Placche in Gola: Cause, Sintomi, Rimedi Naturali, Antibiotici, Quando Preoccuparsi – Guida Completa per la Diagnosi e il Trattamento Efficace

SPECIALE SALUTE

→ Ultimo aggiornamento: 7 Aprile 2025

Fact checked NOTA: questo articolo è stato scritto da un esperto e si basa su ricerche scientifiche che trovi in fondo all’articolo.

Le placche in gola rappresentano un disturbo comune che colpisce molte persone, manifestandosi come depositi biancastri o giallastri sulle tonsille. Queste formazioni sono spesso accompagnate da mal di gola, difficoltà a deglutire e altri sintomi fastidiosi che possono compromettere la qualità della vita quotidiana. Le placche in gola sono generalmente causate da infezioni batteriche, virali o fungine, con la faringite streptococcica che rappresenta una delle cause batteriche più frequenti.

L’infiammazione della gola con placche può variare notevolmente in termini di gravità e durata, rendendo importante saper distinguere quando si tratta di una condizione passeggera o quando invece richiede attenzione medica. Il dolore associato può essere lieve o intenso, e la presenza o assenza di febbre può fornire indizi importanti sulla natura dell’infezione che ha causato le placche.

Comprensione delle Placche in Gola

Le placche in gola rappresentano una manifestazione clinica comune che segnala generalmente un processo infettivo in corso. La loro corretta identificazione permette di distinguere tra diverse cause e implementare il trattamento più appropriato.

Definizione e Caratteristiche

Le placche in gola sono depositi biancastri o giallastri che si formano sulle tonsille o sulla parete faringea. Si presentano come piccole macchie di consistenza pastosa, spesso accompagnate da arrossamento della mucosa circostante e infiammazione. Questi depositi sono principalmente costituiti da cellule morte, batteri e globuli bianchi che combattono l’infezione.

Quando compaiono le placche, il paziente avverte generalmente un intenso dolore alla gola, difficoltà nella deglutizione e, frequentemente, febbre. L’intensità di questi sintomi può variare notevolmente a seconda dell’agente patogeno responsabile e delle condizioni generali del paziente.

Differenze tra Infezioni Virali e Batteriche

Le placche possono essere causate sia da infezioni virali che batteriche, ma esistono differenze significative che aiutano a distinguerle:

Infezioni virali:

  • Placche più diffuse e meno definite
  • Febbre generalmente moderata (37-38°C)
  • Spesso accompagnate da raffreddore, tosse o congiuntivite
  • Non rispondono agli antibiotici

Infezioni batteriche:

  • Placche più localizzate e ben definite, spesso di colore giallastro
  • Febbre alta (oltre 38,5°C)
  • Forte dolore alla gola senza necessariamente altri sintomi respiratori
  • Lo streptococco è la causa batterica più comune
  • Rispondono al trattamento antibiotico

La diagnosi differenziale è fondamentale per evitare l’uso improprio di antibiotici nelle infezioni virali.

Principali Cause

Le placche in gola si manifestano principalmente a causa di infezioni che colpiscono la faringe e le tonsille. Questi depositi biancastri sono spesso un segnale che il sistema immunitario sta combattendo contro agenti patogeni.

Infezioni Virali e Batteriche Comuni

Le infezioni batteriche rappresentano una delle cause più frequenti delle placche in gola. Lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A è il principale responsabile della faringite streptococcica, caratterizzata da intenso mal di gola, febbre e difficoltà a deglutire. In questi casi, il medico può prescrivere un tampone faringeo per confermare la diagnosi.

I virus sono un’altra causa comune. Influenza, raffreddore, adenovirus e coronavirus possono provocare infiammazione della gola con formazione di placche. La mononucleosi infettiva, causata dal virus Epstein-Barr, è nota per generare placche particolarmente evidenti, accompagnate da febbre persistente e stanchezza.

Il virus respiratorio sinciziale, sebbene colpisca principalmente i bronchi, può iniziare con sintomi faringei incluse placche, specialmente nei bambini.

Condizioni di Salute e Malattie Specifiche

La tonsillite cronica può portare alla formazione ricorrente di placche, con episodi ripetuti di infiammazione tonsillare. Alcune malattie sessualmente trasmissibili come sifilide, clamidia e gonorrea possono manifestarsi con placche in gola, specialmente in seguito a contatti orali.

