Streptococco: Sintomi, Cause, Quando preoccuparsi, è Pericoloso? Farmaci e Cure – Guida Completa alle Infezioni da Streptococco per Pazienti

SPECIALE SALUTE

→ Ultimo aggiornamento: 7 Aprile 2025

Fact checked NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

Lo streptococco è un batterio che può causare diverse infezioni nel nostro corpo, con il mal di gola (faringite streptococcica) come manifestazione più comune. I sintomi tipici includono gola arrossata e dolente, tonsille ingrossate, difficoltà a deglutire e talvolta febbre. L’infezione da streptococco richiede una diagnosi accurata tramite tampone faringeo e un trattamento antibiotico appropriato per evitare potenziali complicanze anche gravi.

Questo batterio si trasmette facilmente attraverso le goccioline respiratorie quando una persona infetta tossisce o starnutisce, rendendo il contagio particolarmente comune nei bambini e negli ambienti affollati. Non tutte le faringiti sono causate dallo streptococco, ma è importante riconoscere i segnali distintivi di questa infezione batterica per intervenire tempestivamente.

La terapia antibiotica risulta efficace per eliminare l’infezione, alleviare i sintomi e prevenire complicazioni. È fondamentale completare l’intero ciclo di terapia prescritto dal medico, anche quando i sintomi migliorano, per assicurare l’eliminazione completa del batterio e ridurre il rischio di recidive o complicanze.

Cos’è lo Streptococco

Lo streptococco è un batterio molto comune che fa parte della normale flora microbica umana, ma in alcune circostanze può causare infezioni di varia gravità. Si presenta in diverse forme e gruppi, con il più noto responsabile di patologie umane che è lo streptococco beta-emolitico di gruppo A.

Eziologia dello Streptococco

Lo streptococco appartiene a un genere di batteri gram-positivi che si presentano in forma di cocchi (cellule tonde) disposti a catena. Questi microrganismi si classificano in diversi gruppi (A, B, C, D, ecc.) in base alle loro caratteristiche antigeniche.

Lo streptococco beta-emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes) è la variante più conosciuta e clinicamente rilevante, responsabile di infezioni come faringiti, tonsilliti e scarlattina. Molte persone sono “portatori sani” di streptococco, ospitando il batterio nella gola o sulla pelle senza sviluppare sintomi.

La trasmissione avviene principalmente attraverso le goccioline respiratorie o per contatto diretto. I bambini risultano particolarmente suscettibili alle infezioni da streptococco, specialmente in ambienti comunitari come scuole e asili.

Differenza tra Virus e Batteri

È fondamentale distinguere tra infezioni batteriche, come quelle da streptococco, e infezioni virali, poiché richiedono trattamenti diversi:

Batteri:

  • Organismi unicellulari completi
  • Possono vivere autonomamente dentro o fuori l’organismo
  • Spesso sensibili agli antibiotici
  • Lo streptococco è un esempio di batterio patogeno

Virus:

  • Particelle microscopiche non considerate organismi viventi completi
  • Necessitano di cellule ospiti per riprodursi
  • Non rispondono agli antibiotici
  • Causano malattie come raffreddore e influenza

Questa distinzione è cruciale perché le infezioni da streptococco, essendo batteriche, rispondono alla terapia antibiotica, mentre un mal di gola virale non trarrebbe beneficio dallo stesso trattamento. Per questo motivo, la diagnosi corretta attraverso tampone faringeo è essenziale prima di iniziare una terapia.

Sintomi dell’Infezione da Streptococco

L’infezione da streptococco si manifesta con una serie di sintomi caratteristici che variano in base all’area del corpo colpita. Il riconoscimento tempestivo di questi segnali è fondamentale per una diagnosi precoce e un trattamento efficace.

Mal di Gola e Difficoltà a Deglutire

Il mal di gola è uno dei sintomi più comuni dell’infezione da streptococco e si presenta con un’insorgenza rapida e violenta. I pazienti descrivono un dolore intenso che può rendere difficile anche la semplice deglutizione della saliva.

Le tonsille appaiono gonfie e arrossate, spesso coperte da placche biancastre o strie di pus, prodotte dal sistema immunitario in risposta all’infezione. Questo segno è particolarmente indicativo della faringite streptococcica.

La difficoltà a deglutire (disfagia) può diventare così severa da limitare l’assunzione di cibo e liquidi, portando a disidratazione e malessere generale. Il dolore può irradiarsi alle orecchie, aggravando ulteriormente il quadro clinico.

Febbre e Brividi

La febbre nell’infezione da streptococco è tipicamente elevata, spesso superiore ai 38,5°C. Questo innalzamento della temperatura corporea rappresenta la risposta dell’organismo all’invasione batterica.

