporeo) può migliorare significativamente il profilo lipidico.

La circonferenza vita rappresenta un indicatore importante: valori superiori a 102 cm negli uomini e 88 cm nelle donne indicano un rischio cardiovascolare aumentato. La riduzione del grasso addominale è particolarmente benefica per la salute metabolica.

Strategie efficaci per il controllo del peso includono:

  • Porzioni controllate
  • Pasti regolari
  • Riduzione degli zuccheri semplici
  • Aumento del consumo di fibre

Combinare una dieta equilibrata con l’attività fisica regolare rappresenta l’approccio più efficace per raggiungere e mantenere un peso sano. È importante impostare obiettivi realistici e procedere con gradualità per ottenere risultati duraturi.

Prevenzione e Monitoraggio del Colesterolo

Il controllo regolare dei livelli di colesterolo rappresenta un pilastro fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Un approccio preventivo efficace richiede conoscenza dei fattori di rischio e monitoraggio costante, specialmente in presenza di condizioni preesistenti.

Indice di Rischio Cardiovascolare e Screening

L’indice di rischio cardiovascolare è uno strumento essenziale per valutare la probabilità di sviluppare problemi cardiaci. Questo calcolo considera diversi fattori oltre al colesterolo, come età, sesso, pressione arteriosa e abitudini come il fumo.

Lo screening del colesterolo dovrebbe iniziare a 20 anni con un profilo lipidico completo che misuri:

  • Colesterolo totale (valore desiderabile <200 mg/dl)
  • Colesterolo LDL (valore ottimale <100 mg/dl)
  • Colesterolo HDL (valore ottimale >60 mg/dl)
  • Trigliceridi

Per le persone senza fattori di rischio, un controllo ogni 5 anni può essere sufficiente. Chi presenta valori borderline (colesterolo totale 200-250 mg/dl) necessita di controlli più frequenti e potrebbe beneficiare di modifiche allo stile di vita.

Gestione del Colesterolo nelle Condizioni Preesistenti

I pazienti con condizioni preesistenti richiedono un monitoraggio più attento dei livelli di colesterolo. Nel diabete mellito, l’obiettivo del colesterolo LDL è generalmente più basso (<70-100 mg/dl) a causa dell’aumentato rischio cardiovascolare.

L’ipertensione, combinata con colesterolo elevato, moltiplica il rischio di eventi cardiaci. Il controllo di entrambi i parametri diventa cruciale per la prevenzione.

Per chi ha già sviluppato malattie cardiache, i medici spesso raccomandano valori di LDL inferiori a 70 mg/dl o addirittura a 55 mg/dl nei casi ad altissimo rischio.

La terapia farmacologica viene frequentemente affiancata a modifiche dello stile di vita, con controlli lipidici ogni 3-6 mesi fino alla stabilizzazione dei valori.

Frequenza dei Controlli e Monitoraggio Continuo

La frequenza ideale dei controlli del colesterolo varia in base al profilo di rischio individuale. Per adulti senza fattori di rischio e con valori nella norma:

  • Età 20-45 anni: ogni 5 anni
  • Età >45 anni: ogni 1-3 anni

Le persone con valori al limite (200-250 mg/dl) dovrebbero effettuare controlli annuali. Chi assume farmaci ipolipemizzanti necessita inizialmente di controlli ogni 1-3 mesi, poi ogni 6 mesi una volta raggiunta la stabilità.

Esistono anche dispositivi per il monitoraggio domiciliare del colesterolo, utili per chi deve controllare frequentemente i propri valori. Questi strumenti non sostituiscono le analisi di laboratorio ma offrono un supporto supplementare.

Il monitoraggio continuo permette di valutare l’efficacia delle strategie preventive adottate e di intervenire tempestivamente quando necessario.

Opzioni Terapeutiche per il Colesterolo Alto

Il trattamento del colesterolo elevato prevede un approccio multidimensionale che combina farmaci, cambiamenti nello stile di vita e una corretta alimentazione. Il monitoraggio regolare garantisce l’efficacia della terapia scelta e permette di apportare eventuali modifiche quando necessario.

Statine e Altri Farmaci Ipocolesterolemizzanti

Le statine rappresentano la classe di farmaci più comunemente prescritta per ridurre i livelli di colesterolo LDL. Questi medicinali agiscono inibendo un enzima epatico coinvolto nella produzione di colesterolo. Tra le statine più utilizzate troviamo atorvastatina, simvastatina e rosuvastatina.