La difterite, malattia oggi rara nei paesi con elevata copertura vaccinale, è storicamente nota per causare placche grigio-biancastre molto resistenti. Questa condizione richiede intervento medico immediato.

Alcune condizioni infiammatorie croniche, come il reflusso gastroesofageo, possono irritare la gola e creare terreno fertile per infezioni secondarie con formazione di placche. Anche problemi del sistema immunitario possono aumentare la suscettibilità a infezioni della gola.

Sintomi Associati

Le placche in gola si manifestano con una serie di sintomi caratteristici che possono variare in intensità e combinazione a seconda della causa scatenante. Questi segni clinici aiutano a distinguere tra infezioni batteriche, virali o di altra natura.

Riconoscere i Segni di Allarme

Il dolore alla gola è il sintomo più comune e spesso il primo a manifestarsi. Si presenta come una sensazione di bruciore o graffio che si intensifica durante la deglutizione. La difficoltà a deglutire (disfagia) può diventare significativa, rendendo difficile anche l’assunzione di liquidi.

La febbre è un importante indicatore: temperature superiori a 38°C sono più tipiche delle infezioni batteriche, come quelle da streptococco beta emolitico. I linfonodi ingrossati nel collo rappresentano la risposta del sistema immunitario all’infezione.

Altri sintomi includono:

  • Mal d’orecchio (otalgia riflessa)
  • Raucedine o alterazioni della voce
  • Alitosi (alito cattivo)
  • Sensazione di corpo estraneo in gola

Le persone con immunodepressione possono manifestare sintomi più severi o atipici.

Complicazioni Possibili

Se non trattate adeguatamente, le placche in gola possono portare a complicazioni di varia gravità. Nel caso di infezioni batteriche, il rischio maggiore è la diffusione dell’infezione ad altre strutture come orecchie, seni paranasali o polmoni.

Le infezioni da streptococco non trattate possono causare complicazioni più serie come la febbre reumatica o la glomerulonefrite, malattie che colpiscono rispettivamente cuore e reni.

In alcuni casi, si possono formare tonsilloliti (calcoli tonsillari), accumuli di materiale calcifico che causano alitosi persistente e fastidio cronico. Nei casi più gravi, soprattutto in persone immunodepresse, l’infezione può evolvere in ascessi peritonsillari.

La difficoltà respiratoria progressiva, febbre elevata persistente e impossibilità di deglutire richiedono immediata valutazione medica.

Diagnosi

La corretta identificazione delle placche in gola è fondamentale per determinare il trattamento più adeguato. I medici utilizzano sia l’esame fisico che test specifici per stabilire se l’infezione è virale o batterica.

Esami e Procedure di Diagnosi

Il primo passo diagnostico è l’esame visivo della gola. Il medico osserva le tonsille e la faringe per verificare la presenza di placche bianche o giallastre, rossore e gonfiore. Questo esame iniziale fornisce indicazioni importanti ma spesso non è sufficiente.

Il tampone faringeo è la procedura diagnostica più comune e affidabile. Consiste nel prelevare un campione dalla superficie della gola con un bastoncino cotonato. Questo campione viene poi analizzato in laboratorio.

L’esame colturale del tampone permette di identificare il tipo di batterio responsabile dell’infezione. Questo test richiede 24-48 ore per i risultati, ma è essenziale per prescrivere l’antibiotico corretto.

In alcuni casi, possono essere necessari esami del sangue per verificare la presenza di infezione e distinguere tra origine virale e batterica. Valori come la VES e la PCR possono indicare un’infezione in corso.

Trattamenti Farmacologici

Quando i rimedi naturali non sono sufficienti per combattere le placche in gola, è necessario ricorrere a trattamenti farmacologici specifici, scelti in base all’agente patogeno responsabile dell’infezione.

Uso degli Antibiotici

Gli antibiotici vengono prescritti esclusivamente in caso di infezione batterica confermata. L’amoxicillina è spesso il farmaco di prima scelta per le placche causate da streptococco, generalmente somministrata per 7-10 giorni. In caso di allergia alla penicillina, i medici possono prescrivere macrolidi come l’azitromicina o la claritromicina.

È fondamentale completare l’intero ciclo di antibiotici prescritto, anche se i sintomi migliorano dopo pochi giorni. L’interruzione precoce può portare a recidive o allo sviluppo di resistenze batteriche.

Gli antibiotici non devono essere assunti senza prescrizione medica. Solo il medico può determinare se l’infezione è batterica, attraverso un tampone faringeo o altri esami diagnostici.

