Plasil: Scheda Tecnica, Differenza tra Plasil e Peridon, Cosa Serve e Mutuabilità – Guida Completa al Farmaco Antiemetico

SPECIALE SALUTE

→ Ultimo aggiornamento: 7 Aprile 2025

Fact checked NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

I farmaci per il trattamento di nausea e vomito sono spesso fondamentali nella gestione di diverse condizioni patologiche. Plasil rappresenta una delle opzioni terapeutiche comunemente prescritte in Italia. Questo farmaco contiene metoclopramide come principio attivo ed è un procinetico che migliora la motilità gastrointestinale, svolgendo anche un’azione antiemetica.

Il Plasil risulta particolarmente efficace nella prevenzione della nausea e del vomito indotti da chemioterapia nei pazienti sopra l’anno di età. La sua capacità di agire sulle cause di nausea e vomito lo rende un trattamento importante in vari contesti clinici. È fondamentale per i pazienti comprendere le caratteristiche specifiche di Plasil, le sue indicazioni terapeutiche e la copertura da parte del Sistema Sanitario Nazionale per un utilizzo appropriato.

Cos’è Plasil

Plasil è un farmaco procinetico ampiamente utilizzato nel trattamento di disturbi gastrointestinali. Il suo principio attivo è la metoclopramide, una sostanza che stimola la motilità dello stomaco e dell’intestino.

Questo medicinale appartiene alla categoria dei farmaci per i disturbi funzionali gastrointestinali. Combina un’attività procinetica intestinale con significative proprietà antiemetiche, rendendolo efficace contro nausea e vomito.

La metoclopramide agisce accelerando lo svuotamento gastrico e migliorando il transito intestinale. Questo meccanismo d’azione lo rende particolarmente utile in diverse situazioni cliniche.

Plasil è indicato principalmente per:

  • Trattamento di nausea e vomito
  • Gastroparesi (rallentamento dello svuotamento gastrico)
  • Reflusso gastroesofageo
  • Disturbi della motilità gastrointestinale

Il farmaco è disponibile in diverse formulazioni, incluse compresse, sciroppo e soluzione iniettabile. Questa varietà consente al medico di scegliere la forma più adatta alle esigenze del paziente.

Rispetto ad altri farmaci simili, Plasil offre un ampio spettro d’azione che può risultare vantaggioso in casi di nausea e vomito severi o resistenti ad altri trattamenti.

La prescrizione di Plasil richiede valutazione medica per determinare dosaggio e durata del trattamento. Come tutti i farmaci, anche Plasil può provocare effetti collaterali che il medico valuterà in relazione ai benefici attesi.

Plasil: Indicazioni d’Uso

Il Plasil, farmaco a base di metoclopramide, viene prescritto per diversi disturbi gastrointestinali. È particolarmente efficace nel trattamento della nausea e del vomito di varie origini, grazie alla sua azione procinetica e antiemetica.

Gastroenterologia

Il Plasil trova ampio impiego in gastroenterologia per il trattamento sintomatico di nausea e vomito associati a diverse condizioni. È indicato per:

  • Disturbi della motilità gastrica: accelera lo svuotamento gastrico in caso di gastroparesi
  • Reflusso gastroesofageo: allevia i sintomi di reflusso quando accompagnati da nausea
  • Nausea e vomito da emicrania: efficace nel trattamento della fase acuta dell’emicrania con sintomi gastrointestinali

La metoclopramide stimola la motilità dello stomaco e dell’intestino, favorendo un transito più regolare del contenuto gastrico. Questo meccanismo d’azione lo rende particolarmente utile nei pazienti con rallentamento della digestione.

Chirurgia e Radiologia

Nel contesto chirurgico e radiologico, il Plasil viene utilizzato principalmente come preparazione e supporto durante procedure specifiche:

  • Pre e post-operatorio: controllo della nausea e del vomito dopo interventi chirurgici
  • Esami radiologici: facilita l’esecuzione di radiografie dell’apparato digerente accelerando il transito del mezzo di contrasto
  • Intubazione duodenale: agevola il posizionamento di sonde naso-duodenali

È particolarmente prezioso nel periodo post-operatorio quando i pazienti possono soffrire di ileo paralitico temporaneo o nausea da anestesia. Il dosaggio viene generalmente adattato in base alla procedura e alle condizioni del paziente.

Pediatria

In ambito pediatrico, il Plasil deve essere utilizzato con particolare cautela e solo in casi selezionati:

  • Vomito grave e refrattario: nei bambini sopra 1 anno, quando altre terapie non hanno avuto successo
  • Terapia adiuvante: in combinazione con terapie di reidratazione in caso di gastroenterite acuta
  • Vomito post-operatorio: sotto stretto controllo medico

È importante sottolineare che nei bambini il farmaco viene prescritto solo come seconda scelta e per brevi periodi. Le dosi pediatriche sono calcolate in base al peso corporeo, sempre sotto controllo medico specialistico.

Il rischio di effetti collaterali neurologici è maggiore nei bambini, quindi il monitoraggio deve essere attento.