Per i pazienti che non tollerano le statine o che non raggiungono i valori target, esistono alternative farmacologiche:

  • Ezetimibe: riduce l’assorbimento intestinale del colesterolo
  • Resine sequestranti gli acidi biliari: limitano il riassorbimento degli acidi biliari
  • Inibitori PCSK9: farmaci biologici per casi di ipercolesterolemia severa

La scelta del farmaco dipende da diversi fattori: livello di rischio cardiovascolare del paziente, valori iniziali di colesterolo e presenza di altre patologie concomitanti.

Correzione dello Stile di Vita nella Terapia

Le modifiche dello stile di vita costituiscono un pilastro fondamentale nella gestione del colesterolo alto. L’attività fisica regolare è particolarmente efficace: si raccomandano almeno 150 minuti settimanali di esercizio moderato o 75 minuti di attività intensa.

Il controllo del peso corporeo è essenziale, poiché anche una modesta perdita di peso (5-10%) può migliorare significativamente il profilo lipidico. La riduzione del sovrappeso aiuta ad aumentare i livelli di HDL (colesterolo “buono”).

L’eliminazione del fumo è imperativa, dato che il tabagismo non solo abbassa i livelli di HDL ma incrementa anche il rischio cardiovascolare complessivo. Anche il consumo di alcol dovrebbe essere moderato, non superando un’unità al giorno per le donne e due per gli uomini.

Interventi sulla Dieta e Integrazione Alimentare

Una dieta mirata rappresenta un intervento efficace per ridurre il colesterolo. È consigliabile:

  • Limitare i grassi saturi (carni grasse, burro, formaggi stagionati) a meno del 7% delle calorie totali
  • Preferire grassi insaturi come olio d’oliva, frutta secca e pesce ricco di omega-3
  • Aumentare il consumo di fibre solubili (avena, legumi, frutta)
  • Ridurre gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati

Alcuni alimenti funzionali hanno dimostrato effetti positivi sul colesterolo:

Integratore/AlimentoEffetto
Steroli vegetaliRiducono l’assorbimento intestinale del colesterolo
Riso rosso fermentatoContiene monacolina K (simile alle statine)
Fibra di psylliumAumenta l’escrezione di colesterolo
BerberinaPuò ridurre LDL e aumentare HDL

È importante consultare il medico prima di iniziare qualsiasi integrazione.

Ruolo del Monitoraggio nella Terapia Farmacologica

Il monitoraggio regolare è essenziale per valutare l’efficacia della terapia ipocolesterolemizzante. Generalmente, si raccomanda un controllo del profilo lipidico completo dopo 4-12 settimane dall’inizio della terapia farmacologica.

La frequenza dei controlli successivi varia in base alla risposta al trattamento e al rischio cardiovascolare del paziente. Per chi assume statine, è importante monitorare anche la funzionalità epatica e i livelli di creatinchinasi per identificare eventuali effetti collaterali.

L’utilizzo di diari alimentari e applicazioni per il conteggio dei passi può supportare il paziente nel monitoraggio delle modifiche dello stile di vita. L’aderenza alla terapia rappresenta un aspetto cruciale: interrompere i farmaci senza consulto medico può portare a un rapido innalzamento dei livelli di colesterolo.

Il monitoraggio dovrebbe essere personalizzato considerando l’età, le comorbilità e gli obiettivi terapeutici individuali.

Complicazioni del Colesterolo Malsano

Il colesterolo elevato, specialmente LDL (colesterolo “cattivo”), può causare danni significativi al corpo nel tempo. Quando i livelli rimangono alti per periodi prolungati, si verificano cambiamenti nelle arterie che possono portare a problemi di salute gravi.

Aterosclerosi e Placche Aterosclerotiche

L’aterosclerosi è la complicazione principale del colesterolo alto. Si verifica quando il colesterolo LDL si accumula nelle pareti delle arterie, formando depositi chiamati placche. Queste placche sono composte principalmente da colesterolo, calcio e altri materiali.

Con il tempo, le placche aterosclerotiche si induriscono e restringono le arterie, limitando il flusso di sangue ricco di ossigeno verso organi e tessuti. Questo processo avviene gradualmente e spesso senza sintomi nelle fasi iniziali.

Le arterie colpite diventano meno elastiche e più rigide. Il processo può iniziare già nell’adolescenza, ma i sintomi generalmente si manifestano in età adulta. Le placche possono anche rompersi improvvisamente, causando la formazione di coaguli di sangue che bloccano completamente l’arteria.

Malattie Cardiovascolari: Infarto e Ictus

Quando l’aterosclerosi colpisce le arterie coronarie che alimentano il cuore, può svilupparsi la cardiopatia coronarica. Se una placca blocca parzialmente o completamente un’arteria coronaria, si verifica un infarto miocardico (attacco cardiaco).