Opzioni di Trattamento per Infezioni Virali

Le infezioni virali, che rappresentano circa l’80% delle faringiti, non rispondono agli antibiotici. Il trattamento si concentra sul controllo dei sintomi mentre il sistema immunitario combatte l’infezione.

I farmaci antipiretici e antinfiammatori come paracetamolo e FANS (ibuprofene, ketoprofene) aiutano a ridurre febbre, dolore e infiammazione. Possono essere assunti in compresse, sciroppi o spray per la gola.

Per alcune infezioni virali specifiche, come l’influenza diagnosticata precocemente, possono essere prescritti antivirali come oseltamivir (Tamiflu), ma la loro efficacia è limitata se non iniziati entro 48 ore dai primi sintomi.

I collutori medicati contenenti antisettici come clorexidina possono aiutare a ridurre la carica batterica secondaria e alleviare il dolore.

Soluzioni per Infezioni Fungine

Le infezioni fungine della gola, come la candida orale causata dalla Candida albicans, richiedono trattamenti antimicotici specifici. Queste infezioni sono più comuni in persone immunocompromesse o che usano corticosteroidi inalatori.

I farmaci antimicotici più utilizzati includono:

  • Nistatina: disponibile come sospensione orale da utilizzare come collutorio
  • Fluconazolo: in compresse per casi più severi o ricorrenti
  • Miconazolo: in gel orale da applicare direttamente sulle lesioni

La durata del trattamento varia generalmente da 7 a 14 giorni, ma può essere prolungata nei casi più resistenti. È importante continuare il trattamento per alcuni giorni dopo la scomparsa dei sintomi per prevenire recidive.

In caso di infezioni fungine ricorrenti, è necessario indagare su possibili fattori predisponenti come diabete, immunodepressione o uso cronico di antibiotici.

Rimedi Naturali e Misurazioni Preventive

Esistono diversi approcci naturali che possono alleviare i sintomi delle placche in gola e accelerare il processo di guarigione. Questi metodi sono particolarmente utili come complemento alle terapie mediche o per casi lievi.

Metodi Supportivi Casalinghi

I gargarismi con acqua salata rappresentano uno dei rimedi più efficaci. Basta sciogliere mezzo cucchiaino di sale in un bicchiere d’acqua tiepida e fare gargarismi 2-3 volte al giorno. Questo metodo aiuta a ridurre l’infiammazione e a pulire la gola dai batteri.

L’idratazione è fondamentale. Bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno aiuta a mantenere la gola idratata e favorisce l’eliminazione delle tossine.

Il riposo vocale e fisico accelera il recupero. Parlare meno e riposarsi adeguatamente permette al corpo di concentrare le energie sul sistema immunitario.

Evitare cibi piccanti, bevande troppo calde o fredde e alimenti acidi riduce l’irritazione della gola già infiammata.

Uso di Prodotti Naturali

Il miele ha proprietà antibatteriche naturali. Un cucchiaino di miele (non per bambini sotto l’anno di età) può alleviare il mal di gola e contribuire a combattere l’infezione.

La propoli, derivata dalle api, presenta proprietà antimicrobiche. Disponibile in spray o tintura, può essere utile per ridurre l’infiammazione tonsillare.

Gli oli essenziali come tea tree, timo o eucalipto hanno proprietà antisettiche. Possono essere utilizzati in suffumigi (inalazioni di vapore) per ridurre i sintomi.

La camomilla e la salvia, utilizzate per fare gargarismi o come tisane, aiutano a ridurre l’infiammazione e offrono un effetto lenitivo sulla gola irritata.

Quando Preoccuparsi e Consultare un Medico

Sebbene la maggior parte delle placche in gola si risolva spontaneamente entro due settimane, esistono situazioni che richiedono l’intervento di un professionista sanitario.

È necessario consultare un medico se le placche persistono per più di due settimane nonostante il trattamento domiciliare. Questo potrebbe indicare un’infezione più resistente o una condizione sottostante che richiede attenzione specifica.

La febbre alta (superiore a 38,5°C) o persistente per più di tre giorni rappresenta un segnale d’allarme importante, soprattutto se accompagnata da placche.

Difficoltà a deglutire significative o raucedine che dura più di una settimana meritano valutazione medica, poiché potrebbero indicare complicazioni o infezioni più severe.