I brividi accompagnano frequentemente la febbre e possono essere particolarmente intensi all’inizio dell’infezione. Questa combinazione di febbre alta e brividi è un segnale importante che può aiutare a distinguere un’infezione streptococcica da altre forme di mal di gola di origine virale.

La febbre tende a persistere fino all’inizio della terapia antibiotica appropriata. Nei bambini, temperature molto elevate possono talvolta provocare convulsioni febbrili, rendendo ancora più importante una diagnosi e un trattamento tempestivi.

Linfonodi Ingrossati e Mal di Testa

L’ingrossamento dei linfonodi del collo (linfoadenomegalia cervicale) è un segno comune dell’infezione da streptococco. Questi appaiono aumentati di volume, facilmente palpabili e dolorosi alla pressione.

Il mal di testa accompagna frequentemente il quadro clinico e può variare da lieve a intenso. Questo sintomo è spesso associato alla febbre e al malessere generale tipico dell’infezione.

Nei casi più severi, il paziente può manifestare dolori muscolari diffusi e sensazione di affaticamento. L’insieme di questi sintomi contribuisce a un quadro di malessere generalizzato che può risultare particolarmente debilitante nei bambini e nelle persone anziane.

Erupzioni Cutanee e Petecchie

In alcune infezioni da streptococco, in particolare nella scarlattina, si possono osservare eruzioni cutanee caratteristiche. L’eruzione si presenta come un arrossamento diffuso che ricorda la carta vetrata al tatto, principalmente sul tronco e poi si diffonde agli arti.

Le petecchie sono piccole macchie rosse o viola sulla pelle causate da microemorragie. Nelle infezioni streptococciche più severe, possono comparire sul palato o in altre aree del corpo.

Il caratteristico “segno della lingua a fragola” – una lingua rossa brillante con papille prominenti – può essere presente nella scarlattina. Dopo alcuni giorni dall’inizio dell’eruzione, può verificarsi desquamazione della pelle, soprattutto sulle mani e sui piedi.

Cause e Fattori di Rischio

Lo streptococco è causato da batteri del genere Streptococcus, con diversi gruppi che possono provocare varie infezioni. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto con secrezioni respiratorie di persone infette.

Fattori che Favoriscono il Contagio

Il contagio dello streptococco avviene principalmente per via aerea, attraverso goccioline respiratorie emesse quando una persona infetta tossisce o starnutisce. Il contatto diretto con una persona malata rappresenta un altro importante meccanismo di trasmissione.

La condivisione di oggetti personali come bicchieri, posate o asciugamani può facilitare il passaggio dei batteri da una persona all’altra.

Gli ambienti affollati come scuole, asili o luoghi con scarsa ventilazione aumentano il rischio di diffusione dell’infezione.

La stagionalità gioca un ruolo importante: le infezioni da streptococco sono più comuni durante l’inverno e l’inizio della primavera.

Gruppi a Maggiore Rischio

I bambini tra i 5 e i 15 anni rappresentano la fascia d’età più colpita dalle infezioni da streptococco, in particolare dalla faringite streptococcica. I piccoli che frequentano asili e scuole sono particolarmente esposti.

Le persone con sistema immunitario indebolito a causa di malattie croniche, terapie immunosoppressive o condizioni come diabete e HIV hanno maggiore probabilità di sviluppare infezioni streptococciche più severe.

Gli anziani sono più vulnerabili a complicanze gravi come la polmonite streptococcica o infezioni invasive.

Chi ha avuto precedenti infezioni da streptococco ha un rischio aumentato di contrarre nuovamente il batterio.

Quando Preoccuparsi

Riconoscere i segnali di allarme dell’infezione da streptococco è fondamentale per prevenire complicazioni serie. Non tutte le infezioni richiedono intervento immediato, ma alcuni sintomi meritano particolare attenzione.

Sintomi Severi e Persistenza

La persistenza della febbre alta (superiore a 38,5°C) per più di 48 ore, nonostante l’assunzione di farmaci antipiretici, rappresenta un segnale d’allarme. È importante contattare il medico quando:

  • Il mal di gola è così intenso da impedire la deglutizione di liquidi
  • Compaiono difficoltà respiratorie o rigonfiamento del collo
  • Si notano macchie sulla pelle che non sbiancano alla pressione
  • I sintomi non migliorano dopo 48 ore dall’inizio della terapia antibiotica

Nei bambini, la letargia eccessiva, il rifiuto di bere e mangiare o la comparsa di scarlattina (eruzione cutanea caratteristica) richiedono valutazione medica immediata. Il peggioramento dei sintomi dopo un iniziale miglioramento potrebbe indicare una ricaduta o una complicanza.