Modalità di Somministrazione

Plasil è generalmente disponibile in diverse forme farmaceutiche: compresse, gocce orali e soluzione iniettabile. Ogni forma ha specifiche modalità di somministrazione.

Le compresse di Plasil si assumono preferibilmente prima dei pasti. Questo timing ottimizza l’effetto del farmaco nel controllo della nausea e del vomito.

La soluzione orale in gocce è particolarmente utile per i pazienti che hanno difficoltà a deglutire le compresse. Il dosaggio deve essere misurato con precisione utilizzando il contagocce fornito nella confezione.

Per quanto riguarda la soluzione iniettabile, questa viene somministrata in ambito ospedaliero o sotto supervisione medica, per via intramuscolare o endovenosa in situazioni acute.

L’effetto del Plasil si manifesta rapidamente dopo la somministrazione. Nelle forme orali, l’azione inizia generalmente entro 30-60 minuti dall’assunzione.

È importante rispettare gli orari di somministrazione prescritti dal medico per mantenere livelli costanti del farmaco nel sangue e garantire l’efficacia del trattamento.

La durata della terapia con Plasil deve essere il più breve possibile, generalmente non superiore a 5 giorni, per ridurre il rischio di effetti collaterali.

Cosa Serve Sapere Prima di Prendere Plasil

Prima di assumere Plasil (metoclopramide), è fondamentale consultare il proprio medico. Questo farmaco viene prescritto principalmente per il trattamento della nausea e del vomito, agendo sul cervello per prevenire questi sintomi.

Plasil appartiene alla categoria dei farmaci per disturbi gastrointestinali ed è caratterizzato da proprietà procinetiche che stimolano la motilità dello stomaco e dell’intestino.

Controindicazioni importanti:

  • Allergia alla metoclopramide o ad altri componenti
  • Ostruzione o perforazione intestinale
  • Sanguinamento gastrointestinale
  • Feocromocitoma (un tipo di tumore)
  • Epilessia o malattie del sistema nervoso

È necessario informare il medico di eventuali patologie preesistenti, specialmente problemi renali, epatici o neurologici. Anche l’uso concomitante di altri farmaci deve essere segnalato per evitare interazioni pericolose.

Gli effetti collaterali più comuni includono sonnolenza, stanchezza e sintomi extrapiramidali (tremori, rigidità). In rari casi possono verificarsi reazioni più gravi come discinesia tardiva.

Le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero assumere Plasil solo se strettamente necessario e sotto attento controllo medico.

La durata del trattamento dovrebbe essere limitata nel tempo per ridurre il rischio di effetti collaterali a lungo termine. Si consiglia di non superare i dosaggi prescritti.

Evitare il consumo di alcol durante la terapia con Plasil poiché potrebbe aumentare l’effetto sedativo del farmaco.

Mutuabilità e Rimborsabilità del Farmaco

In Italia, il Plasil (metoclopramide) è un farmaco classificato in fascia A, quindi è rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) quando prescritto con ricetta medica.

Per ottenere il rimborso, è necessaria una ricetta del medico di base o di uno specialista che indichi la posologia e la durata del trattamento. Il costo a carico del paziente sarà solo quello del ticket, se previsto dalla regione di residenza.

È importante notare che la rimborsabilità è soggetta a specifiche indicazioni terapeutiche riconosciute dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Non tutte le formulazioni o i dosaggi potrebbero essere coperti dal SSN.

Condizioni per la rimborsabilità:

  • Prescrizione medica appropriata
  • Patologia riconosciuta per il rimborso
  • Rispetto dei dosaggi e durata indicati

In alcune regioni possono esistere normative specifiche che modificano le condizioni di mutuabilità. Si consiglia di consultare il proprio medico o farmacista per informazioni aggiornate.

Il Plasil generico (metoclopramide) segue le stesse regole di mutuabilità del farmaco originale, offrendo un’alternativa economicamente vantaggiosa.

Conservazione e Scadenza

Le compresse di Plasil hanno un periodo di validità di 3 anni dalla data di produzione, come indicato sulla confezione. È importante controllare questa data prima dell’utilizzo del farmaco.

La soluzione iniettabile di Plasil ha invece una validità più lunga, pari a 5 anni. Questo dato è particolarmente rilevante per le strutture sanitarie che mantengono scorte del medicinale.

Per una corretta conservazione, è consigliabile tenere Plasil a temperatura ambiente (tra 15°C e 25°C), in un luogo asciutto e al riparo dalla luce diretta. Non è necessaria la refrigerazione per mantenere l’efficacia del prodotto.

La confezione originale offre una protezione adeguata al farmaco, quindi è preferibile conservare Plasil nel suo blister o flacone originale fino al momento dell’utilizzo.

È importante non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza riportata sulla confezione. Un farmaco scaduto potrebbe avere un’efficacia ridotta o, in alcuni casi, causare effetti indesiderati.