L’alitosi persistente nonostante una buona igiene orale, se associata a placche in gola, potrebbe suggerire un’infezione batterica che necessita di trattamento specifico.

Il mal d’orecchio in concomitanza con problemi alla gola può indicare una diffusione dell’infezione e richiede attenzione immediata.

I linfonodi ingrossati e dolorosi al collo, soprattutto se persistenti o in aumento di dimensione, sono un segno che il sistema immunitario sta combattendo un’infezione potenzialmente seria.

Segnali di emergenza che richiedono assistenza immediata:

  • Difficoltà respiratorie
  • Impossibilità di deglutire liquidi
  • Salivazione eccessiva
  • Gonfiore significativo del collo o della lingua
  • Stridore (rumore durante la respirazione)

Nei bambini molto piccoli, è consigliabile consultare il pediatra alla prima comparsa di placche in gola, poiché possono sviluppare complicazioni più rapidamente degli adulti.

Importanza di Uno Stile di Vita Sano

Mantenere uno stile di vita sano rappresenta un fattore fondamentale nella prevenzione delle placche in gola e nel rafforzamento delle difese immunitarie. Una corretta alimentazione e l’attività fisica regolare contribuiscono significativamente alla salute generale e alla capacità dell’organismo di contrastare le infezioni.

Dieta ed Esercizio Fisico nel Supporto del Sistema Immunitario

Una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura fornisce vitamine e antiossidanti essenziali che potenziano il sistema immunitario. Gli alimenti contenenti vitamina C (agrumi, kiwi, peperoni) e vitamina E (frutta secca, oli vegetali) sono particolarmente efficaci nel contrastare le infezioni.

L’idratazione adeguata è altrettanto importante. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno aiuta a mantenere idratate le mucose della gola, facilitando l’eliminazione di batteri e virus.

L’attività fisica moderata, praticata regolarmente, stimola la circolazione e migliora l’efficienza del sistema immunitario. Anche solo 30 minuti di camminata veloce, 3-4 volte a settimana, possono fare la differenza.

Una corretta igiene orale, con spazzolamento dei denti dopo i pasti e utilizzo del filo interdentale, previene la proliferazione batterica che può estendersi alla gola.

Ridurre i Fattori di Rischio

Limitare o eliminare il fumo è essenziale, poiché irrita le mucose e riduce le difese immunitarie locali. Anche l’alcol, se consumato in eccesso, può compromettere la funzione immunitaria.

Gestire adeguatamente condizioni come il reflusso gastroesofageo è importante, poiché l’acidità può irritare la gola e favorire le infezioni. L’uso di antiacidi e l’elevazione del capo durante il sonno possono ridurre questo rischio.

Il controllo di patologie come il diabete contribuisce alla prevenzione delle infezioni, incluse quelle che causano placche in gola. Un diabete non compensato aumenta il rischio di infezioni batteriche.

Le allergie respiratorie e la produzione eccessiva di catarro possono creare un ambiente favorevole alle infezioni. È consigliabile identificare e gestire gli allergeni con l’aiuto di uno specialista.

Considerazioni Finali

Le placche in gola rappresentano un sintomo comune di infezioni respiratorie, sia di origine batterica che virale. La loro presenza non è sempre motivo di allarme, ma richiede attenzione adeguata.

È fondamentale rivolgersi al medico quando le placche persistono per più di 3-4 giorni, sono accompagnate da febbre alta, o causano difficoltà respiratorie. Solo un professionista può determinare l’origine dell’infezione e prescrivere la terapia appropriata.

Gli antibiotici sono indicati esclusivamente per le infezioni batteriche, come quelle streptococciche. L’uso inappropriato di questi farmaci può contribuire al fenomeno della resistenza batterica.

I rimedi naturali possono offrire sollievo dai sintomi, ma non sostituiscono le terapie mediche quando necessarie. Gargarismi con acqua salata, miele, riposo vocale e adeguata idratazione supportano il processo di guarigione.

La prevenzione rimane la strategia migliore: lavarsi frequentemente le mani, evitare il contatto con persone malate e mantenere uno stile di vita sano rafforzano il sistema immunitario.

Nel caso dei bambini, è consigliabile una maggiore tempestività nella consultazione medica, poiché potrebbero sviluppare complicazioni più rapidamente rispetto agli adulti.

Con il trattamento appropriato, la maggior parte delle infezioni che causano placche in gola si risolve completamente nell’arco di 7-10 giorni, permettendo un pieno recupero senza conseguenze.