L’ictus cerebrale avviene quando l’aterosclerosi interessa le arterie che portano sangue al cervello. Il blocco del flusso sanguigno in queste arterie priva il cervello di ossigeno, causando danni alle cellule cerebrali.

Un valore di colesterolo LDL superiore a 160 mg/dL aumenta significativamente il rischio di questi eventi. Per le persone ad alto rischio, si raccomanda di mantenere il colesterolo LDL sotto i 70 mg/dL, mentre il colesterolo HDL (“buono”) dovrebbe rimanere sopra i 40 mg/dL negli uomini e 50 mg/dL nelle donne.

Altri Impatti sulla Salute

Oltre ai problemi cardiovascolari, il colesterolo elevato può contribuire ad altre condizioni di salute. L’arteriopatia periferica si sviluppa quando le arterie delle gambe si restringono, causando dolore durante la camminata.

L’ipertensione arteriosa spesso accompagna i livelli elevati di colesterolo, creando un “effetto domino” che amplifica il rischio cardiovascolare. Questo è particolarmente vero quando il rapporto tra colesterolo totale e HDL è elevato.

Il colesterolo alto può anche influenzare la funzionalità renale attraverso il danneggiamento dei vasi sanguigni nei reni. In alcuni casi, può contribuire alla formazione di calcoli biliari composti principalmente da colesterolo.

La buona notizia è che molte di queste complicazioni possono essere prevenute o ritardate mantenendo livelli di colesterolo sani attraverso dieta equilibrata, attività fisica regolare e, quando necessario, terapia farmacologica.

Diagnosi e Esami del Colesterolo

La misurazione del colesterolo nel sangue è fondamentale per valutare il rischio cardiovascolare. Gli esami diagnostici permettono di identificare precocemente alterazioni nei livelli lipidici e intervenire prima che si sviluppino complicanze.

Tipologie di Analisi del Sangue

L’esame principale per valutare il colesterolo è il profilo lipidico completo, che richiede un digiuno di 10-12 ore prima del prelievo. Questo esame misura:

  • Colesterolo totale (valore desiderabile: inferiore a 200 mg/dl)
  • Colesterolo LDL o “cattivo” (valore ottimale: inferiore a 100-130 mg/dl)
  • Colesterolo HDL o “buono” (valore ottimale: superiore a 50 mg/dl)
  • Trigliceridi (valore normale: inferiore a 150 mg/dl)

Esistono anche test rapidi che utilizzano una goccia di sangue prelevata dal polpastrello, utili per screening preliminari. Questi test però non sostituiscono le analisi di laboratorio complete.

I valori considerati normali variano in base al rischio cardiovascolare individuale, con obiettivi più stringenti per persone già affette da patologie cardiache.

Rilevamento delle Lipoproteine ad Alta Densità

Il colesterolo HDL (High-Density Lipoprotein) è particolarmente importante nella valutazione del rischio cardiovascolare. Queste lipoproteine svolgono un ruolo protettivo, trasportando il colesterolo in eccesso dai tessuti al fegato per essere eliminato.

Valori ottimali di HDL sono:

  • Per gli uomini: superiori a 40 mg/dl
  • Per le donne: superiori a 50 mg/dl

Livelli bassi di HDL rappresentano un fattore di rischio indipendente per malattie cardiovascolari. La misurazione dell’HDL permette di calcolare anche il rapporto colesterolo totale/HDL, un indicatore più preciso del rischio rispetto al solo valore del colesterolo totale.

Alcuni laboratori analizzano anche le sottoclassi di HDL, che forniscono informazioni più dettagliate sulla funzionalità di queste lipoproteine protettive.

Importanza della Frequenza nel Controllo dei Valori

Gli adulti senza fattori di rischio dovrebbero controllare il colesterolo almeno una volta ogni 5 anni. La frequenza aumenta in presenza di:

  • Storia familiare di malattie cardiovascolari
  • Colesterolo alto in precedenti esami
  • Sovrappeso o obesità
  • Ipertensione
  • Diabete
  • Fumo

Per chi assume farmaci per abbassare il colesterolo, i controlli sono generalmente raccomandati ogni 3-6 mesi inizialmente, poi annualmente una volta raggiunta la stabilizzazione.

È importante mantenere una regolarità nei controlli per monitorare l’efficacia delle terapie e degli interventi sullo stile di vita. I controlli periodici permettono di adeguare tempestivamente l’approccio terapeutico se necessario.