In caso di dubbi sulla conservazione o sulla validità del farmaco, è sempre consigliabile consultare il farmacista o il medico curante per ricevere indicazioni specifiche.

Responsabilità del Paziente e Monitoraggio

Durante il trattamento con Plasil o Peridon, il paziente ha alcune responsabilità fondamentali per garantire la sicurezza e l’efficacia della terapia. È essenziale seguire attentamente il dosaggio prescritto dal medico senza modificarlo autonomamente.

I pazienti devono monitorare la comparsa di eventuali effetti collaterali, in particolare quelli neurologici come tremori o movimenti involontari. Questi sintomi devono essere segnalati immediatamente al medico curante.

È importante rispettare la durata della terapia indicata. Entrambi i farmaci, specialmente il Plasil (metoclopramide), non sono generalmente consigliati per trattamenti prolungati oltre i 3 mesi a causa del rischio di effetti collaterali a lungo termine.

Sintomi da monitorare:

  • Tremori o rigidità muscolare
  • Movimenti involontari
  • Sonnolenza eccessiva
  • Vertigini o capogiri
  • Reazioni allergiche (eruzioni cutanee, gonfiore)

I pazienti anziani e i bambini necessitano di un monitoraggio più attento, poiché sono più sensibili agli effetti collaterali di questi farmaci.

È fondamentale informare il medico di tutti i farmaci assunti per evitare interazioni pericolose. Alcuni farmaci possono interagire con Plasil e Peridon, aumentando il rischio di effetti indesiderati.

Le visite di controllo periodiche sono essenziali per valutare l’efficacia del trattamento e la necessità di continuarlo o modificarlo.

Differenza tra Plasil e Peridon

Plasil e Peridon sono due farmaci procinetici con proprietà antiemetiche, ma si differenziano per il principio attivo e alcune caratteristiche cliniche importanti. Entrambi agiscono sul sistema digestivo, ma presentano differenze significative nella loro composizione, utilizzo ed effetti collaterali.

Composizione e Meccanismo d’Azione

Plasil contiene metoclopramide come principio attivo, mentre Peridon contiene domperidone. Entrambi agiscono come antagonisti dei recettori della dopamina, ma con importanti differenze.

La metoclopramide attraversa la barriera emato-encefalica, influenzando quindi sia il sistema nervoso centrale che quello periferico. Questo le conferisce un’azione antiemetica più potente.

Il domperidone, invece, agisce principalmente a livello periferico e ha una capacità limitata di attraversare la barriera emato-encefalica. Questa caratteristica è importante perché riduce gli effetti collaterali neurologici.

Entrambi stimolano la motilità gastrointestinale, accelerando lo svuotamento gastrico e migliorando il transito intestinale.

Indicazioni Terapeutiche

Sia Plasil che Peridon vengono utilizzati principalmente per disturbi digestivi, ma con alcune distinzioni nelle indicazioni specifiche.

Plasil (metoclopramide) è indicato per:

  • Nausea e vomito, specialmente in contesto post-operatorio o da chemioterapia
  • Gastroparesi
  • Reflusso gastroesofageo
  • Dispepsia

Peridon (domperidone) viene prescritto per:

  • Nausea e vomito di varia origine
  • Sensazione di pienezza gastrica
  • Reflusso gastroesofageo
  • Gonfiore addominale

Negli ultimi anni, l’uso del Peridon è stato limitato a causa di possibili effetti cardiaci, mentre Plasil mantiene indicazioni più ampie in ambito ospedaliero.

Effetti Collaterali

I due farmaci presentano profili di sicurezza differenti, aspetto fondamentale nella scelta terapeutica.

Plasil può causare più frequentemente:

  • Effetti extrapiramidali (tremori, rigidità muscolare)
  • Sonnolenza e stanchezza
  • Agitazione e ansia
  • Discinesia tardiva con uso prolungato

Peridon generalmente provoca meno effetti sul sistema nervoso centrale, ma può causare:

  • Disturbi cardiaci (prolungamento del QT)
  • Aumento della prolattina con possibile ginecomastia
  • Disturbi gastrointestinali
  • Reazioni allergiche

Il Peridon ha una minore incidenza di effetti extrapiramidali rispetto al Plasil, rendendolo spesso preferibile per trattamenti prolungati.

Interazioni Farmacologiche e Controindicazioni

Entrambi i farmaci presentano importanti interazioni farmacologiche che il medico deve considerare attentamente.

Plasil è controindicato in pazienti con:

  • Feocromocitoma
  • Epilessia
  • Disturbi extrapiramidali preesistenti
  • Uso concomitante di neurolettici

Il farmaco interagisce con levodopa, antidepressivi e alcol.

Peridon è controindicato in caso di:

  • Patologie cardiache (prolungamento del QT)
  • Insufficienza epatica
  • Tumori prolattina-dipendenti

Presenta interazioni con farmaci che prolungano il QT e antifungini azolici.

In entrambi i casi, l’uso deve essere limitato nel tempo e sotto controllo medico, con particolare attenzione in gravidanza e allattamento.