Complicanze Possibili

Se non trattata adeguatamente, l’infezione da streptococco può portare a complicanze serie che richiedono attenzione medica immediata:

Complicanze non suppurative:

  • Febbre reumatica: colpisce cuore, articolazioni e sistema nervoso, può svilupparsi 2-3 settimane dopo l’infezione
  • Glomerulonefrite: infiammazione dei reni che può manifestarsi con urine scure o riduzione della minzione

Complicanze suppurative:

  • Ascessi peritonsillari
  • Sinusite o otite media
  • Linfoadenite cervicale suppurativa

È particolarmente importante monitorare i bambini con pregressa tonsillite da streptococco, in quanto più suscettibili alle recidive. Contattare immediatamente il medico se compaiono sintomi come dolori articolari, affaticamento persistente o gonfiore in seguito a un’infezione da streptococco.

Diagnosi dello Streptococco

La diagnosi corretta dell’infezione da streptococco è fondamentale per impostare un trattamento efficace e prevenire possibili complicanze. I medici utilizzano diversi metodi diagnostici per identificare la presenza del batterio.

Test Rapido e Tampone Faringeo

Il tampone faringeo rappresenta lo strumento diagnostico principale per identificare l’infezione da streptococco. Questo test consiste nel prelevare un campione dalla gola del paziente utilizzando un bastoncino cotonato.

Il test rapido per lo streptococco fornisce risultati in circa 10-15 minuti e ha un’alta specificità. Questo significa che un risultato positivo conferma quasi certamente l’infezione.

È consigliabile eseguire il tampone quando il mal di gola persiste per più di 48 ore senza miglioramenti. Sintomi come febbre, placche bianche in gola e assenza di tosse e raffreddore sono indicatori che suggeriscono di effettuare il test.

Cultura Microbiologica e Test Sierologici

La coltura microbiologica rappresenta il metodo diagnostico più preciso. Il campione prelevato dalla gola viene posto in un terreno di coltura per 24-48 ore per verificare la crescita batterica.

Nei casi dubbi o per valutare complicanze, i medici possono richiedere test sierologici come quello dell’antistreptolisina O (ASO). Questo esame misura gli anticorpi prodotti contro le tossine dello streptococco.

I valori elevati di ASO indicano un’infezione recente o in corso. Questo test è particolarmente utile per diagnosticare complicanze post-streptococciche come la febbre reumatica o la glomerulonefrite.

Trattamento e Terapia

Il trattamento delle infezioni da streptococco è fondamentale per evitare complicazioni e abbreviare la durata dei sintomi. La terapia antibiotica rappresenta il cardine dell’intervento, accompagnata da misure di supporto e pratiche preventive.

Antibiotici Comunemente Utilizzati

La penicillina rimane il farmaco di prima scelta per le infezioni streptococciche, grazie alla sua efficacia e al basso costo. Viene somministrata tipicamente per via orale per 10 giorni, o in alcuni casi come singola iniezione intramuscolare di penicillina benzatina.

Per i pazienti allergici alla penicillina, i macrolidi rappresentano una valida alternativa. L’eritromicina è stata storicamente utilizzata, ma oggi l’azitromicina è spesso preferita per la sua somministrazione più breve (3-5 giorni) e la minore incidenza di effetti collaterali gastrointestinali.

Altri antibiotici efficaci includono:

  • Cefalosporine
  • Amoxicillina (talvolta preferita per il sapore più gradevole nei bambini)
  • Clindamicina (in casi di resistenza)

Durata e Risposta al Trattamento

La terapia antibiotica deve essere completata interamente, anche quando i sintomi migliorano. Questo aspetto è cruciale per prevenire recidive e complicanze.

I sintomi generalmente iniziano a migliorare entro 24-48 ore dall’inizio della terapia antibiotica. La febbre dovrebbe scomparire entro 2-3 giorni e il mal di gola attenuarsi significativamente.

Dopo 24 ore di terapia antibiotica, il paziente non è più contagioso e può riprendere le normali attività quotidiane. I controlli post-terapia non sono di routine necessari, ma sono raccomandati in casi di infezioni ricorrenti o complicanze.

Gli antinfiammatori come ibuprofene o paracetamolo possono essere utilizzati per alleviare i sintomi di dolore e febbre durante la fase acuta dell’infezione.

Prevenzione e Igiene

L’igiene delle mani rappresenta la misura preventiva più efficace. Lavare frequentemente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, soprattutto dopo aver tossito o starnutito.

L’utilizzo di disinfettanti a base di clorexidina per il cavo orale può ridurre la carica batterica nei portatori cronici di streptococco, sebbene questa non sia una pratica di routine.

Altre misure preventive includono:

  • Non condividere stoviglie, bicchieri o posate
  • Coprire bocca e naso quando si tossisce o starnutisce
  • Sostituire lo spazzolino da denti dopo l’inizio della terapia antibiotica
  • Areare regolarmente gli ambienti domestici e lavorativi

In ambienti comunitari come scuole o asili, è importante intensificare le misure igieniche durante i focolai di infezione.

È Pericoloso?

Le infezioni da streptococco variano in gravità, da condizioni facilmente trattabili a complicazioni potenzialmente serie se non curate adeguatamente. Comprendere i rischi e le corrette misure preventive è fondamentale per gestire questa infezione batterica.

Contagiosità e Precauzioni

Lo streptococco è una malattia infettiva altamente contagiosa che si trasmette principalmente attraverso goccioline respiratorie o contatto diretto. La contagiosità è massima durante la fase acuta dell’infezione e diminuisce significativamente dopo 24-48 ore dall’inizio della terapia antibiotica.

È importante adottare alcune precauzioni basilari per limitare la diffusione:

  • Lavare frequentemente le mani con acqua e sapone
  • Evitare di condividere oggetti personali come bicchieri o posate
  • Coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce
  • Rimanere a casa fino a 24 ore dopo l’inizio della terapia antibiotica

I bambini sono particolarmente suscettibili e possono essere vettori della malattia anche in assenza di sintomi evidenti.

Gestione dell’Infiammazione acuta e Cronica

La faringite acuta da streptococco richiede un trattamento tempestivo per prevenire complicazioni. Se non trattata adeguatamente, l’infezione può causare:

  • Ascessi peritonsillari
  • Febbre reumatica (complicanza che può danneggiare il cuore)
  • Glomerulonefrite (infiammazione renale)
  • Complicazioni autoimmuni (come PANDAS nei bambini)

Il trattamento standard prevede antibiotici, generalmente penicillina o amoxicillina, per un ciclo completo di 10 giorni. È fondamentale completare l’intero ciclo di terapia anche se i sintomi migliorano prima.

Per alleviare l’infiammazione acuta, si raccomandano antidolorifici, gargarismi con acqua salata tiepida e riposo adeguato. L’idratazione abbondante aiuta a mantenere la mucosa faringea umida e facilita la guarigione.

Farmaci e Cure Alternative

Il trattamento delle infezioni da streptococco richiede generalmente l’uso di antibiotici, ma esistono anche terapie complementari che possono alleviare i sintomi durante il percorso di guarigione.

Utilizzo di Antibiotici e Resistenza

La penicillina rappresenta il farmaco di prima scelta per combattere le infezioni da streptococco, particolarmente efficace contro lo streptococco beta-emolitico di gruppo A. Nei pazienti allergici alla penicillina, i medici possono prescrivere antibiotici alternativi come macrolidi (eritromicina, azitromicina) o cefalosporine.

È fondamentale completare l’intero ciclo di terapia antibiotica, anche quando i sintomi migliorano dopo pochi giorni. L’interruzione prematura può portare alla resistenza antibiotica, un fenomeno preoccupante che rende alcuni ceppi batterici immuni agli antibiotici standard.

Le infezioni gravi, come fascite necrotizzante o cellulite severa, richiedono antibiotici per via endovenosa in ambiente ospedaliero. In questi casi, potrebbe essere necessaria una combinazione di farmaci per garantire l’efficacia del trattamento.

Terapie di Supporto e Rimedi Domestici

Accanto alla terapia antibiotica, esistono rimedi che aiutano ad alleviare i sintomi mentre gli antibiotici combattono l’infezione.

Rimedi per il mal di gola:

  • Gargarismi con acqua salata tiepida
  • Consumo di liquidi caldi come tisane o brodo
  • Riposo vocale quando possibile

I farmaci antinfiammatori non steroidei come ibuprofene o paracetamolo possono ridurre dolore e febbre, ma non sostituiscono gli antibiotici contro il batterio.

Un’adeguata idratazione e il riposo sono essenziali per supportare il sistema immunitario durante il processo di guarigione. In caso di infezioni gravi, possono essere necessari corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e accelerare la guarigione, sempre sotto controllo medico.

Si consiglia di evitare rimedi “naturali” non provati scientificamente come sostituti degli antibiotici prescritti, poiché potrebbero ritardare la guarigione e causare complicazioni.